Château Faiteau. Minervois La Livinière

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Minervois: denominazione nella parte occidentale dell’attuale dipartimento vinicolo francese Languedoc. A sud si trova l’AOC Corbières, a ovest l’AOC Cabardès e a nord-est l’AOC Saint-Chinian.

È stato classificato come AOC nel 1985 e appartiene alla seconda categoria di qualità “Grands Vins du Languedoc”. La città di Minerve era una delle roccaforti catare nel Medioevo. Nel 1210, 400 membri della setta cristiana furono bruciati qui. Questa è una delle più antiche zone di produzione di vino in Francia, dato che i romani vi piantarono dei vigneti già nel 125 a.C. Cicerone (106-43 a.C.) riferisce di un trasporto di vino da “Pagus Minerbensis” a Roma.

I vigneti coprono circa 5.000 ettari di vigne ad un’altitudine che va dai 50 ai 500 metri sul livello del mare, tra il Canal du Midi a sud e la Montagne Noire (le pendici del Massiccio Centrale) a nord. Le aree terrazzate sono composte da ciottoli, arenaria, ardesia, marna e calcare. Ne fanno parte quarantacinque (45) comuni del dipartimento dell’Aude e sedici (16) comuni del dipartimento dell’Hérault a forma di un enorme anfiteatro. Calpestando le sue vigne si capiscono le divisioni in essere, ufficiose e non ufficiali: L’Argent Double, La Clamoux, La Clause, Les Côtes Noires, Petit Causse e Les Serres.

Château Faiteau. L’equipe

Due piccole aree classificate come AOC indipendenti formano delle enclave: Minervois-La-Livinière per il vino rosso nel centro e Muscat de Saint-Jean de Minervois per il vino bianco dolce nel nord-est.

La produzione in abbondanza è costituita da vino rosso (90%).

Il 10 di febbraio di quest’anno trovandomi da quelle parti ho deciso di calpestare le vigne della AOC indipendente Minervois-La Livinière, visitando Château Faiteau.

Da Château Faiteau

Château Faiteau. Insieme a Floriane

La storia di Château Faîteau è una storia di avventure familiari, amore per il vino e profondo rispetto per un terroir eccezionale. Parlare con Floriane Arnaud è stato come parlare con una vignaiola vera, sensibile e determinata che nasconde dietro il suo sorriso, una personalità decisa. Lei e suo fratello Gaston ad accompagnare il lavoro dei genitori.

Oggi, grazie alla sua determinazione, l’azienda lavora secondo un’ispirazione radicalmente naturale, senza essere spaventata della scelta bio, così come non si lamenta della deriva bordolese che avanza in questi territori del sud della Francia.

«Il mosaico dei sensi. All’orecchio, attraverso la sua musica viva, il canto delle cicale nella stagione calda, il respiro rumoroso, inebriante, freddo e tagliente del maestrale in inverno… Alla vista, dalla profondità della vista in condizioni climatiche fresche, con la maestosa Montagne Noire a Nord-Est, vera e propria protagonista del clima semi-arido.

A Sud, si può osservare l’eleganza cesellata delle terrazze che conducono al mare… Al naso, con i suoi profumi di timo, bosso, finocchio e pietre calde che bruciano le viscere, tanto è calda l’aria nel pieno dell’estate… Al palato, per il suo vino degustato sulle terrazze ombrose e rumorose, accompagnato da piatti locali, fréginat, gamberi cotti nei ruscelli locali, cinghiale, pollo della domenica, piccoli piatti ripieni e fichi al vino dell’orto».

Château Faiteau. I vini assaggiati

La degustazione

Château Faiteau. Floriane

E con queste sue riflessioni ho assaggiato:

– Floriane 2022. Si tratta di una cuvée composta al 100% da Syrah. La vendemmia manuale con basse rese produce un vino rosso complesso.

Questo vino prende il nome dalla figlia “Florian”. La fermentazione e l’affinamento avvengono in vasche di acciaio inox e cemento per ottenere un frutto intenso ed elegante.

Ottimo, voto 87/100;

Château Faiteau. Le Vigne des Chansons

– Le Vigne des Chansons 202.0 Cinsault 50% – Carignano 50%. La vendemmia viene effettuata manualmente con cernita in vigna e in cantina. L’uva viene trasportata in cantina in cassoni da 1000 kg.

Questo vino viene vinificato tramite diraspatura seguita da un breve periodo di tinozza. Durante la fermentazione vengono effettuati travasi e rimontaggi. Nome che fa riferimento ai rumori prodotti dai numerosi insetti presenti in queste regioni dalla biodiversità incredibilmente ricca.

Ottimo, voto 88/100;

Château Faiteau. Minervois

– Château Faiteau 2021. Syrah 50% – Carignan 20% – Grenache Noir 20% – Mourvèdre 10%. La vendemmia viene effettuata manualmente con cernita in vigna e in cantina.

L’uva viene trasportata in cantina in cassoni da 1000 kg. Vinificata con diraspatura e un periodo di macerazione di circa dodici giorni. Durante la fermentazione effettuiamo travasi e rimontaggi.

Ottimo, voto 89/100;

Château Faiteau. Gaston

– Gaston 2018. Si tratta di una cuvée composta al 70% da Syrah, completata da uve Grenache Noir e Carignan.

La fermentazione e l’invecchiamento avvengono in vasche di acciaio inox e cemento, poiché il vino di questa annata ha privilegiato un fruttato intenso ed elegante. Affinato in bottiglia per almeno 24 mesi per consolidare e armonizzare ulteriormente il frutto e la struttura del vino.

Ottimo, voto 89/100.

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 10 febbraio 2025

Château Faîteau
16, rue du Gourguet, La Livinière – Minervois

contact@chateaufaiteau.com

www.chateaufaiteau.com