Terra di Seta. Maria e Daniele

Maria e Daniele, al secolo Maria Pellegrini e Daniele Della Seta, proprietari dell’azienda vinicola Terra di Seta con annesso lo splendido Agriturismo perfettamente integrato in quell’area collinare chiantigiana che guarda la piana di Siena, mi attendevano da tempo. Una promessa fatta qualche anno prima ad un Vinitaly. Poi la pandemia a “sconquassare tutto”.

Finalmente, in un momento di tregua pandemica, ho colto l’occasione per la visita. Anche perché, parlare di Cantina e Vini Kosher, conosciuti didatticamente e assaggiati una sola volta in terra israeliana, sul Lago di Tiberiade, “nell’altra vita” come amo descrivere molti, molti anni fa, ritengo necessaria avere la possibilità di osservare da vicino tutto il processo di produzione raccontato da persona (Daniele) inserita in quel mondo particolare, ai più sconosciuto. Esperienza di crescita enoica senza pari.

L’accoglienza in quel giorno luminoso di novembre è stata ineguagliabile. Cortesia, gentilezza, educazione ma soprattutto disponibilità unica.

Arrivo a Terra di Seta

Parlare con Maria e Daniele, mentre passeggiavamo (anzi calpestavamo le vigne) in quell’incantevole anfiteatro naturale posto a circa 480 metri sul livello del mare, posizionato a sud, dominante la campagna circostante, con un panorama a trecentosessanta gradi, non ha eguali (forse sono di parte). E laggiù, all’orizzonte, la Torre del Mangia, Siena.

Un luogo ideale per chi vuole godersi la quiete di un autentico paesaggio rurale fatto di boschi, vigneti e oliveti: il fascino unico del Chianti.

Maria mi ha ricordato che la sua famiglia produceva vino da tre generazioni “secondo la migliore tradizione toscana”. Poi l’incontro con Daniele e la decisione di trasferirsi stabilmente nel podere Le Macie e iniziare la loro avventura. Correva l’anno 2001.

Oggi la proprietà conta 50 ettari di cui 15 vitati, 1075 olivi e parte di bosco.  Nel 2008 la svolta; l’introduzione di nuove tecnologie di vinificazione con l’aggiunta della certificazione ‘Kosher’.

La certificazione kosher

Era giunto il momento di affrontare con Daniele l’argomento “kosher”.

“Fondata nel 1935, la certificazione Kosher OK è uno dei simboli più rispettati al mondo per l’approvazione kosher, cioè l’idoneità di un cibo ad essere consumato da un ebreo, in accordo alle regole alimentari e igienico sanitarie della religione ebraica stabilite nella Torah. Le leggi di cibo kosher hanno origine nella Bibbia e sono state osservate dagli ebrei per oltre 3.300 anni. Una norma speciale disciplina la produzione di vino. Anche se tutti gli ingredienti nel vino sono di origine kosher, il vino è kosher solo se la produzione è stata fatta esclusivamente da ebrei osservanti.”

Aggiungo: qui siamo in presenza di una cantina kosher. Ben diverso da produrre vino kosher come, ad esempio, a Pitigliano. Non è così?

“Certo. Farò uno strappo alla regola e, se pur da lontano, senza contaminare l’ambiente, ti farò vedere come si opera in una cantina kosher”.

Terra di Seta. Cantina kosher

2 troncoconici, inox particolari, ganimede senza serbatoio, tonneaux certificati kosher, ecc… Un nuovo tassello nella mia crescita di conoscenza nel mondo del vino. Grazie Daniele.

Tu sei uno tra i soci fondatori dell’Associazione Classico Berardenga, associazione di viticoltori produttori di vino Chianti Classico nel territorio del Comune di Castelnuovo Berardenga. La “farfalla del Gran Ducato”, così chiamata da Leopoldo Granduca di Toscana. Vero?

“L’Associazione è nata dal desiderio di far conoscere, all’interno dell’area Chianti Classico, un territorio ricco di biodiversità, con una vegetazione che in parte risente ancora dell’influenza del mare ma con microzone geologiche e climatiche molto varie tra loro, con un terreno prevalentemente roccioso con porzioni di Galestro e Alberese; un Terroir perfetto per vini rossi eleganti e profumati”.

Aggiungiamo un altro tassello alla vostra filosofia di produzione: la scelta di una agricoltura biologica.

È sempre Daniele ad illuminarmi.

