La Degustazione comparativa: Chianti Riserva v/s Gran Selezione.

È accaduto recentemente a Badia a Passignano, nel Chianti Classico, tra tre Riserve Marchese Antinori Chianti Classico e tre Gran Selezioni Badia a Passignano.

La location l’Osteria di Passignano di fianco alla celeberrima Abbazia del 1049, anno in cui i monaci benedettini del ramo Vallombrosani ne presero possesso e ne fecero un luogo di viticoltura e silvicoltura. Particolarmente visitata per il Cenacolo  del Ghirlandaio.

Badia a Passignano

Tutt’oggi il complesso monastico risulta di proprietà dell’Ordine benedettino ma parte di esso, le cantine, sono gestite dall’azienda vinicola Antinori che ne ha fatto sede per gli affinamenti delle loro Gran Selezioni.

Brevi cenni storici

Necessari per comprendere meglio la Degustazione Comparativa.

– 223 ettari di cui 65 vitati, ubicata nel cuore del Chianti Classico, Comune di Tavarnelle Val di Pesa. Il regno del Sangiovese. Da ricordare che nel 1983, sui terreni circostanti fu trovata una pianta di vitis vinifera millenaria;

– l’antica varietà del Sangiovese riesce ad esprimere tutte le sue caratteristiche in riferimento a questo particolare terroir. Una varietà capricciosa, imprevedibile quanto mai affascinante. Varietà poliedrica;

– a presiedere la Commissione che emise il Bando con i confini della zona del Chianti Classico nel settembre del 1716, al tempo del Granduca di Toscana Cosimo III, fu un certo Antonio Antinori, l’inizio dell’avventura vinicola della Famiglia.

Osteria di Passignano

La Piramide del Chianti Classico

Prima di riportare quanto degustato è necessario ricordare la Piramide del Chianti Classico: Chianti Classico ‘Annata’, Chianti Classico ‘Riserva’ e Chianti Classico ‘Gran Selezione’. Tralascio quanto previsto per il Classico d’Annata, non essendo tema di degustazione.

Chianti Classico Riserva prevede un periodo di invecchiamento di almeno 24 mesi di cui minimo 3 mesi di affinamento in bottiglia prima di essere messo in commercio;

Chianti Classico Gran Selezione viene prodotta con uve provenienti da una singola vigna, la più vocata, o da una selezione delle migliori uve aziendali. Può essere immesso al consumo solo dopo essere stato sottoposto ad almeno 30 mesi d’invecchiamento di cui affinamento in bottiglia per almeno 3 mesi. Attenzione: Il periodo d’invecchiamento viene calcolato a decorrere dal 1 gennaio dell’anno successivo alla vendemmia.

La mia postazione

La degustazione

Sei bottiglie a testimoniare le vendemmie 2020, 2016, 2013; tre Riserve e tre Gran Selezioni.

Vendemmia 2020. Primavera piovosa, estate calda con brevi piogge per un risultato ottimale. Raccolta finale ideale.

Etichetta Riserva

– Chianti Classico Docg Riserva 2020. Un assemblaggio di Sangiovese 90% con varietà complementari dove la presenza di Merlot è maggioritaria. Percorso in inox dove ha svolto ambedue le fermentazioni e i continui rimontaggi. Affinamento in barriques di diverse tostature, rovere francese e ungherese, per 12 mesi e ulteriore periodo di riposo in bottiglia per altri 12 mesi. Oltre la sua giovinezza, quasi un campione di botte, è stato quel tocco di merlot a renderlo addomesticato. Comunque meritevole di salire sul gradino dell’Eccellenza.

– Chianti Classico Docg Gran Selezione 2020. Macerazione con le proprie bucce per 10/12 giorni, legni francesi e ungheresi per i trenta mesi di affinamento per proseguire in bottiglia prima di uscire sul mercato. Tutt’altro vino, degno di chiamarsi Gran Selezione. Giovane da attendere fiduciosi.

Vendemmia 2016. Chapeau! Tutti i parametri ad indicarla come la vendemmia migliore di questi ultimi anni.

Nei due campioni le differenze sono state le diverse vinificazioni portandole comunque entrambe sul podio più alto.

Etichetta Gran selezione

Nella Riserva 2016 il 10% è stato rappresentato da un 8% di Cabernet Sauvignon e 2% da Merlot.

Vendemmia 2013. Una vendemmia che sembra aver dato vini che reggono l’usura del tempo.

Nella Riserva il 10% è rappresentato dal solo Cabernet Sauvignon. Sbalorditivo: ancora works in progress.

La Gran Selezione alla sua prima apparizione, ha calato il suo poker d’assi con un naso di prim’ordine, tocco aggraziato, profilo speziato. Interpretazione di assoluta eleganza.

Che dire; non era previsto un vincitore ma evidenziare quelle diversità che, a distanza di un decennio, legittimano la Gran Selezione come apice di qualità. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi avvenuti il 12 febbraio 2023