A Villa Castelletti (Signa) tra vecchi grappoli e nuovi tralci vinovagare tra le eccellenze (parte seconda)

Potrei iniziare con un semplice “parte seconda” e riportare gli assaggi. Ma un evento è fatto anche di incontri, contatti,  nuove conoscenze. Mi è capitato di stringere la mano ad una coppia di aspiranti sommeliers (secondo livello AIS) che inseguivano una qualche “guida enoica” per capire, conoscere, afferrare il meglio presente in sala. Perché non si deve bere “solo l’etichetta” ma,  con le proprie capacità sensoriali , scoprire, individuare, scovare le “eccellenze di nicchia” anche tra “i grandi e affermati nomi”. Dire che il Rosso di Montalcino di “Biondi-Santi 2010” mi ha entusiasmato di più del Brunello è, se vero, un segno distintivo di “autenticità sensoriale” che solo in manifestazioni come questa è possibile. Ed allora, presi “per mano”(un lui e una lei) abbiamo iniziato a vino vagare alla ricerca di vere emozioni.

  • Rosso di Montalcino 2010 Sangiovese Grosso 100%. Azienda Biondi-Santi. Che dire: emozione allo stato puro. Nella sua tipicità un vino che ti fa presagire quello che sarà il Brunello. Nelle guide nazionali difficilmente è riportato. Felice quindi di parlarne. Rubino con una trasparenza tersa e lucente, danza nel calice con la sua giovinezza lasciando impronte di morbidezze ben marcate. Al naso una folata fruttata insieme nell’intensità verticale con la presenza floreale. Complesso con note speziate. Al palato in evidenza la perfetta tannicità con una lunga persistenza accompagnata da ritorni retro nasali fruttati. Voto Eccellenza di Toscana
  • Ruit Hora 2011. Merlot 70%, Cabernet Sauvignon 20% e Petit Verdot 10%. Azienda Caccia al Piano. Sappiamo che non esiste un paradiso del taglio bordolese simile a Bolgheri. E la Guido Berlucchi (quella del Franciacorta) lo ha capito ed esteso la propria capacità produttiva da quelle parti. Ruit Hora è una delle due etichette di grande pregio prodotte. Rubino luminoso con chiara impronta giovanile purpurea. Al naso un quadro olfattivo tipico bordolese con predominante l’impronta del Merlot. Sembra di assaggiare un vin de la droit “rivière Dourdogne”. Al palato il sorso è fresco, morbido con trama tannica fine e finale con cenni evidenti di vaniglia. Voto Eccellenza di Toscana
  • Levia Gravia 2010 Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 25% e Syrah 10%. Azienda Caccia al Piano. La presenza abbondante di Cabernet Sauvignon rende la massa colorante ricca di sfumature granato. Al naso c’è Bolgheri con i frutti selvatici, macchia marina, l’erbaceo e gli speziati con pepe nero in evidenza. Al sorso il tannino ben levigato incanta e il finale lungo con i retro nasali ti ricorda i 24 mesi di affinamento in barriques. Voto Eccellenza di Toscana
  • Caiarossa 2010. Un blend con ben sette vitigni (cabernet franc, merlot, sangiovese, cabernet sauvignon, petit verdot, syrah, alicante). Percentuali non sempre uguali; insomma il classico taglio alla francese dove devi apprezzare il vino del vigneron di anno in anno. E Dominique Génot a Riparbella ha voluto portare la filosofia diffusa nel Bordeaux e non solo. Un rubino marcante (come apparire diversamente) con al naso le sensazioni della frutta selvatica rossa e finale speziato di pepe e tè nero. Al palato corpo e struttura evidente con tanta, tanta persistenza. Chapeau! Voto Eccellenza di Toscana
  • Campo alla Sughera 2008 Petit Verdot 70%, Cabernet Franc 30% Azienda Campo alla Sughera. In breve tempo questo vino ha conquistato il palcoscenico dell’eccellenza. Devo dire un po’ bistrattato da alcune importanti guide perché ritenuto nel complesso troppo americano per la forte impronta legnosa. Sono dell’avviso che debba essere collocato tra i vini di lunga conservazione, ed apprezzato nel suo lungo viaggio nel tempo. Rubino pieno e ricco di gioventù. Al naso un turbinio di profumi con forte intensità. Floreali rossi maturi, fruttati in grande quantità, speziati marcanti. Al palato rotondo e avvolgente e tannini molto fini. Voto meritatissimo Eccellenza di Toscana