“L’agricoltura biologica è un metodo di produzione definito e disciplinato da precise norme che noi abbiamo sposato con convinzione. Non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere), né Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Alla difesa delle colture provvedo innanzitutto in via preventiva, selezionando specie resistenti alle malattie e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate. L’agricoltura biologica è anche un modello di sviluppo sostenibile che valorizza la qualità delle risorse delle comunità locali, aiutandole a far fronte alla concorrenza globale”.

1.075 piante di olivo. Devono impegnarti in misura notevole. È così?

“Con la stessa combinazione di cura, tradizione e tecnologia, produciamo un eccellente olio extravergine di oliva che definisco orgogliosamente: olio chiantigiano. E per non farci mancare niente aiuto Maria nella produzione  di un miele particolarmente aromatico e delicato”.

Terra di Seta. Ian, americano molto religioso

Traduco il tutto: ambiente, paesaggio, vino, olio, miele, la vicinanza di una città come Siena. Luogo ideale per trascorrere una vacanza veramente “fuori dal mondo”.

È Maria a rispondermi.  

“Non esiste agriturismo senza agricoltura. Il nostro non è un Hotel camuffato ad agriturismo. Gli appartamenti per gli ospiti si trovano nella casa colonica del ‘700, dove abitiamo anche noi. Le Macie, il suo nome, si trova proprio al centro dell’azienda.

Gli ospiti hanno l’occasione di assistere ai lavori di campagna, interagire per quello che è possibile al ritmo delle stagioni: dalla potatura delle viti e degli olivi al mantenimento e la cura dei frutti e alle pratiche di apicoltura, dalla raccolta dell’uva e delle olive alla produzione del vino, dell’olio e del miele oltre soggiornare nella quiete agreste durante le quattro stagioni”.

Infine una “chicca”. Nell’azienda si trovano moltissime piante e fiori del territorio, tipiche della macchia mediterranea, dal pungitopo al corbezzolo, da molte piante aromatiche a bellissime orchidee spontanee.

Terra di Seta. Insieme a Daniele

Gli assaggi

Era giunto il momento degli assaggi: cinque etichette.

Meshi 2020. In ebraico: Seta. Sangiovese ottenuto con il metodo del salasso. Molto colorato, interessante sia all’olfatto che al palato. Buono, voto 86/100;

Toscana IGT 2019. Sangiovese. Prodotto come vino da pasto, di facile beva. Percorso di affinamento in tonneaux per 2 mesi. Ottimo, voto 88/100;

Chianti Classico 2019. Sangiovese con una percentuale di Cabernet Sauvignon per quanto consentito dal disciplinare. OK ‘Kosher for Passover’ (USA). La fermentazione è stata preceduta dalla criomacerazione a 2° C. in tini di acciaio. Tutti i processi di vinificazione sono stati eseguiti sotto controllo della temperatura e della pressione prodotta in fermentazione dalla anidride carbonica presente. Questo vino non ha subito la pressatura delle vinacce durante la svinatura che avviene per sgrondatura. L’affinamento è avvenuto per 12 mesi in tonneaux di rovere francese di media tostatura, secondo passaggio.

Le mie considerazioni: vellutata rotondità introdotta da note di speziature. A mio avviso ancora un anno e la presa troverà maggiore slancio. Comunque è salito sul gradino dell’eccellenza. Voto 90/100;

Terra di Seta. Vini assaggiati

Chianti Classico Riserva 2016. Una prima selezione delle vigne. OK ‘Kosher for Passover’ (USA). Sangiovese 100%. 18 mesi di tonneaux.

Le mie considerazioni: ha sfoggiato una trama di rimandi incantevoli tanto da declinare sfumature ed energia, sensualità e vigore. Eccellente, voto 93/100;

Assai, Chianti Classico Gran Selezione 2015. Vigna del Pozzo. Sangiovese 100%. Macerazione post-fermentativa lunga, 24 mesi di affinamento in tonneaux.

Le mie considerazioni: tannini fini e setosi, esprime classe e complessità a tutto tondo. Eccellente, 94/100;

Assai, Gran Selezione  2013. Sangiovese 100%.

Le mie considerazioni: vino dalla più marcata struttura tannica garanzia di un lungo invecchiamento. Eccellente, voto 94/100.

Vini che raccontano bene il carattere del proprio artefice. Lavoro in vigna ispirato alla semplicità e al buon senso. In cantina, se pur obbligato alla fedeltà di appartenenza, Daniele riesce ad ottenere prodotti dalla beva incantevole. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita e assaggi effettuati 10 novembre 2021

AZIENDA AGRICOLA LE MACIE TERRE DI SETA
Località Macie, SP 9 n. 52
Vagliagli (SI)
39 0577 322428
39 347 7705144

info@lemacie.it

www.lemacie.it