Il Pino, Al Pino, Fattoria del Pino ed altri nomi ad indicare una piccola azienda di fatto “uninominale”. Vale a dire composta da una persona, al secolo Jessica Pellegrini, che fa tutto da sé, con orgoglio.
Ci troviamo a Montalcino, zona nord-nordovest, località Montosoli. Alcuni anni fa ebbi l’occasione di conoscere Jessica e visitare la Fattoria. Mai così azzeccata la definizione perché trattasi proprio di fattoria con tanto di animali, cavalli compresi.
Chiacchierai parecchio con Jessica, della sua vita vissuta, dei suoi affetti, dell’amatissimo fratello Valentino “volato in cielo troppo presto” e al quale ha dedicato uno dei suoi gioielli vinicoli,della sua passione di fare vino, “a modo mio”. Divenuta in questi anni una verace vigneron, una donna del vino ilcinese.
Sarta prima, vignaiola dopo. Antica passione contadina nelle vene. Acquisizione di un vecchio casale diroccato, rimesso in sesto con fatica, passando le domeniche a mestare calcina. Unico svago la cavalcata a fine giornata, al tramonto, in sella alla sua amata puledra, la cavalla, ovviamente con la “c” aspirata.
IL TERRITORIO
Zona collinare dal paesaggio incontaminato, agricolo di grande bellezza, preservato dalle avidità legate alle speculazioni difficili da contenere. In questo paradiso Jessica possiede sei ettari a prevalenza vigneto. Terreni galestrosi con argille e presenze calcaree arenacee. Clima tipico mediterraneo con frequente presenza del vento che garantisce le condizioni migliori per la salute delle piante
VITIGNI
Sangiovese Grosso. Si potrebbe pensare ad una particolare specie di Sangiovese esistente solo a Montalcino. Lo dico subito: si entra in un terreno minato.
Semplicemente è la definizione di distinzione dal sangiovese piccolo, quasi inesistente, che i contadini di Montalcino dicevano che “impasseriniva”.
Affermare a Montalcino che il Sangiovese Grosso altro non è che il sangiovese “tradizionale” o si ha una via di fuga garantita o sono dolori. Quindi il vitigno di jessica è Sangiovese Grosso.
VINIFICAZIONE
“Il lavoro di cantina viene svolto con metodi tradizionali, la fermentazione alcolica avviene spontaneamente con lieviti indigeni e affinamenti come da disciplinare in botti di rovere”. Il Brunello tradizionale.
GLI ASSAGGI
Occasione il Benvenuto Brunello 2018. Chiostro di Sant’Agostino banco n° 10.
Rosso di Montalcino 2015
Note aziendali: Uvaggio: 100% Sangiovese, macerazione sulle bucce medio-lunga con frequenti rimontaggi durante la fase tumultuosa con follature allo scopo di rompere e irrorare il cappello per una maggiore estrazione dalle bucce. Il tutto con lavorazione manuale.
Invecchiamento: un anno in acciaio otto mesi in botte di legno di rovere di Slavonia da 50 hl. Affinamento in bottiglia: superiore a quattro mesi. Alcol (T.A.V.) 14.50 %vol. Bottiglie prodotte 9.300
Le mie considerazioni: Apprezzabile tensione gustativa. Dinamica speziata, un bell’allungo salino. Frutto godibile e Pai lunga. Ottimo 88/100
Brunello di Montalcino 2013
Note aziendali: Uvaggio: 100% Sangiovese Vinificazione: metodo tradizionale macerazione sulle bucce medio-lunga con frequenti rimontaggi durante la fase tumultuosa con follature allo scopo di rompere e irrorare il cappello per una maggiore estrazione dalle bucce. Il tutto con lavorazione manuale.
Invecchiamento: primo passaggio in acciaio e 36 mesi in botte di legno di rovere di Slavonia da 50 hl. Affinamento in bottiglia: superiore a sei mesi. Alcol (T.A.V.) 14.50%vol. Bottiglie prodotte 6.800
Le mie considerazioni: Equilibrio dinamico tra frutto, freschezza e sfumature speziate. Buona avvolgenza alcolica rifinita da una trama tannica elegante. Eccellente, voto 90/100
“L’ho aspettato come un bimbo, fonte di infinita gioia di mamma”. Così Jessica Pellegrini racconta la nascita del suo primo Brunello. Correva l’anno 2010. Chapeau!
Urano Cupisti
Az. Agr. Fattoria del Pino di Jessica Pellegrini
via Osticcio 26
Montalcino SI
cell.3475719051
info@fattoriadelpino.com