I campioni assaggiati

Dopo aver assistito ed essere stato coinvolto all’Eno-Goliardata di fine agosto perché non partecipare e curiosare all’appuntamento di fine settembre?

Come sempre nella prospettiva di: Azione, audacia, convivialità, conoscenza, bere bene, stimolare il confronto, la ricerca e selezione delle bottiglie veramente “uniche”. Quell’idea geniale alla base comportamentale ed organizzativa difficile da spiegare ma con risultati registrati ne confermano la validità. E continua la fila per entrare nel club degli eno-goliardi.

La location Ristorante Europa

Ristorante Europa, lungomare di Lido di Camaiore. La location che rende possibile questi incontri (anche perché una dei titolari fa parte di questo gruppo). Appuntamento mensile: settembre.

Eno-Goliardi

Tutto come da programma: tovagliette bianche per meglio controllare i colori dei vini, foglietti per prendere appunti e bottiglie presentate nel numero di una per ogni partecipante alla goliardata. Tutto in BLIND WINE TASTING. Aver portato un vino e non sapere in quale calice sia stato versato. Fantastico!

8 bottiglie per 8 goliardi presenti

Queste quelle presentate per l’occasione nell’ordine di servizio:

  1. Vernaccia di Serrapetrona di Alberto Quacquarini. Vernaccia Nera di Serrapetrona 100% La particolarità di questa scelta? La unicità di produzione con uve appassite al 60%. Perlage fine, morbido, vellutato, gradevolmente amarognolo;
  2. Le Petit Beaufort, Domaine Alice Beaufort, Pinot Nero 80% e Chardonnay 20%. vendemmia 2009. Permanenza sui lieviti 3 anni, sboccatura 2013. 9 anni in bottiglia. Caratteristiche? Champagne che non è champagne ma bensì Vin Effervescent Réserve. Altra caratteristica degna di un banco eno-goliardico? Demi-sec, 40 g/l. Chapeau!;
  3. Nyetimber, dell’omonima azienda. Pinot Noir, Pinot Meunier, Chardonnay, Brut Classic Cuvée Sparkling inglese proveniente da West Sussex. Permanenza sui lieviti: 36 mesi. Novità assoluta in un contesto di appassionati. Chapeau!;
  4. Moscato Giallo della cantina altoatesina J.Hutte 2020. Viticoltore contadino che conferisce le proprie uve alla Cantina Sociale di Bolzano e in parte vinifica con proprie etichette. Caratteristica: proprio la conoscenza di queste piccole realtà;
  5. Gli assaggi

    5. Monticello, azienda Villa il Pozzo 2020. Un Chianti della zona di Certaldo con Sangiovese 70%, Syrah 15%, Cabernet Sauvignon 10% e Merlot 5%. Percorso solo inox;

  6. L’Aietta, azienda Mulinari Montalcino. Sangiovese Grosso 100% vendemmia 2020. Percorso per addivenire Rosso di Montalcino. 2 anni in botte;
  7. L’Accento, azienda Montalbera. Vendemmia 2020. Vitigno Ruché. Particolarità? Vitigno poco conosciuto e percorso con sovramaturazione;
  8. Molinetta di Romanelli 2012. Sangiovese umbro 65%, Sagrantino 15% e Merlot 20%. Montefalco Rosso Riserva. Titolo 15,5%. Caratteristiche? Un Rosso di Montefalco diverso con lieve sovramaturazione.

Serata strepitosa, scoppiettante, didattica che si è conclusa con un convivio librando al futuro nella prospettiva segnata degli eno-goliardi. Chapeau!!!

Urano Cupisti