Chateau Pichon

Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande si trova nel villaggio di Pauillac, tra Saint-Estephe e Saint-Julien dove si producono i vini più conosciuti al mondo. È stato fondato nel 1686 da Pierre de Mazure de Rauzan, una lunga  storia di un antico Chateau e soltanto 3 famiglie di proprietari.

Gestito per molti anni da mani femminili, è con il giovane barone Joseph che l’azienda ha vissuto una svolta storica, al punto da essere omaggiata da Napoleone III, nel 1855, con il titolo di deuxième grand cru classé.

Oggi lo Chateau è di proprietà della famglia di Louis Roeder che lo acquistò nel 2007. In quel momento venne deciso di studiare il terreno costruendo una carta geologica per selezionare il migliore portainnesto e la varietà di uva adeguata ad ogni singola particella ed eliminare l’utilizzo dei diserbanti.

Nel 2008 inizia il progetto di riconversione al biodinamico e biologico e non è ancora terminato. Sia in vigna che in cantina nessuna scelta è lasciata al caso, tutto è scrupolosamente  monitorato.

L’intera proprietà vanta circa 80 ettari vitati dove vengono coltivati per la maggior parte cabernet sauvignon, seguito da merlot, cabernet franc e petit verdot.

La degustazione

La bottiglia che non ti aspetti… emozionante fin dall’inizio, acquistata o per meglio dire vinta in asta! Arrivata nelle mie mani in splendida forma: etichetta perfetta, capsula intatta. La lascio riposare qualche giorno per ammortizzare il viaggio e poi la stappo.

Osservo scendere nel calice il vino… splende un colore rosso rubino con riflessi granati, luminoso, vivo, insomma tutto sembra tranne un vino di 45 anni!

La curiosità vince su tutto… porto subito il calice al naso: l’attacco è su una ciliegia matura, mora, mirtillo e cassis, prosegue con note  di sottobosco fatte di tartufo bianco pregiato, fungo porcino, terra bagnata avvolte in una nuvola di fumo di tabacco kentucky, ammorbidite da un caldo ricordo di caffè che si conclude con un sentore di cioccolato e di una nota balsamica.

Al palato è sensuale, avvolgente con tannini setosi e vellutati, perfettamente equilibrato. Spicca su tutto una nota materica importante anche se poi ritroviamo al palato tutte le sensazioni percepite al naso, dove ciò che stupisce è la presenza di un frutto maturo ma ancora croccante che è presente e non scompare mai…

Un vino fatto di regalità, complessità, mineralità, ricchezza di frutto, equilibrio e armonia.

VOTO 98/100

Emiliano Penco