Cantina La Vis. La Cantina

Perché? Per il suo territorio ricco di dossi, avvallamenti e ripidi pendii. Un’area vitata dove si diramano i vigneti degli oltre 800 soci della Cantina Cooperativa La Vis e Val di Cembra vini di Montagna.

La Cantina porta nel nome e nel logo il suo legame con il territorio e la sua antica tradizione vinicola.

Il nome. Il medesimo della cittadina in cui ha sede (Lavis) che trae origine dal torrente Avisio. Scende dalle vette con l’impetuosità caratteristica della natura di questo splendido e ardito scenario naturale, ben rappresentata dal latino Vis, sinonimo di forza, in esso contenuto;

Il logo, un elemento decorativo da sempre presente in azienda e dal valore fortemente simbolico: un bassorilievo in legno celebrativo della fondazione della Cantina avvenuta nel 1948 e rappresentante gli scudi dei comuni di Lavis, Giovo e Meano primissimi protagonisti della nascita del sodalizio. Un marchio senza tempo e di grande forza che mette al centro la Cantina e i suoi valori fondanti: la cooperazione, la sua storia, il suo legame con il territorio.

LA COOPERATIVA

Date fondamentali ed essenziali della crescita della cooperativa: il 1850, il 1948, il 1969, il 2003 e ultimo il 2019 con i progetti futuri dopo il rischio chiusura.

– 1850, la famiglia Cembran edificò il primo nucleo della attuale struttura produttiva;

– 1948, per opera di 14 intraprendenti viticoltori si ingrandisce e si rafforza  anno dopo anno;

– 1969, la prima fusione con  l’acquisizione di altre realtà produttive, come  la cooperativa altoatesina di Salorno;

– 2003, la fusione con Valle di Cembra Cantina di Montagna;

– 2019, dopo un periodo di profonda crisi che avrebbe portato alla liquidazione della cooperativa, il ritorno in Cavit costituendo con essa un colosso ambizioso che porterà il nuovo gruppo, dove sono presenti anche Cesarini Sforza, Casa Girelli e la società commerciale GLV, a superare i 250 milioni di fatturato.

Difficilmente parlo di fatturati, ma in questo caso lo devo ai numerosissimi soci produttori, agricoltori credenti nel concetto di cooperazione per crescere. Con i loro duri sacrifici hanno portato territori “governati” nella vinoviticoltura dalla Cantina La Vis a livelli superiori di specificità produttiva, di territorialità e di qualità facendone una loro bandiera.

Altra data importante della cooperativa è quel 2017 quando si è dotata di un Codice Etico. In esso sono contenuti i valori che ispirano lo svolgimento dell’attività aziendale.

Cantina La Vis, vigne eroiche

TERRITORIO e VIGNETI

Su piccoli fazzoletti di terra sono coltivate diverse varietà di vite utilizzando diffusamente l’allevamento tradizionale a pergola, a cui si aggiungono i sistemi di allevamento a spalliera e guyot.

La disposizione altimetrica dei vigneti (dai 200 agli 800 metri) garantisce varietà e ricchezza organolettica, consentendo la coltivazione di vitigni bianchi fini e delicati in montagna e rossi intensi e corposi in collina.

Chardonnay, Sauvignon Blanc, Gewurztraminer, Pinot Grigio, Pinot Bianco e Müller Thurgau costituiscono l’80% della presenza varietale a bacca bianca mentre Schiava, Pinot Nero, Merlot, Teroldego, Cabernet Sauvignon e Lagrein compongono il bagaglio produttivo a bacca nera.

Oggi l’area produttiva di La Vis è costituita da vigneti ubicati in Trentino che si estendono dalle colline di Lavis, Sorni e Meano, dai caratteristici terrazzamenti della Valle di Cembra per arrivare sino ad Isera in Vallagarina, oltre ad alcuni appezzamenti in territorio altoatesino.

PROGETTO ZONAZIONE

Questo progetto – denominato “il vitigno giusto al posto giusto” – avviato a metà degli anni ottanta, costituisce il caposaldo della qualità dei vini La-Vis attraverso uno studio approfondito delle caratteristiche e morfologia del suolo che ha reso possibile individuare il vitigno più adatto per ogni terreno. L’adesione convinta di una base sociale (viticoltori) fortemente motivata, ha dato vita a vini importanti e generosi espressi in un territorio impervio e difficile.

LA CARTA DEI SUOLI

Tassello importante nella sua elaborazione è stata la Carta dei suoli, un documento nel quale è possibile visualizzare le caratteristiche pedologiche che contraddistinguono il territorio.

FILOSOFIA DI PRODUZIONE

La filosofia di produzione è garantita dall’adesione al Protocollo per il Sistema di Produzione Integrato della provincia di Trento, che prevede un sistema di produzione che utilizza tutti i metodi e mezzi produttivi e di difesa per ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi di salvaguardia ambientale ed economica.

Oggi si aggiunge anche la garanzia del marchio SQNPI che contribuisce alla salvaguardia della biodiversità e alla bellezza di una terra che da secoli custodisce paesaggi vitati.

