Firenze, giovedì 1 dicembre 2022. In occasione dei Wine Expo a Palazzo Vecchio. Di scena la prima volta del “il vino di Firenze”. La scoperta.
“L’antico borgo di Fiano nei pressi di Certaldo, è proprietà della famiglia Bing sin dal 1940. Questi terreni, unici per esposizione e origine geologica, sono naturalmente vocati alle produzioni vitivinicole di alta qualità”.
A parlarmi Angelo Bertacchini, l’enologo dell’azienda Fiano. Ci conosciamo da molti anni, io ed Angelo. Tra l’altro conterranei.
“Vedi Urano, la personalità dei vini, il gusto intenso dell’olio, hanno una cosa in comune: l’impronta fedele della terra dove nascono”.
Dove? Tra la Val d’Elsa e la Val di Pesa e verso la Valle del Vergignolo. “Terreni di medio impasto, tendenti all’argilloso e accompagnati dalla presenza di scheletro, sotto forma di ciottolami”. Angelo ci tiene a precisarlo perché è dalla valutazione dei terreni che sono seguite le scelte dei singoli vitigni.
Principalmente Sangiovese, a seguire gli autoctoni Colorino e Canaiolo per poi provare con successo con gli internazionali Syrah e Merlot. Per non parlare dei “bianchi” Trebbiano, Malvasia e San Colombano utilizzati per il tradizionale ed immancabile Vin Santo.
Ci ha raggiunto Ugo Bing, proprietario dell’azienda nonché esperto agronomo. Grande intreccio di studi, osservazioni ed esperienze alla base di scelte precise come continuare ad allevare due vitigni autoctoni, arcaici e dimenticati, come l’Abrostine antica varietà etrusca nata “dalla domesticazione della vitis silvestris” e il Pugnitello.
Passione e competenza tecnica dal “duo” Ugo Bing e Angelo Bertacchini che è emersa dagli assaggi, perfetta combinazione tra viticoltura, esposizione e microclima.
“La filosofia è quella di essere il più fedeli possibile al terroir, in un rapporto stretto, totale, tra uomo e terra.
Il segreto della qualità risiede nell’osservazione della natura – ci tiene a sottolineare Ugo Bing – alla Fattoria Fiano tradizione e innovazione sono due tra le parole che caratterizzano l’intera attività.
Terra, cambiamento delle conoscenze, tecnologia, metodi. E ora anche il clima”.
Piccola verticale di Chianti Colli Fiorentini
vendemmie 2020, 2019 e 2018
Note aziendali: da uve di sangiovese, canaiolo e colorino, ad un altitudine di 300 metri circa. Intenso, fruttato e fresco, è la vera espressione del terroir . Ben bilanciato e persistente, con sentori di fiori.
Le mie considerazioni: un unico filo conduttore dato da finezza, dinamicità e lunga scia fresco sapida. Recepite le complesse sfumature territoriale. Ottimi!
Verticale di Chianti Colli fiorentini Riserva
vendemmie 2019, 2016, 2011, 2009
Note aziendali: Sangiovese, Merlot e Syrah nelle misure consentite dal disciplinare. Vini caldi e avvolgenti, con tannini morbidi e con finali persistenti.
Le mie considerazioni: vendemmie completamente diverse tra loro e l’affinamento in bottiglia ha diversificato le analisi sensoriali. 2019 giovane ma con prospettive confortanti.
Al momento ottimo con punteggio 89/100. 2016 un vero cavallo di razza, eccellente con punteggio 91/100.
2011 leggermente sotto le aspettative, ottimo con punteggio 89/100. Infine la 2009, incredibile miscellanea di sensazioni che traboccano dal calice. Speculare l’assaggio intrecciato ed elegante. Eccellente, voto 91/100!
Fattoria di Fiano: passione, esperienza e conoscenza. Chapeau!!!
Urano Cupisti
Assaggi effettuati il 01 dicembre 2022
Fattoria di Fiano
Via di Firenze 11 – Certaldo (Fi)
Tel. +39 0571 669048