Quattro generazioni che si susseguono dal 1949, quando Giuseppe Barni acquistò l’azienda. Siamo nella zona del Montespertoli alla Tenuta Santa Maria in Coeli Aula.
Si respira storia solo a leggerne il nome e non ci inganniamo. I documenti che parlano della Pieve risalgono all’800 (esatto senza l’1 davanti: 1200 anni fa). Una zona al centro della storia della regione Toscana, ma non solo.
“La nostra azienda si estende per 150 ettari totali, di cui 37,5 di vigneto – si legge nel sito – I vitigni che coltiviamo sono in gran parte Sangiovese, di cui vantiamo più di 29 cloni diversi. Abbiamo da sempre dato molta attenzione alla tutela dei vitigni autoctoni e coltiviamo: Canaiolo e Colorino (che insieme al Sangiovese sono alla base del nostro Chianti Coeli Aula), Ciliegiolo, Pugnitello e Trebbiano”.
Una storia che, passato questo difficile momento, mi piacerà approfondire dal vivo. Adesso mi lascio accompagnare nella visita virtuale dell’azienda da un personaggio reale: il vino.
Il Chianti 2018, 95 per cento Sangiovese, 3 Canaiolo, 2 Colorino, affinato in cemento, ha un naso vinoso, accattivante e molto piacevole. La corrispondenza in bocca è netta e speculare. Bel sorso, per niente banale e con una bella beva. Valutazione 93
Riccardo Gabriele