Cantina La Vis. Gli assaggi

ASSAGGI

Quattro gli assaggi che sono stati possibili grazie all’invio dei campioni al gruppo degustatori del Corriere del Vino:

– Diaol Chardonnay Doc Trentino 2018. Uno dei cinque vini unici che esprimono diverse declinazioni del saper fare della Cantina capitalizzato in 70 anni di appassionata ricerca dell’eccellenza. Personalità racchiusa in bottiglia capace di trasmettere sensazioni ed emozioni.

Zona di produzione Colline di Pressano, comune di Lavis, Trentino Esposizione ed altimetria Sud-ovest; 270 m s.l.m. Composizione del terreno Franco-argilloso, drenato, fertile, a litologia prevalentemente siltitica Forma di allevamento Guyot e pergola trentina. Vinificazione: Le uve raccolte manualmente vengono vinificate separatamente esaltando le diverse caratteristiche del terreno.

Cantina La Vis. I due bianchi

Le selezioni di Chardonnay così ottenute svolgono un lungo affinamento in cantina e circa il 30% in tonneaux di rovere francese. Durante l’estate si realizza la cuvée che matura altri 3 mesi in serbatoio di acciaio inox.

Durante questo periodo il vino raggiunge il proprio equilibrio e un naturale illimpidimento, che lo porta all’imbottigliamento senza alcuna filtrazione. Il vino riposa in bottiglia per minimo 6 mesi.

Parto dalle conclusioni: una versione che molti dei migliori produttori di chardonnay farebbero a gara per avere in listino. Sorso ricco di energia, dinamico, con un sapore che non molla la presa. Chapeau!  Eccellente, voto 93/100

– Sauvignon Trentino Doc 2020. Il nostro Sauvignon Blanc è coltivato sulle alture all’imbocco della Valle di Cembra, in alcune aree particolarmente vocate nelle quali le escursioni termiche giornaliere permettono di preservare la componente aromatica delle uve.

Zona produzione Comune di Giovo, Esposizione ed altimetria Est, sud, ovest; 300-450 m s.l.m Composizione del terreno Franco argilloso, mediamente profondo e fertile Forma di allevamento Pergola semplice trentina spezzata. Vinificazione Raccolta manuale, pressatura soffice in atmosfera inerte, decantazione statica del mosto, fermentazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox, 10% affinato in botti di rovere, affinamento sulle lisi per circa 4/5 mesi prima dell’imbottigliamento.

Ortica, salvia, la tradizionale foglia di pomodoro che lo contraddistingue. Al palato fresco, sapido con chiusura lievemente erbacea. Una rinfrescante “scodata” salina. Ottimo, voto 89/100

– Lagrein Trentino Doc 2020. Il Lagrein, presente da più di 70 anni nelle nostre valli, si è ormai naturalizzato in Trentino, proveniente dal vicino Alto Adige. Zona di produzione Colline di Pressano e Sorni nel Comune di Lavis Esposizione ed altimetria Ovest; 250-400 m s.l.m. Composizione del terreno Franco, originatosi da materiali di frana a composizione siltitica. Forma di allevamento Tradizionale: pergola semplice. Vinificazione. Raccolta manuale fermentazione a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio inox, decantazione statica del vino, affinamento sulle lisi in vasche di cemento ed in piccola parte in botte di rovere, per 5/6 mesi circa, prima dell’imbottigliamento.

Cantina La Vis. I due rossi

Ricorda la cioccolata fondente questo giovanissimo lagrein, succo di mirtilli e sottobosco. Sorso potente, rotondo con forti richiami fruttati. Tannini fitti. Elastica piacevolezza che porta ad una beva di slancio. Ottimo, voto 88/100

– Codros Cabernet Sauvignon Trentino Doc 2015. Rientra nelle Selezioni di Cantina Lavis, frutto del progetto di “zonazione” che da più di 30 anni guida la filosofia di produzione della Cantina. Solo zone selezionate, vigneti altamente vocati ed eccellenza produttiva a dar vita a vini unici. 

Zona di produzione Comune di Lavis, fraz. Pressano Esposizione ed altimetria Ovest, sud-ovest; 380 m s.l.m. Composizione del terreno Franco-argilloso, drenato, fertile e profondo Forma di allevamento Tradizionale: pergola semplice trentina. Vinificazione: Raccolta manuale fermentazione a temperatura controllata in serbatoio d’acciaio inox, fermentazione malolattica ed affinamento in barriques di rovere francese per 18 mesi circa prima dell’imbottigliamento, affinamento in bottiglia minimo 10 mesi.

Questo 2015 ha volteggiato nel bevante con difficoltà lasciando cospicue tracce delle sue morbidezze. Confetture di prugne, cassis, liquirizia, china e muschio il caleidoscopio olfattivo con finale leggermente vanigliato quanto basta. Al palato una presa gustativa “dolce” con una freschezza (acidità e sapidità) che alleggerisce l’impatto. Tannini già nobili. Persistenza infinita. Versione vibrante, quasi magnetica. Eccellente, voto 94/100.

La Vis, un nome, un marchio, diversi territori di una regione,tanti piccoli artigiani viticoltori. Chapeau!

Urano Cupisti

(tutta la parte riportata in corsivo ha come fonte il sito www.la-vis.com)

Assaggi effettuati il 9 agosto 2021

Cantina La Vis
Via Carmine, 7
38015 Lavis (TN) Italy
Tel. +39 0461 440111

cantina@la-vis.com

www.la-vis.com