Da solo a meditare

Crescere i vini rispettando il carattere di ciascuno.

Storie che incrociano l’attuale produzione di vino di livello, iniziato solo da pochi anni. Se pur fare vino da quelle parti si perde nella notte dei tempi.

Terreni in pessimo stato riportati allo splendore che le Colline Lucchesi meritano. Non occorre essere particolarmente attenti al contesto in cui si trova la Fattoria di Fubbiano per capire che saranno i vini a parlare di questa parte di territorio, del lavoro in vigna e delle strategie di cantina.

Quarantacinque (45) ettari di tenuta, tra vigneti (circa una ventina di ettari scarsi), oliveti e boschi .

Vigneti sotto San Gennaro

Produzione di Vino Rosso, circa l’80% e Vino Bianco, il restante 20% come richiesto dal mercato. Senza dimenticare l’Olio delle dolci colline lucchesi da Olivi Centenari.

Ma il miglior talento della Fattoria di Fubbiano è focalizzato sui “rossi”, che non disdegnano di evoluzione, energici, strutturati, tridimensionali.

“La Fattoria di Fubbiano si estende tra i paesi di Tofori e San Gennaro, sul versante che volge a mezzogiorno delle colline lucchesi. Qui l’inverno è mite e un’infinità di fiori spontanei iniziano a sbocciare fin da Gennaio”.

Così mi ha accolto Chiara Luisi, pugliese di nascita e lucchese di adozione, mentre dall’alto del piccolo borgo rurale, parte integrante della Fattoria, abbiamo osservato la piana. E gli sguardi ci hanno portato oltre il confine della Provincia di Lucca. Vigneti a scendere, oliveti e boschi a proteggerli.

“A Fubbiano il nostro impegno è stato duplice: da un lato l’integrazione delle colture preesistenti, diversificando i prodotti e promovendone la tipicità, dall’altro il recupero del tradizionale stile di vita rurale restaurando fedelmente le costruzioni originarie in modo che conservassero il loro singolare carattere architettonico”.

La Villa seicentesca

Una breve passeggiata  nel piccolissimo borgo, la visita all’antico “Tinaio” (cantina), alla cucina di una volta ben ristrutturata e salvata nelle sue particolarità antiche e le immancabili foto alla Villa padronale seicentesca, compreso il giardino ben curato.

Ma è stata la visita della nuova cantina interrata dove brillano i migliori talenti per una produzione eccellente a richiamare la mia attenzione ed ascoltare Chiara nelle sue particolareggiate indicazioni.

“Le operazioni di vinificazione dei vini bianchi avvengono mediante l’utilizzo della pressa pneumatica che consente una pigiatura soffice dell’acino, senza intaccare le parti legnose, e alla fermentazione a temperatura controllata che permette di ottenere un vino più elegante e profumato.

Tinaio

Per i vini rossi si ricorre a tecniche di vinificazione tradizionali con follature, rimontaggi, délestage, eventuali elevazioni in botti di rovere o barriques che possono variare secondo la tipologia del vino da ottenere, differenziando in maniera significativa il prodotto finale.

Le scelte di metodo dell’azienda privilegiano, da sempre, il rispetto delle tradizioni locali nella creazione di vini tipici dalla personalità ben definita e nella ricerca di una qualità sempre più raffinata, ai fini di una degustazione sempre più colta e del piacere enogastronomico”.

Tutto vero nella forma e nel racconto. Rimandato il tutto agli assaggi nella sostanza.

Ma l’uva come arriva in cantina?

“La vite è allevata nelle forme tradizionali (a guyot e cordone speronato), con bassissima carica di gemme e con una densità degli impianti di circa 5.000 piante per ettaro, allo scopo di esaltare la qualità dei prodotti anziché la quantità.

Non viene effettuata nessuna pratica irrigua, sebbene i vigneti soffrano una leggera siccità estiva, tuttavia la particolare cura rivolta alle tecniche colturali, ai sistemi di lavorazione, alle concimazioni e ai trattamenti antiparassitari è finalizzata, anche in questo caso, a migliorare la qualità delle produzioni”.

I Vini assaggiati

Ricordiamoci, ad onor del vero, che la produzione si assesta intorno alle 100.000 bottiglie annue.

E gli assaggi?

Hanno spaziato sull’intera gamma prodotta. Ne riporto quattro segnalando i rimanenti con il solo giudizio in numeri.

– Fubbiano  COLLINE LUCCHESI ROSSO D.O.C. 2017. Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo e altre varietà che maturano nella Fattoria. Vinificato secondo gli usi tradizionali è un vino da tutto pasto. Vino compatto senza essere noioso, di facile beva, convincente con espressività del frutto e dell’equilibrio gustativo. Ottimo, voto 87/100

– SAN GENNARO D.O.C. 2015. Sangiovese, Canaiolo e Ciliegiolo. Cru localizzato sotto il paese di San Gennaro. La fermentazione alcolica avviene intorno ai 28-30 ºC ed il contatto con le bucce perdura per circa 12–15 giorni.

Alla fine di questa fase il vino viene trasferito in barriques e in botti di rovere di piccole dimensioni dove resta per circa 12–14 mesi. Nella fase successiva il blend che si ottiene viene delicatamente filtrato, poi messo in bottiglia e lasciato affinare per sei mesi.

Nel calice è stato lento ad aprirsi, ma la progressione dopo l’attesa, si è rivelata esemplare sia al naso che al palato. Eccellente voto 91/100

– I PAMPINI I.G.T. 2015. Sangiovese 95% e Teroldego 5%. Costituisce un esempio delle grandi potenzialità del vitigno Sangiovese, che rimane l’elemento dominante, unite all’espressività del vitigno Teroldego (varietà tipica del Nord Italia) presente nella tenuta in piccola quantità da oltre quarant’anni.

Prodotto soltanto nelle migliori annate, matura in piccole botti di rovere francese per molto tempo. Il vino ripaga lo staff della Fattoria di Fubbiano per le attenzioni ricevute. Dinamica gustativa, lunghezza e profondità. Eccellente, voto 92/100

– Elisir pour Vivre, 2017, bianco a base di Viognier e Vermentino alla maniera dei bianchi della Borgogna. Barriques per sei mesi. Trama felpata in un vino decisamente giovane che si rivela già ricco e avvolgente senza perdere tensione. Da riassaggiare nel tempo. Ottimo, voto 89/100

Inoltre ho assaggiato:

– Vermentino 2018. Buono, voto 85/100

– Aleatico. Ottimo, voto 87/100

– Vin Santo Occhio di Pernice 2000. Eccellente, voto 91/100 

Se cercate vini eleganti nella classicità del territorio, Fattoria di Fubbiano è il giusto indirizzo e fa per voi. Un motto? Crescere i vini rispettando il carattere di ciascuno. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi fatti il 10 settembre 2019

Fattoria di Fubbiano

San Gennaro – Capannori (Lu)

Tel:  0583 978344

fubbiano@fattoriadifubbiano.it

www.fattoriadifubbiano.it