Fattoria del Colle. Assaggi

“Prenota una esperienza”. Questo è l’invito che lo staff della Fattoria del Colle rivolge via internet a tutti coloro che vogliono scoprire la Val d’Orcia. Una Val d’Orcia diversa, un po’ defilata ma, pur sempre Val d’Orcia.

E così è stato anche per me  prenotando una visita il primo giorno d’estate, nel bel mezzo del solstizio del 21 giugno. Ed esperienza è stata. Sin dall’imbocco di quella strada bianca che porta alla Fattoria, costeggiando un fianco collinare con vedute mozzafiato che si perdono fino a Montalcino.

Ad accogliermi Anna, perfetta assistente all’accoglienza, molto preparata in materia, che mi ha guidato, quasi preso per mano, e portato alla scoperta degli aspetti più significativi del “progetto Fattoria del Colle”, inserito nel più ampio denominato e conosciuto “Progetto Prime Donne” voluto da Donatella Cinelli Colombini fin dall’inizio degli anni ‘90.

Fattoria del Colle. Il giardino all’italiana

Ed eccomi a percorrere i vialetti del giardino all’italiana con rarità floreali e vegetali che solo la Fattoria del Colle possiede. L’orto, una biblioteca a cielo aperto, quasi un ettaro coltivato con piante molto particolari: c’è l’aglione, l’aglio gigante tipico della zona che viene considerato “a prova di bacio” perché insaporisce i cibi senza appesantire l’alito. C’è lo zafferano, spezia considerata l’oro giallo delle campagne. Ci sono varietà antiche come le carote viola, oppure piante con virtù misteriose come la mandragola che serviva, nell’antichità, per fare innamorare”.

Mi raggiunge Donatella ed insieme iniziamo la visita al “cuore pulsante della Fattoria del Colle”: la cantina. Moderna quanto basta. Da subito capisci che è un luogo di lavoro sempre in continuo movimento, animato da solo donne.

Fattoria del Colle. Orto

Già, il Progetto Prime Donne anche a Trequanda. (leggi https://corrieredelvino.it/primopiano/casato-prime-donne-quellincontro-con-donatella-cinelli-colombini/).

La barriccaia, con i cuori sulle botti ed infine il progetto ultimo: una sala dove far capire, cogliere lo spirito che animano le realtà di Donatella Cinelli Colombini a Montalcino e Trequanda. Video accompagnato dalla soave musica di Vivaldi che sancisce, con i suoi quatto movimenti, il ciclo naturale della vite. Scelta mai così azzeccata; commovente come i vini proposti all’assaggio.

Fattoria del Colle. Foglia tonda

“E del Foglia Tonda ne vogliamo parlare?”. Donatella ne parla come un figlio ritrovato dopo tanti anni.

“Praticamente scomparso è stato riscoperto di recente in questa zona della Val d’Orcia. Iscritto ufficialmente al Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 1970. Il Foglia Tonda presente in questi luoghi fin dall’antichità. Perché abbandonato? A causa della sua abbondante maturazione. 

Oggi, nella sua riscoperta ne valutiamo le resistenze alla peronospora, alla botrite e in parte anche all’oidio. Le bacche nere del Foglia Tonda garantiscono ricchezza fenolica e buona acidità, che determina un’ottima potenzialità d’invecchiamento.

Alla Fattoria del Colle è apprezzata per la pigmentazione profonda e la spinta cromatica che apporta ai vini. Complemento particolarmente utile al Sangiovese”.

