“Mi sono trovato e mi trovo ogni giorno a conciliare tradizioni secolari con l’evolversi del tempi”. (Conte Ferdinando Guicciardini). La sintesi di Chianti Lovers, una rassegna ritornata in presenza nella sede, ormai storica, alla Fortezza da Basso, a Firenze.
“Il nostro lavoro non si è mai fermato, bello tornare a condividerlo”. (Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti).

Nell’aria tanti sorrisi e innumerevoli “come stai”, mai come quest’anno così veri, a significare incontri di amicizia consolidati nel tempo e in questo caso, liberatori e pieni di significato legati a quella risposta, altrettanto verace, “l’abbiamo sfangata”.
Chianti Lovers, espressione divenuta icona, slogan dell’evento, coniata nel tempo e consolidata a rappresentare quell’avvenimento nazionale promosso dal Consorzio Chianti.
Meglio dire “stile Chianti”, termine affermatosi nel tempo a ricordare la Toscana, le sue dolci colline dalle curve morbide, ai suoi vigneti ed ai suoi cipressi.

Chianti Lovers non solo come “motto” ma come riconoscimento e benvenuto alla moltitudine di persone che amano questo vino e ogni anno non fanno mancare il loro affetto, con la presenza agli assaggi di novità ed evoluzioni.
I numeri
2.000 persone registrate ad assaggiare oltre 400 etichette, di cui il 50 per cento come nuove annate in anteprima (non ancora in commercio).
Chianti Docg 2021, Superiore 2020 e Riserva 2019.
“In tempo di covid il lavoro nelle nostre aziende non si è mai fermato. Anzi è stato un momento di seria riflessione e programmazione per il futuro. È mancata quella condivisione che ci ha fatto soffrire. Il vino va oltre i fatturati, è socialità, è cura dell’ambiente e del paesaggio: è un pezzo di vita” (Giovanni Busi).
Il Chianti esiste
E all’insegna di questa affermazione, via a curiosare tra i banchi degli operatori presenti, a scoprire le anteprime e farsi un’idea delle ultime annate.

Ho scelto aziende rappresentative delle varie zone vinicole ricadenti nella denominazione Chianti che hanno minor visibilità:
– Fattoria Petriolo, Rignano sull’Arno:
Chianti Docg Governo all’Uso Toscano 2021 (anteprima) Buono, voto 86/100
Chianti superiore 2020, Buono, voto 87/100
Chianti René-Petriolo 2019. Ottimo voto 89/100

– Quei 2 Vignaioli in Toscana, Lastra a Signa
Chianti Piscello 2021 Buono, voto 86/100
Chianti Riserva Rex Rubrum 2019 Ottimo, voto 88/100
Chianti Pischello 2020 Ottimo 88/100
Chianti rex Rubrum 2018 Eccellente, voto 90/100

– Castelvecchio in San Casciano Val di Pesa
Chianti Santa Caterina 2021 Buono, voto 87/100
Chianti Il Castelvecchio 2020 Ottimo, voto 88/100
Chianti Santa Caterina 2019 Ottimo, voto 88/100
Chianti Il Castelvecchio 2019 Ottimo, voto 88/100
Vigna La Quercia 2017 Eccellente, voto 91/100

– Frascole Dicomano
Chianti Rufina Frascole 2020 Buono, voto 87/100
Chianti Rufina Riserva 2019 Ottimo 88/100
Chianti Frascole 2019 Ottimo, voto 89/100
Chianti Riserva 2017 Eccellente, voto 91/100

– Cesani San Gimignano
Chianti Dogc Cesani 2021 Buono, voto 87/100
Chianti Colli Senesi Cesani 2020 Ottimo, 88/100
“Il Chianti è come un segno, un geroglifico universale, un esperanto primordiale della terra in cui tutti si riconoscono istintivamente”.
I cipressi sono i nostri obelischi, le cantine le nostre cattedrali. Chapeau!!!
Urano Cupisti