Cantina Biagiotti. Vini assaggiati

Mi sono ritrovato in cantina da Ferdinando, al secolo Ferdinando Biagiotti titolare della Cantina Biagiotti, dopo la conoscenza all’evento annuale Anteprima Vini della Costa Toscana che si svolge a Lucca. Un assaggio, due assaggi ed annotato immediatamente l’indirizzo per una visita aziendale necessaria per capire meglio quei vini.

Ed eccomi nell’immediata periferia della città di Lucca, lungo il torrente Freddana, in via della Billona.

È una zona particolare, peculiare, perché divide la parte occidentale delle Colline Lucchesi da quella centrale, compresa tra il Torrente Freddana e il fiume Serchio dove troviamo vigne storiche legate ai luoghi e alla vitivinicoltura lucchese come l’Arsina, la Cappella, la Maulina.

Cantina Biagiotti. Vitigni presenti nel tempo

“Humilitas in coscientia”

“Dovevano saperlo bene i miei antenati se, come motto del casato Biagiotti, scelsero tre eloquenti e schiette parole, ‘Humilitas in coscientia ovvero L’Umiltà nella coscienza’ ”.  Ferdinando è diretto, non si può che partire dalle origini.

“La terra è la nostra casa a cielo aperto, il punto di partenza e arrivo”.  Non una frase d’effetto ma una dichiarazione d’amore e di passione.

“Cerco una composizione di modernità e tradizione”. E non potrebbe essere altrimenti dal momento che la sua tradizione familiare è di quelle che pesano. “Humilitas in coscientia”.

Cantina Biagiotti. Vitigni strani

“Un suolo da conoscere camminandoci sopra, attraversandolo, percependone fino in fondo l’odore. Stagione dopo stagione, la terra si scopre e ricopre di vita, donandoci la sua presenza nella misura in cui sapremo averne cura. La terra è nutrimento per gli occhi e per le nostre bocche affamate di bontà e scoperte, è vita che si rinnova e ci chiede sforzo, ma anche dedizione, cura, delicatezza, amore”.

Ferdinando, parlami dei tuoi vigneti

La vigna, di non più di 4000 mq., dove nasce Steccofino risale agli anni ’60 e conserva caratteristiche ormai rare, grazie all’unicità dei suoi vecchi vitigni, che hanno proprietà organolettiche e qualitative totalmente diverse dai nuovi impianti. Non stupisce, dunque, trovare a fianco dei tradizionali toscani (Sangiovese, Canaiolo e Trebbiano Bianco) il francese Merlot, secondo un’antica consuetudine prevista anche dal Disciplinare Lucchese, che prevede la contemporanea presenza di vitigni autoctoni e vitigni europei, portati a Lucca, forse, dai pellegrini che percorrevano la via Francigena”

LA VIGNA NUOVA sita in località San Martino in Vignale, a 150 mt. sul livello del mare, l’ultima arrivata ha una superficie di ca. 5000 mq ed è  produttiva dalla vendemmia 2020. Sono stati impiantati Sangiovese, Merlot, Syrah e Vermentino.

Cantina Biagiotti. Insieme a Ferdinando e Francesco

VIGNA DELL’ARSINA è una località collinare a circa 200 metri di altitudine in una splendida posizione, panorama mozzafiato. Per arrivarci si attraversano strade disegnate tra i campi, lungo le quali troviamo antiche dimore, ma soprattutto vigneti e oliveti.

Vicino ad una crocevia, dominato da un vecchio Crocifisso, la strada dà uno strappo e si fa sterrata, sempre più piccola, senza perdere, anzi, alimentando la sua dimensione fiabesca e naturalmente magica. Vitigni presenti: Sangiovese, Merlot, Colorino, Malvasia bianca e Vermentino.

 VIGNA DELLA CAPPELLA. Acquisita in gestione, circa 15000 mq., In località la Cappella. E’ il vigneto di maggior estensione e sono presenti: Sangiovese, Merlot, Ciliegiolo.

E la storia della cantina me la vuoi raccontare? Perché dietro alla ristrutturazione c’è una “storia” vero?

“La Cantina, il luogo che racchiude la tradizione, i valori, i sogni. Un luogo dove poter svolgere al meglio le attività connesse alla produzione, unendo alla moderna tecnologia un’eccellenza che è fatta di vino, di terra e uomini, di un’attitudine allo stare bene che, se condiviso, diviene uno dei piaceri più civili della vita, appunto”.

Cantina di un ex monastero del 1750, con vecchi travi e pareti in pietra, suddivisa in tre stanze:

  • nella prima stanza troviamo le vasche in acciaio;
  • nella seconda i “legni” per l’affinamento;
  • nella terza stanza è stato ricavato il luogo dove le fatiche si trasformano in gioia condivisa: la stanza degli assaggi. Evitiamo di chiamarla sala di degustazione.
Cantina Biagiotti. Vasche inox

Gli assaggi

E nella stanza degli assaggi, insieme al figlio Francesco, promettente sommelier, ha avuto inizio il tasting wine preceduto da diversi assaggi di botte dove il Nonna Mira ’21 mi ha colpito in modo particolare.

  • Donna Paola ’19. Trebbiano, Vermentino, Malvasia e Moscato. Lasciato macerare sulle bucce. Fermentato in vasche inox senza controllo della temperatura con fermentazione spontanea dovuta ai lieviti indigeni provenienti dalla vigna. L’ho definito un po’ misterioso. Ottimo, voto 87/100;
  • Donna Paola ’18. Stesso procedimento di cui sopra. La mia valutazione: Vino pronto per una beva complessa. Ottimo, voto 88/100;
  • Cantina Biagiotti. Sala affinamento

    Steccofino ’18. Il vino della tradizione familiare. Sangiovese lucchese 70%, Merlot 20%, Canaiolo 5% e Ciliegiolo 5%. Le uve provengono dalla vigna in San Martino in Vignale. Questa annata è stata l’ultima che ha fatto affinamento in barriques per circa 20 mesi. Ottimo, voto 88/100; 

  • Alessandro ’19. Sangiovese lucchese, Merlot, Ciliegiolo, Colorino, Malvasia nera e Moscato d’Amburgo. Fermentazione in inox e malolattica sempre in inox. Affinamento in tonneaux da 500 lt. per almeno 14 mesi. Successivo finissaggio in acciaio. Il vino viene imbottigliato senza filtrazione. Questa la mia valutazione: vino stimolante ed intrigante per quell’assemblaggio tipico “lucchese” così complesso. 2019 ancora in evoluzione. Ottimo, voto 88/100; 
  • Alessandro ’18. Stesso percorso del precedente con un anno di affinamento in bottiglia in più. L’ho trovato con una intensità aromatica “affascinante”. Non ancora da posizionare sul podio dell’Eccellenza ma è molto vicino. Ottimo, voto 89/100.

Sono certo che la vendemmia 2019, tra un anno in commercio, dopo la necessaria permanenza in bottiglia, recupererà sul punteggio con merito.

Per chi crede che un territorio si conosca assaporandone i frutti, calpestandone il suolo, incontrando quel che resta del suo passato e che alimenta la sua storia contemporanea, visitando Cantina Biagiotti coglierà il fascino delle cose vive. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 17 maggio 2022

Cantina Biagiotti
Via della Billona
Lucca
335 334528 (Ferdinando)

info@cantinabiagiotti.it

www.cantinabiagiotti.it