  • SanLeone Merlot 2007 Merlot 70%, Sangiovese 20% e Petit Verdot 10%. Azienda Castello Sonnino. Bisogna conoscere l’area intorno al Castello in quel di Montespertoli, conoscere i proprietari e la filosofia di produzione ed allora capisci appieno i loro vini. Il SanLeone rappresenta il top di gamma e ricopre il ruolo di sfida alla “normalità dormiente” di quell’angolo di toscana ancora agitata da campanilismi. Rubino con sfumature granato. Al naso una bella intensità accompagnata da una complessità su note di sotto bosco e liquirizia. Morbido al palato dove la vena acido-minerale è ben supportata da un tannino elegante. Voto Eccellenza di Toscana
  • Grattamacco Bolgheri Superiore 2011 Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 25% e Sangiovese 15%. Azienda Collemassari La sua presenza in un Evento non passa inosservata. Tutti, convinti o solo “etichettari”, in fila all’assaggio e poi i divertentissimi commenti. Avviso i miei compagni occasionali di bevuta che dobbiamo concentrarci su quanto il calice contiene e analizzarlo sensorialmente. Il rilascio del colore sulle pareti del calice è come un manto che avvolge il vino. Al naso è profondo con un concentrato di aromi incredibili. Al palato in un equilibrio perfetto; si saltella dalle morbidezze alle durezze apprezzando l’opulenza. Finale lunghissimo con rimandi continui olfattivi. Chapeau! Voto Eccellenza di Toscana
  • Oro di Caiarossa 2010. Petit Manseng 100%. Azienda Cajarossa Una piccola fetta di Francia in terra toscana. Il vitigno Petit Manseng è originario della zona dello Jurançon (Guascogna), regione basca francese. Ė caratterizzato da bacche particolarmente piccole con buccia spessa. L’appassimento segue le regole del metodo francese detto “passerillage”, ossia vendemmia tardiva dove la pianta viene privata delle foglie nella parte superiore per concentrare lo zucchero. Che dire: un capolavoro. Ambra nel calice. Albicocca, marron glacé e miele. Velluto raffinato in bocca, dolcezza equilibrata perfettamente dall’acidità. Persistenza prolungata. Una perla nel mondo “dei dolci”. E il ricordo di quel meraviglioso 2006…Voto Eccellenza di Toscana e chapeau!
  • Barco Reale di Carmignano 2012. Sangiovese 80% e Cabernet Sauvignon 20%. Azienda Capezzana. Storia millenaria di questa azienda che da sola riesce nella comunicazione del Carmignano. Poco si sa di questo vino se non che prende il nome da un’antica tenuta di caccia istituita dai Medici nel XVI secolo, detta appunto Barco Reale Mediceo. La Famiglia Contini Bonacossi ne eslta le sue potenzialità. Rubino con olfatto improntato su ciliegie e prugne per finire a cascata su percezioni minerali. Al palato bella trama fresco-sapida accompagnata da morbidezze evidenti e tannicità fini. Un bel bere. Voto Eccellenza di Toscana
  • Poggio Lombrone Montecucco Riserva 2010 Sangiovese 100%. Azienda Collemassari Per capirlo bisogna comprendere da dove proviene. La tenuta si trova alle pendici del Monte Amiata, orientata verso il litorale Tirrenico a 320 metri s.l.m. godendo di un microclima favorito da forte ventilazione e da grandi escursioni termiche. Rubino con impatto olfattivo complesso e avvolgente. Fiori maturi (viole),frutti di sottobosco dolce speziatura con finali minerali.  Bella acidità al palato e tannini evidenti in equilibrio con alcool e polialcoli. Persistente con venatura sapida. Il Montecucco nel bicchiere.

Continua…

Urano Cupisti