Ogni promessa è un debito. Ho incontrato Federico Faraone all’ultima edizione, la 2023, della manifestazione romana Life of Wine promettendo che sarei andato a visitare la sua azienda perché i vini assaggiati in quell’occasione li ho ritenuti espressione delle terre abruzzesi, meglio dire teramane.

E il 2 settembre, puntuale come un cadetto, di fronte al cancello aziendale in quel di Giulianova. Federico ad aspettarmi con un braccio ingessato.

Cantina Faraone. Insieme a Federico

“E’ paradossale come pur svolgendo un lavoro dove le principali artefici del risultato che poi vendiamo, ovvero le viti, hanno radici ben piantate nella terra, quindi non si possono muovere. Eppure la storia della nostra famiglia è fatta di spostamenti”.

Emigrazione, ritorno alla terra, alla casa e l’opera del nonno Alfonso, vero precursore della dinastia vinicola familiare Faraone.

E gli spostamenti che continuarono. “Quello che fece mio padre Giovanni, che per buona parte della sua vita da ragazzo e giovane uomo, si divise tra Toscana e l’Emilia, dove conobbe mia madre, Paola.È per questo che sul mio documento d’identità trovi scritto nato a Bologna”

Cantina Faraone. Mappa dei vigneti

Il ritorno nel 1986. “Ma poi i differenti studi universitari, enologia io e comunicazione pubblicitaria da parte di mio fratello Alfonso, ci hanno visti per lunghi periodi rispettivamente in Friuli Venezia Giulia e in Belgio, dopo aver fatto un po’ di esperienze in giro per il mondo”.

Cantina Faraone oggi. “Sono tornato nel 2015 in azienda, con mia moglie Mariangela (friulana, anzi orgogliosamente carnica) e i miei figli”.

Cantina Faraone. La bottaia

La cantina dotata di tutto il necessario tranne il superfluo.

Da sempre autonomi per quanto concerne l’imbottigliamento e la spumantizzazione del metodo classico. Col tempo si è fatto spazio per la bottaia interrata dove affina per diversi anni i due Montepulciano d’Abruzzo”.

I vigneti

La vigna a Collepietro, sette ettari. L’Uva – Montepulciano – Passerina – Pecorino -Sangiovese – Falanghina.

Nuovi vigneti presi in gestione da circa sei anni dove viene allevato il Montepulciano d’Abruzzo. Vitigni a tendone con una età che varia da 40 a 60 anni di età.

“Ma è la sostenibilità la filosofia di produzione che muove il mondo vinicolo Faraone;  Il nostro impegno per produrre nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo”.

Gli assaggi?

– Faraone Spumante non dosato. Passerina 100%. 24 mesi sui lieviti, vendemmia 2021 anche se non dichiarata. Il mio giudizio: Buono, voto 86/100;

– Trebbiano d’Abruzzo, Le vigne di Faraone anno 2023, sei mesi di affinamento in inox. Il mio giudizio Ottimo, voto 88/100;

– Trebbiano d’Abruzzo Santa Maria dell’Arco 2021. 12 mesi sulle fecce fini in inox. Il mio giudizio: Eccellente, voto 90/100;

– Faraone Pecorino 2023. Vino di grande struttura. Il mio giudizio: Ottimo, voto 89/100;

– Cerasuolo d’Abruzzo Le vigne di Faraone 2023. Uva Montepulciano. Rosato ottenuto per salasso. Il mio giudizio: Ottimo, voto 88/100;

– Montepulciano d’Abruzzo Le vigne di Faraone anno 2019.Fermentazione in inox e affinamento 24 mesi in botti di rovere da 30 hl. Il mio giudizio: Eccellente, voto 91/100;

– Montepulciano d’Abruzzo Santa Maria dell’Arco anno 2017. Affinato 60 mesi in botti da 30 hl di rovere francese. Vino per lungo invecchiamento, oltre 20 anni. Il mio giudizio: Eccellente voto 93/100.

Cantina Faraone. L’intera produzione

“Siamo ermeneutici (interpretativi), interpretiamo ciò che di storico è in grado di offrire il nostro mondo vitivinicolo, comprendendone il senso e provando a indicare quale sia il corretto atteggiamento da tenere nei confronti dei fenomeni legati al rapporto tra tradizione e modernizzazione nella produzione del vino”. (Federico Faraone). Chapeau!!!

Urano Cupisti

Visita aziendale del 2 settembre 2024

Faraone
Strada statale 80 -Giulianova (TE)
Tel: 085 8071804

info@faraonevini.it

www.faraonevini.it