Fattoria Ambra. I Vini assaggiati

“L’area vinicola di Carmignano è rinomata come territorio di pregiati vini sin dal tredicesimo secolo e raggiunse una tale reputazione che il Granduca di Toscana, tale Cosimo III Dei Medici, nel diciassettesimo secolo pubblicò un bando dove definiva le norme di produzione del vino toscano. È stata, con ogni probabilità, la prima forma di protezione, il primo prototipo di denominazione di origine controllata al mondo”.

Così mi ha accolto ed è iniziato un lungo colloquio Giuseppe Rigoli, ultimo discendente della famiglia Romei Rigoli proprietaria della Fattoria Ambra a partire dalla metà del ventesimo secolo.

Giuseppe ha spaziato dalla Storia della Famiglia dei Medici ai tempi nostri mentre “calpestavamo” la vigna posizionata di fronte alla Fattoria.

Fattoria Ambra. Una vigna

“L’area vitivinicola di Carmignano è rimasta intatta, i confini sono i medesimi dell’emanazione del bando del diciassettesimo secolo e, ancora oggi, ne fanno una delle più piccole denominazioni a DOCG italiane”.

Perché il nome Ambra? Forse, in famiglia, c’è qualche figura che avete voluto ricordare in modo particolare?

“No. Il nome trae origine dal poema “Ambra”, scritto nel quindicesimo secolo da Lorenzo Il Magnifico”.

“In guisa alhora di piccola isoletta
Ombrone amante superbo Ambra cigne,
Ambra driàde, a Delia sua accepta”.

Giuseppe Rigoli è un vignaiolo gentile, pacato, colui che ha consolidato la reputazione di questo marchio, con ampliamento dei vigneti. “Sono felice di avere una fattoria a misura d’uomo e di poter lavorare tutti i giorni in armonia con i miei collaboratori”.

22 ettari di vigneti, 4 zone differenti a rappresentare altrettanti Cru maggiormente rinomati del territorio di Carmignano: la collina di Montalbiolo, l’Elzana, Santa Cristina in Pilli, e Montefortini-Podere Lombarda. 80.000 bottiglie come produzione annua  per 8 etichette, una di bianco, sei di rosso e un Vin Santo.

Fattoria Ambra. Tonneaux

Vitigni allevati: Sangiovese in maggioranza, Cabernet Sauvignon, Canaiolo nero, Colorino e altri vitigni autoctoni locali a bacca nera, Trebbiano, Vermentino e San Colombano a bacca bianca.

È bene ricordare che il Cabernet Sauvignon, introdotto dai Medici e conosciuto come “uva francesca”, è coltivato a Carmignano sin dal 1700.

I vini della tradizione

Nelle sei etichette di rosso prodotte dalla Fattoria Ambra trovano spazio due vini che rappresentano la tradizione medicea del Carmignano: il Barco Reale e il Vino Vispo.

“Il vino DOC Barco Reale di Carmignano deve il suo nome alla riserva di caccia medicea (barco significa parco) circondata da un muro che delimitava gran parte delle zone di produzione attuali. Resa per ettaro superiore al Carmignano, non necessariamente così strutturato e generalmente con un contenuto alcolico un po’ inferiore, conseguenza spesso di una scelta vendemmiale sia come tempi di raccolta, sia come selezione delle uve”.

Aggiungo che è un fratello minore del Carmignano DOCG, solo per età, non da considerare un secondo vino dal punto di vista qualitativo. Lo qualificherei tra i vini di facile beva meglio ricordati come beverini.

Fattoria Ambra. Botti

“Per il vino Barco Reale di Carmignano Rosato (tradizionalmente noto come “Vin Ruspo”) l’uvaggio è lo stesso del Barco Reale di Carmignano DOC. E’ qualcosa in più di un semplice rosato, con la sua storia legata alla mezzadria locale”.

Il Vino Ruspo non ha tradizioni nobili o di alta borghesia. Era il vino prodotto da quella parte di mosto “ruspato, ovvero rubato” che con il tempo divenne un diritto dei mezzadri.

La degustazione

Era giunta l’ora degli assaggi.

– Trebbiano di Toscana Igt 2020. Trebbiano 90% e Vermentino 10%. Uve provenienti dal Cru di Santa Cristina in Pilli. Percorso in inox. Ecco un vino tutt’altro che bianco di facile beva. Al palato tensione e grinta non mancano. Ottimo, voto 97/100;

– Barco Reale Rosato Vin Ruspo 2020. Sangiovese 80%, Uva Francesca 10%, Canaiolo 10%. Specchio fedele della tradizionalità. Buono, voto 86/100;

– Barco Reale di Carmignano Doc 2020. Sangiovese 80%, Uva Francesca 10%, Canaiolo 10%. Percorso in cemento. Rosso tonico e slanciato con tanta energia perfettamente in linea con il suo “essere”. Ottimo, voto 87/100;

– Carmignano Cru Montefortini 2018. Blend composto da Sangiovese 80%, Canaiolo 10%, altri autoctoni 10%. 50% in Tonneaux e 50% in botte. Terreno di arenaria, Attacco al palato tutto in finezza poi la struttura marca il sopravvento. Ottimo, voto 88/100;

– Carmignano Cru Santa Cristina in Pilli 2018. Sangiovese 75%, Uva Francesca 10%, Canaiolo 10% e 5% altri autoctoni. 50% in Tonneaux e 50% in botte. Da terreni calcarei e alberese. Siamo saliti sul gradino dell’eccellenza. Di bella reattività ed energia. In perfetto stile aziendale. Eccellente, voto 90/100;

Fattoria Ambra. Vin Santo

– Carmignano Riserva Cru Montalbiolo 2017. Sangiovese 70%, Canaiolo 20%, Uva Francesca 10%. Galestro e Arenaria. 24 mesi in legno tra tonneaux e botte grande. Parte potente e chiude elegante, con un finale di impressionante profondità e persistenza. Eccellente, 91/100;

– Carmignano Riserva Cru Elzana 2017. Sangiovese 90%, Uva Francesca 10%. Galestro e Argilla. 24 mesi in legno tra tonneaux e botte grande. Se il produttore raccomanda di attenderlo ancora un po’, qui all’assaggio il piacere è stato garantito da subito. Eccellente, 92/100;

– Carmignano Riserva Cru Elzana 2006, quando alla Fattoria Ambra usavano, per questo Cru solo Sangiovese al 100%. Che dire, un gran bel vino da meditazione. Senza voto per non sminuirlo.

E per finire…

– Carmignano Vin Santo 2012. Trebbiano 90% e San Colombano 10% proveniente dal vigneto Santa Cristina in Pilli. Minimo sei anni in caratelli di rovere da 50 e 100 litri. Bravò!

Fattoria Ambra, realtà interessante e dinamica dell’aerale del Carmignano Docg. Produzione ampia e variegata con una continuità dimostrata di radicamento al territorio della denominazione. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 3 agosto 2021.

Fattoria Ambra
Via Lombarda 85
Carmignano (Prato)
Tel:  055 8719049

Fattoria.ambra@alice.it

www.fattoriaambra.it