Colle di Bordocheo. Insieme a Barbara e Filippo

Ancora alla scoperta dei segreti delle Colline Lucchesi, alla scoperta di Colle di Bordocheo

Questa volta nella parte che volge ad oriente, nel capannorese, in quelle terre, Segromigno in Monte, dove la viticoltura lucchese c’è sempre stata, tutt’uno con la cultura contadina.

Cambio generazionale ed indirizzi di coltivazioni diverse, studi ampelografici volti a scegliere cloni più adatti a questi terreni, studi per una agricoltura sostenibile ma efficiente, studi tendenti all’ottenimento di vini che vogliono rappresentare il territorio con una loro anima, differente dalle altre.

Ben arrivato a Colle di Bordocheo

Ad attendermi Barbara Chelini, proprietaria e Filippo D’Arrigo, giovane enologo con una valida esperienza maturata tra vigne e cantine.

Il motivo vero di questa visita aziendale? L’assaggio di Sestilia 2018 ,la prima annata del rosato, un mix di sangiovese e canaiolo, avvenuto ad un evento sulla spiaggia a Forte dei Marmi. Da lì la curiosità di scoprire il luogo di provenienza.

Colle di Bordocheo, un vigneto

“La nostra posizione è invidiabile, con una vista stupenda su tutta la vallata e su tramonti dai colori straordinari. Colle di Bordocheo è nata dalla passione della mia famiglia per questo territorio”.

Barbara presenta così l’azienda. La posizione, le vigne collinari, la passione familiare per il luogo e, dal canto della parola (così definisco le tonalità delle voci), la continuità nel futuro prossimo.

Calpestare le vigne

È Filippo ad accompagnarmi a conoscere i vigneti, le loro posizioni, i tipi di terreni.

Se prima tutto era lasciato al caso pur di produrre vino destinato alla vendita sfusa,  in damigiana, adesso tutto ha una logica. Lo studio “delle zolle” e il posizionamento dei vitigni più adattabili, la posizione degli stessi per meglio equilibrare i frutti con lo scopo di portare in cantina “il meglio” per ottenere il Picchio Rosso, il Bianco dell’Oca, il Bordocheo Rosso e Bianco, il Quinto da uve stramature ed infine l’ultimo progetto: Sestilia Rosato, la causa di questa scoperta.

“Dalla fattoria degli anni ‘60 all’azienda dei giorni nostri. Da quell’ettaro agli attuali 20 complessivi (agriturismo, uliveti e vigneti). I terreni destinati a vino ricoprono circa 15 ettari con una produzione attuale di circa 35.000 bottigle annue. Le Colline Lucchesi crescono“.

Colle di Bordocheo. Logo

Direi proprio di sì. Nel mio girovagare da queste parti le scoperte d’eccellenza si susseguono. Colline Lucchesi, la frontiera del vino buono anzi eccellente. A ragion di prova.

“Abbiamo ristrutturato  la cantina rendendola efficiente e al passo con i tempi, dotandola di una barriccaia degna di tale nome. E l’accogliente sala degustazioni per aprirci al mondo dei wine lovers, appassionati e cultori del buon bere, veri esploratori ed escursionisti  enoici. E vederli ripartire con l’acquisto dei nostri vini, al di là del mero risultato economico, ci riempie di gioia, vero stimolo a continuare su questa strada”.

La degustazione

Ma parliamo di assaggi, la convinzione delle parole.

Colle di Bordocheo. I vini assaggiati

Diversi campioni di botte. Vini atti a divenire. La mano di Filippo. Tutti promettenti  verso l’Ottimo ed alcuni all’Eccellenza.

Bordocheo Bianco 2018

Note aziendali: Vino prodotto con il tipico uvaggio della doc colline lucchesi, con Trebbiano, Vermentino, Malvasia toscana e Grechetto. La vendemmia avviene verso la fine di settembre. Le uve vengono selezionate e raccolte manualmente in cassetta e mantenute a temperatura controllata prima di essere pressate sofficemente.

La vinificazione avviene in acciaio inox a temperatura di 16/18 gradi per mantenere intatti tutti gli aromi. L’affinamento avviene in vasche inox per 6 mesi e un mese in bottiglia. Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 8.000.

Le mie considerazioni: Regala aromi di frutta a polpa bianca e floreali. Agile e saettante al palato con l’ottima vena acida e decisamente sapida. Ben fatto. Buono, voto 86/100

Bianco dell’Oca 2017

Note aziendali: Il Bianco dell’Oca viene prodotto con uve selezionate manualmente in vigneti specializzati. Il blend è composto da Chardonnay e Vermentino con piccole aggiunte di Sauvignon. La vendemmia per questi vitigni è da fine agosto a metà settembre.

Colle di Bordocheo. Bianco dell’Oca

Lo Chardonnay viene vinificato sur lies in barrique per otto mesi con continui batonage. Il Vermentino ed il Sauvignon fermentano e si affinano in acciaio per circa 6 mesi. Il vino viene affinato per 3/4 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato. Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 3000.

Le mie considerazioni: Siamo di fronte ad un bianco ben strutturato a dimostrazione che, da queste parti, si possono fare “bianchi” di pregio. Non mi prolungo sull’analisi sensoriale ma su quella dell’emozione: la complessità dei suoli che si traduce in un vino di classe, profondo dal passo del maratoneta proiettato nel tempo. Eccellente, voto 90/100

Bordocheo Rosso 2017

Note aziendali: Vino prodotto con il tipico uvaggio della doc colline lucchesi, con Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo e Merlot selezionati scrupolosamente. La vendemmia avviene in settembre.

La breve fermentazione alcolica, di circa 10 giorni in acciaio inox a temperatura controllata con rimontaggi giornalieri, e la soffice pressatura permettono al frutto di esprimere tutto il suo profumo e la struttura moderatamente tannica. La maturazione avviene in vasche inox per circa 6 mesi. Il vino viene poi affinato in bottiglia per almeno 3 mesi prima di essere commercializzato. Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 16.000.

Le mie considerazioni: Impronta olfattiva che esordisce con un buon apporto fruttato ed erbaceo per poi aprire a terziari ripiegando su spezie. Al palato caldo, potente ma di ottima bevibilità. Ottimo 89/100

Picchio Rosso 2016

Note aziendali: Il Picchio nasce dalle nostre vigne cru di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon. Le uve vengono selezionate manualmente e raccolte in piccole casse. Il Merlot viene vendemmiato a fine Agosto. Il Sangiovese ed il Cabernet a fine Settembre, inizio Ottobre.

La macerazione avviene in vasche inox a temperatura controllata per 15 giorni, l’affinamento in barrique (di primo, secondo e terzo passaggio) per 12/14 mesi e poi in bottiglia per circa 12 mesi prima di essere commercializzato. Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 4000.

Le mie considerazioni: Vino che si conferma tanto da farmi vivere un’esperienza degustativa eccellente. All’olfatto il tocco fruttato convive con il profilo speziato. Ricco di sfumature che trovano il perfetto equilibrio al palato. Eccellente, voto 91/100

Poi ho concluso gli assaggi con 5° Quinto, trebbiano e moscato bianco da uve stramature. Degna conclusione di una eccellente degustazione.

Le ragioni di questa realtà, nella fattispecie, risiedono nell’estrema chiarezza espressiva dei suoi vini che si accompagnano all’invitante vitalità aromatica. Grazie Barbara e Filippo. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 22 luglio 2019

 

Colle di Bordocheo

Via di Piaggiori Basso, 123

Segromigno in Monte-Capannori (Lu)

Tel: 0583  929821

info@colledibordocheo.it

www.colledibordocheo.it