La sua conoscenza in sette calici
Mai come nel Chianti la parola distintiva è terroir, quel mix dove clima, microclima, suolo, sottosuolo, vitigni e tecniche di cantina determinano le differenze. L’orografia, ovvero i rilievi collinari e l’idrografia, la presenza delle acque dei fiumi e piccoli laghi, insieme contribuiscono a definire la difformità e diversità tra vini e vini. Ecco perché l’ubicazione di un’azienda, dei suoi vigneti è importante rappresentando l’unicità.
In poche parole non esiste il Chianti Classico come unico vino ma diversi terroir che raccontano la loro storia.
A cavallo tra la val d’Elsa, la val di Pesa e la valle del fiume Arbia si trova il territorio comunale di Castellina in Chianti. Siamo nel Chianti Classico, quello contraddistinto dal marchio Gallo Nero.
Boschi, laghi di piccole dimensioni, macchie di vegetazione caratterizzano l’andamento collinare dell’intero territorio. E tra i boschi le vigne inserite nell’ambiente ideale che è una delle caratteristiche importanti per la valorizzazione del territorio chiantigiano conosciuto nel mondo per le sue eccellenze.
Ho avuto l’occasione di scoprire l’Azienda Casale dello Sparviero all’ultimo Vinitaly assaggiando l’intera gamma dei loro prodotti accompagnato nella degustazione da Marco Giacopelli, responsabile commerciale.
I numeri collocano questa realtà nel novero delle Aziende medie con 380 ettari di proprietà di cui 90 vitati. Marco Giacopelli, tra un assaggio e l’altro, con abilità mi ha portato a scoprire i “semplici segreti” per ottenere i risultati presenti nei calici.
Altitudine media di circa 250 mt s.l.m., i boschi che permettono di intervenire il meno possibile nelle vigne, l’accurata selezione dei vitigni autoctoni toscani come il Sangiovese e il Canaiolo, bassa resa per ettaro. Infine l’affinamento nelle cantine “a volte”.
Non per niente i risultati sono stati questi:
Sparviero Rosé 2015. Sangiovese 100%. Macerazione breve seguita da vinificazione in bianco. Colore marcato, naso prevalentemente fruttato con leggere note floreali. Al palato è risultato agile, piacevole con buona vena acida. Generoso. Voto 85/100
Rosso dello Sparviero 2014. Sangiovese 60%, Merlot e Cabernet Sauvignon 40%. L’internazionale. Percorso in acciaio e breve affinamento in bottiglia. Rubino ha ruotato nel calice con media consistenza. Il panorama olfattivo è risultato dominato dai frutti rossi, con ritorni erbacei. Al palato sapido con tannini astringenti e finale fedele al quadro aromatico. Da bere in giovane età. Voto 86/100
Chianti Superiore Docg 2014. Sangiovese 90%, Canaiolo 10%. Anche questo un vino “semplice” dove l’impatto olfattivo e il successivo assaggio ci ha consegnato un prodotto di facile beva in linea con la tradizionale vinificazione in inox. Voto 87/100
Chianti Classico Docg 2013. Sangiovese 95% e Canaiolo 5%. Percorso chiantigiano per questo vino che ha sfiorato l’eccellenza. Metodo tradizionale con diversi rimontaggi e affinamento in botti grandi per 12 mesi. Rubino pieno sfumato ai bordi con tonalità violacea. Ha ruotato nel calice con una discreta densità lasciando traccia di morbidezze. Al naso la verticale è stata convincente lasciando spazio ad un’orizzontale di floreali maturi legati alla viola mammola, fruttati di bosco anziché di ciliegia nera avvolti in un terziario elegante e non invasivo. Al palato i polialcoli hanno sorretto la vena fresco-sapida e i tannini sono risultati pronti ad iniziare il percorso della rotondità. Ottimo il finale prolungato e il retro-olfattivo in linea con il naso. Ha sfiorato nel giudizio l’eccellenza. Voto 89/100
Chianti Classico Riserva Docg 2012. Sangiovese 100%. L’eccellenza raggiunta vuoi per l’ottima vendemmia, vuoi per i controlli in cantina. Densità dei ceppi ridotta e resa per ettaro intorno ai 40HL. L’evoluzione dell’affinamento dopo la tradizionale vinificazione ha portato all’utilizzo di barriques francesi per 18 mesi. Naso appagante con terziari marcati. Al palato una incontenibile escalation gustativa. Eccellenza raggiunta. Voto 91/100
Chianti Classico Gran Selezione “Ada Andrighetti” Docg 2012. Sangiovese 90%, Pugnitello 10%. Utilizzo per 12 mesi di Tonneaux. Un gran bel vino che ha sfiorato nel giudizio finale, l’eccellenza. Rotondità e pienezza al gusto. Tannini nobili. Voto 89/100
Chianti Classico Docg Riserva Gran Selezione “Vigna Paronza” 2012, il Cru aziendale. Sangiovese 100%. Tutte le caratteristiche dei Cru. Dall’impianto, la vigna, la selezione dei migliori grappoli, affinamento in barriques per 18 mesi, ulteriore passaggio in botte (ancora 6 mesi) ed infine in bottiglia per ulteriori 6 mesi. Manto rubino limpido. Naso ben equilibrato tra secondari e terziari. Al palato bella la trama tannica, accompagnata in equilibrio da calda estrazione glicerica. Persistente. Eccellente. Voto 92/100
Emozionante esperienza di un percorso presentatomi in crescendo. La qualità dei vini del Casale dello Sparviero unici per il suo terroir. Il racconto minuzioso di Marco Giacopelli. Tutti elementi che hanno portato ad una promessa: una passeggiata tra le vigne, un percorso in cantina, un modo di vivere anche per poche ore una parte di Toscana, quella di Castellina.
Urano Cupisti