Dalla Cantina Ruggeri abbiamo degustato: Giustino B. Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry – Millesimato 2019.

Degustazioni a casa ovvero parafrasando un noto proverbio: ”Se una cosa deve accadere, allora accadrà, anche a costo di stravolgere l’ordine naturale delle cose”. Niente di più creativo.

Giustino B.: un omaggio al fondatore della cantina e fiore all’occhiello di Cantina Ruggeri, nonché testimonianza più pura di questa ricerca verso la più alta qualità e longevità.

Lettera di accompagnamento alla bottiglia

La Riflessione

Nella diatriba giornaliera che vede di fronte il “piccolo produttore e il grande produttore”, ovvero meglio “il piccolo” perché genuino, autentico, naturale, che “il grande”, quello dei grandi numeri, industrializzato, programmato, produttore di vini senza anima, solo affaccendato a dare risposte al mercato consumistico, ecco questo Prosecco Valdobbiadene ricercato, dove il tempo e una sosta più lunga sui lieviti (processo charmat lungo) ne fanno un protagonista di eccellenza. Provate a berlo alla “cieca”, lasciando fuori dal calice i facili pregiudizi che un vero assaggiatore non deve avere.

Ed allora la ricerca di donare ad un Prosecco una longevità (charmat lungo) con successivo invecchiamento in bottiglia, viene premiata con il risultato di una profondità, una struttura e complessità.

L’Azienda

Nata nel 1950 per opera di Giustino Bisol dal 2017 è di proprietà  del colosso tedesco Rotkäppchen-Mumm Sektkellereien GmbH (niente a che fare con G.H. Mumm champagne). Ancora in azienda c’è la presenza della Famiglia Ruggeri con Paolo (figlio di Giustino) e sua figlia Isabella, ambedue  Brand Ambassador. Enologo Fabio Roversi ed Agronomo Gianluca Tognon.

I numeri: superficie vitata circa 1.800 ettari con l’aggiunta di uve prodotte da 120 viticoltori che conferiscono secondo una tradizione che ha visto la nascita sessant’anni fa. La produzione annuale si attesta intorno a 1.600.000 bottiglie.

Il territorio: suoli originati dal sollevamento dei fondali marini e costituiti da argille, arenarie e marne. Gli impianti doppio capovolto, guyot e sylvoz con 2.900-3.500 ceppi/ha.

L’aerale di Valdobbiadene

La produzione: ovvio che la produzione “aziendale” abbracci tutti i comparti distributivi con la “selezione” a seconda del mercato scelto. Ho.Re.Ca., Grande Distribuzione, Enoteche, dove la Ruggeri propone Prosecco Doc TV (la maggior parte delle bottiglie), Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore di Cartizze (molto limitato), Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg dove trova la collocazione il campione testato Giustino B.

Il Vigneto sperimentale. “Il vino è frutto della vite, del territorio in cui nasce, del cuore e delle mani delle donne e degli uomini che curano i vigneti”. Partendo da questo concetto profondo l’idea di studiare il recupero del patrimonio ampelografico di Valdobbiadene. Nasce nel 2012 il Vigneto Sperimentale, vera propria “scuola sul o nel campo”. Cento cloni antichi di Glera, Bianchetta, Verdiso e Perera, i vitigni del Prosecco. Non solo. Anche nuove tecniche agronomiche, seguirne l’evoluzione, per testare metodologie sempre più efficaci di lotta integrata. Non dimentichiamo che “i piccoli produttori” per mancanza di mezzi, attingono questi nuovi sistemi e studi proprio dai “grandi produttori”.

Giustino B. Ruggeri

Premessa alla degustazionenell’immaginario comune come è considerato il Prosecco in Italia?

Giovane, fresco, fruttato, morbidone (il perlage, con 4-4,5 atmosfere lo aiuta), tendente al dolce (uve semi-aromatiche), destinato al gusto femminile, usato (in particolare la Doc) per tagli o basi negli aperitivi. Non solo. Non deve superare € 10,00 al consumo. Difficilmente acquistato per un pranzo o una cena.

Ebbene, quando ti trovi davanti Giustino B. lo lasci scendere nel bevante con la giusta inclinazione per coglierne l’aspetto visivo accattivante e allora cambi il giudizio sul prototipo Prosecco che vedi normalmente consumare e ti ribelli contro tutti quelli che, al momento del servizio, ti chiedono: “Vuole assaggiare un prosecchino?”.

Il percorso di Giustino B.

Vitigno: Glera. Uve selezionate nei migliori cru di Valdobbiadene. Periodo di vendemmia: settembre. Vinificazione: in bianco, cioè in assenza delle bucce alla temperatura controllata di 16°C; presa di spuma nella primavera successiva alla vendemmia, per lenta rifermentazione in grandi recipienti chiusi a 14-15°C, con sosta sui lieviti superiore ai 3 mesi. Lungo affinamento in bottiglia prima della messa in commercio. Pressione in bottiglia: 5,5 atm. (di regola 4,5), residuo zuccherino: 17 g/l (extra-dry). Alcool: 11,5%.

Giustino B. Ruggeri. Retroetichetta

L’assaggio. Paglierino brillante. Naso intriso di fiori bianchi (sambuco, mughetto, fiori di campo) e frutta dalla polpa bianca (pera, susina, mela) per terminare in un sali-scendi di muschio, salvia e maggiorana.

Al palato la carbonica è fine ed accarezza la lingua. Fresco, morbido con adeguata sapidità e lunghezza. Lo definirei esuberante, pieno, ammiccante  e “potente”. Meritevole dell’eccellenza. Voto 92/100

Senza cadere in uno sproposito: lunga vita a questo Giustino B.

Da questo assaggio la voglia, desiderio di visitare l’azienda e partecipare ad una “verticale” di più annate. Chissà, terminata la Pandemia che non sia possibile. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggio effettuato a casa il 29 novembre 2020

Azienda Ruggeri
Via Prà Fontana 4
Valdobbiadene (Tv)
Tel: 0423  9092

ruggeri@ruggeri.it

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