Non sono molte le cantine che hanno conquistato la notorietà nel “continente”, tra queste un posto in prima fila se lo è conquistato sicuramente l’azienda della famiglia Ragnedda, Capichera, con una serie di vermentino di prim’ordine

Quando si parla di Sardegna la mente corre alle spiagge, quindi al porceddu e solo per ultimo si pensa al vino. Eppure le eccellenze enoiche sull’isola non mancano e sarebbero degne di attenzioni ben superiori a quelle di norma ricevute.

Non sono molte le cantine che hanno conquistato la notorietà nel “continente” (come i sardi chiamano lo stivale). Tra queste un posto in prima fila se lo è conquistato sicuramente l’azienda della famiglia Ragnedda, Capichera, con una serie di vermentino di prim’ordine.

Capita sotto tiro una delle loro etichette “storiche” che ne ha decretato il successo: la Vendemmia Tardiva targata 2009. Un bianco opulento e ricco, già nel colore dorato carico. Il naso indulge su note dolci di miele e pasta di mandorle, di bella evoluzione. La bocca è grassa, forse poco dinamica, ma con un centrobocca decisamente piacevole quanto suadente. La chiusura è calda, avvolgente; perfetta a contrastare la sapidità di un buon pecorino sardo di media stagionatura.

Capichera Vermentino V.T. (Vendemmia Tardiva) 2009 – Capichera (Arzachena – Sardegna) sullo scaffale a 45 Euro.

 

Daniele Bartolozzi