A Villa Castelletti (Signa) tra vecchi grappoli e nuovi tralci (prima parte)

Non sono più i Grappoli ma bensì i Tralci l’unità di valutazione dei vini secondo A.I.S, non sono più cinque ma quattro. Comunque qualificano sempre.

L’Eccellenza di Toscana è l’ultimo grande evento che conclude l’anno vitivinicolo. Chapeau come sempre! Ancora una volta è stata Villa Castelletti, posizionata su di un piccolo colle di fianco alla cittadina di Signa ad accogliere tanti, veramente tanti appassionati di vino presentatisi con diverse credenziali: semplici sommeliers Ais e non solo, degustatori ufficiali, relatori ai Corsi, giornalisti e blogger e molti interessati.  E poi loro, i produttori con i loro vini insigniti freschi freschi dei “tralci”.  126 Aziende a rappresentare quanto di meglio si produce nel territorio toscano. Su i loro tavoli, accanto alle bottiglie “fregiate dai tralci”, anche altri vini a raccontare le proprie aziende.  In particolare quelli definiti “vino base” che, se ben assaggiati e degustati, rappresentano le chiavi conoscitive delle intere produzioni.

Nei 70 assaggi fatti per Corriere del Vino ho scelto quelli ritenuti maggiormente rappresentativi e dei quali riporto un giudizio sensoriale sintetico.

SILOSO’ Aleatico 2013 Azienda Arrighi. La realtà più rappresentativa dell’enologia elbana. L’aleatico ne è il fiore all’occhiello. Rubino che lascia vistosi colori sulle pareti del calice. Al naso è un tripudio di profumi fruttati. Al palato la dolcezza è ben equilibrata da una acidità marcante e la salivazione ti invita al secondo sorso. Voto Eccellenza di Toscana

 

VIP Viognier 2013 Azienda Arrighi. Questo acronimo (Viognier in Purezza) è il frutto di studi particolari e sperimentali. Oggi realtà di pregio. Paglierino con lampi verdognoli gira nel bicchiere facendo notare la sua consistenza. Al naso (può ritenersi scontato vista l’isola) è una esplosione di sentori mediterranei. Al palato le glicerine notate nel calice avvolgono e si equilibrano con la spiccata acidità. Finale minerale. Voto Eccellenza di Toscana

 

Eccellenza di ToscanaChianti Classico Riserva 2009 Azienda Badia a Coltibuono. Storica azienda di Gaiole in Chianti. Ogni volta che assaggio le sue riserve mi inebrio di nettare toscano. Questo 2009 è perfetto e rimarrà tale nel corso di tanti anni. Sangiovese con Canaiolo e Colorino. Il vero blend chiantigiano. Voto Eccellenza di Toscana

 

Chianti Riserva 2011 Azienda Badia di Morrona. Ci troviamo a Terricciola, in provincia di Pisa. Questa riserva mi ha impressionato positivamente. Quadro olfattivo tipico e palato importante basato sulla vena tannico-sapida per un vino corposo. Voto Eccellenza di Toscana

 

Vigna Alta 2009 Azienda Badia di Morrona. Sangiovese in purezza. Un grande vino meritevole del punteggio pieno. Rubino con nuances granato, consistente. Al naso ti entusiasma e al palato colpisce la lunga persistenza. Voto Eccellenza di Toscana

 

Eccellenza di ToscanaRosso di Montalcino 2012 Azienda Baricci. Mi ha stupito. Chi ama la semplicità di Montalcino la ritrova in questa bottiglia. Le botti di Slavonia da 20 e 40 hl ne sono il complemento. Eccellente. Voto Eccellenza di Toscana

 

Brunello di Montalcino 2009 Azienda Baricci. Se il rosso è eccellente il brunello di questo millesimo è fantastico. La vera grande sorpresa della manifestazione. E sorpresa è stata maggiore perché durante “il Benvenuto annata 2009” mi era sfuggito. Era presente? Dubito, me ne sarei accorto. Grande eleganza e perfetta corrispondenza  gusto-olfattiva. Voto Eccellenza di Toscana e chapeau!

 

Eccellenza di ToscanaChianti Riserva Beconcini 2011. Se l’azienda ultimamente è maggiormente ricordata per il tempranillo toscano, il produttore Leonardo non vuole dimenticare le origini. E questa riserva le ricorda appieno. Rubino pieno, forti sensazioni fruttate accompagnano una beva piacevole con un tannino deciso ma ben equilibrato dalle morbidezze presenti. Voto Eccellenza di Toscana


Ixe rosso 2012 Azienda Beconcini. E’ il tempranillo toscano, quello che oggi rappresenta il volto nuovo aziendale. Parlare e ricordare Beconcini lo si fa riferendo “quello del tempranillo” e assaggiando l’Ixe 2012 Leonardo ne può andar fiero. Rubino che ruota nel bevante lasciando la sua cromaticità sulle pareti. Al naso frutti di bosco su trama speziata con accenni di vaniglia. Al palato equilibrato con i tannini fini che accarezzano. Lungo e piacevole nel finale. Voto Eccellenza di Toscana

 

continua….

Urano Cupisti