Fattoria del Colle. Assaggi nei calici

Gli assaggi

– Sanchimento 2019, Igt Toscana bianco. Uve traminer, voglia di sperimentare di Donatella. Giudizio finale: “sorprendente”.  Una piccola quantità d’uva vinificata con le bucce secondo la tecnica degli “orange”. Il resto dell’uva vinificato tradizionalmente in bianco. Il percorso rivela un’estrazione misurata ad arte. Ottimo, voto 88/100

– Chianti Superiore Docg 2018. Una storia lunga 400 anni. Chianti Superiore, una tipologia di alto livello. Sangiovese in prevalenza. Classica fermentazione in rosso. Tannico ed austero all’ingresso in bocca, poi lo sviluppo ne rivela un tratto più avvolgente. Ottimo, voto 89/100

– Leone Rosso, Orcia Doc, 2018. Sangiovese 60% e Merlot 40%. L’ho definito “intrigante”. Sei mesi affinati in Tonneaux. Naso fruttato , al palato è capace di coniugare freschezza ed eleganza. Eccellente, voto 92/100

– Cenerentola, Orcia Doc 2017. Sangiovese e Foglia Tonda. 12 mesi in tonneaux e barriques.  Gioca la sua partita sul caleidoscopio delle sfumature olfattive aromatiche e al palato in evidenza i tannini puntiformi finemente cesellati. Eccellente, 93/100

Fattoria del Colle. Cenerentola

Perché “Cenerentola”?

Dalla fiaba di Cenerentola alla magia del vitigno foglia tonda. “La storia di questo vino è la storia di una sfida, la sfida di una giovane DOC che ha voglia di farsi notare”.

Così Donatella risponde:

Un tocco di magia: Foglia Tonda. Nell’Ottocento i poveri contadini toscani non facevano il diradamento (la così detta vendemmia verde) e le viti di Foglia Tonda, che spontaneamente producono molta uva, non riuscivano a farla maturare completamente. Oggi coltivando le viti con molta attenzione e riducendo il numero dei grappoli li portiamo in cantina in perfetta maturazione.

Il vitigno Foglia Tonda è tipico del Sud della Toscana, un tempo era molto diffuso ma ora è rarissimo, in totale esistono meno di venti ettari di questa varietà. Produce vini potenti e per questo è il compagno ideale del Sangiovese che ha eleganza ma non potenza. Insieme creano un vino unico, diverso da tutti gli altri ma dai caratteri assolutamente toscani.

E’ un vino nato sotto il segno dell’amore “sei la mia Cenerentola e tu sei il mio principe”. Nell’etichetta c’è una donna senza volto che scende una scala, di notte, nelle colline toscane. E’ qualunque donna che accetta le sfide e desidera amare”.

Fattoria del Colle, il drago e le 8 colombe

ed infine…

– Il Drago e le 8 colombe, Igt Toscana Rosso 2016. Supertuscan  frutto di un uvaggio a base di Sangiovese 60%, Merlot 20% e Sagrantino 20% (ricordo che l’Umbria è a un tiro di schioppo). 18 mesi di botte grande e tonneaux da 500 lt e 700 lt. Vendemmia 2016 a 5 stelle, perfetta per i vini destinati ad invecchiare. (questo l’azienda lo indica con un potenziale oltre i 25 anni).

Movimento molto lento nel calice rilevando la sua struttura. Al naso netto, fruttato con una componente speziata rilevante. Al palato che dire se non sintetizzare in vellutato, persistente, armonico? Eccellente, voto 94/100.

Anche per questo vino Donatella ha raccontato che è l’emblema per Fattoria del Colle del “Progetto Prime Donne ed è a loro dedicato.

“In cantina lavorano solo donne, sono le colombe che danno il nome al vino e si vedono nell’etichetta. Ma c’è anche un drago, è Carlo Gardini, mio marito, che è uno degli ispiratori delle nuove sperimentazioni. Un gioco di simboli per dire che la cantina della Fattoria del Colle è femminile ma non femminista  perché i grandi vini non hanno genere e sono prodotti e bevuti da tutti quelli che amano la natura, la cultura e le cose buone”. Chapeau!!!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 21 giugno 2021

Fattoria del Colle
Località Colle
Trequanda (Si)
Tel:  0577 662108

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