Gennaro Mori e gli assaggi

Bruscola, realtà situata nel cuore del Chianti Classico fiorentino ad un passo da Firenze. Ci troviamo a San Casciano Val di Pesa.

I nonni, Dante e Torellina Mori, da sempre “mezzadri”, negli anni ’60 decisero di abbandonare quanto fin lì operato e acquisire una propria terra iniziando così  quell’avventura fino a quel momento costituita solo da sogni.

Ancora oggi il figlio Gennaro e i nipoti continuano nell’opera di trasmettere i sapori ed i saperi della tradizione contadina chiantigiana.

E la tradizione l’assapori nel calpestare le vigne dove i ricordi dell’antico sapere si manifestano nella quotidianità.

L’armonia tra gli ulivi e i vitigni che scaturisce da una visione che sembrerebbe coreografica ma è frutto di sapienza contadina tramandata nel tempo.

Gennaro, con alle spalle tanta gavetta consolidata nel gruppo Antinori, mi ha accompagnato in un percorso nelle vigne facendomi notare i cicli storici ancora presenti e toccare con mano la memoria: il Chianti di una volta.

Bruscola, arte contadina

Un tuffo nel nostro passato”

Un vero e proprio viaggio nel tempo reso ancor più vero e reale da quella mostra permanente di attrezzi agricoli, ben curata che, nel visitarla, mi ha permesso di ripercorrere usi e costumi del mondo che fu.

Legata alla filiera produttiva del grano, del vino, dell’olio. Il tutto in un ambiente genuino e casalingo “capace di trasmettere il calore della cultura contadina”.

“Il percorso scandisce le quattro stagioni attraverso gli apparecchi utilizzati nei campi, in cantina e al frantoio. Sono presenti tra tutti, anche il “il versoio”, “il giogo”, “la trebbia” a cui si ispirano i nomi di alcuni vini, oltre che “la bruscola” da cui trae il nome l’azienda stessa”. Così Gennaro che mi ha accompagnato a ritroso nel tempo.

La Bruscola

I vigneti dell’azienda Bruscola coprono 3,5 ettari delle terre intorno a quella che era la casa colonica di famiglia, coltivati per la maggior parte a Sangiovese, Cabernet e Colorino.

Gli ulivi sono concentrati in altri 3 ettari. Le bottiglie prodotte su base annua sono circa 12.000 suddivise in sette etichette compresa quel Dante, Vin Santo Doc, prodotto secondo lo storico metodo tradizionale.

L’assaggio

Gennaro mi ha accompagnato nella visita delle vecchie cantine, della barriccaia e l’orciaia facendomi poi assaggiare (meglio dire alla toscana: assaporare) il gusto dei vini e dell’olio.

– Trebbia 2020, Trebbiano Toscano 90% e Malvasia Bianca 10%. Notizie Aziendali:  Il nome del vino rimanda alla base del suo uvaggio, il trebbiano, e richiama uno degli attrezzi in mostra al museo, la”Trebbia”. Simbolo della storia familiare, che proviene da un passato di lavoro nel grano, è visibile in diversi formati per il grano ed il granoturco. L’Assaggio:  Il Trebbiano toscano un po’ addomesticato dalla Malvasia. Timbri floreali al naso. Di beva disinvolta con finale ammandorlato. Buono, 86/100

– I’Versoio 2017. Sangiovese con aggiunta di Canaiolo e Colorino nella misura non superiore al 20%. Notizie Aziendali. Chianti Classico (non filtrato). Il nome del vino rimanda alle caratteristiche dell’attrezzo esposto nella mostra permanente che serviva con l’aratro a lavorare la terra per renderla coltivabile: come il suo movimento era deciso, ma morbido nel tagliare le zolle, così il gusto del nostro chianti classico è definito ed avvolgente per accompagnare le delizie del palato.

Nasce dalla selezione delle migliori uve di Sangiovese, Canaiolo e Colorino. La vinificazione è rimasta al metodo classico ed il vino non subisce nessuna filtrazione o trattamento chimico. E’ un vino dai profumi intensi, con sentori di frutta matura e confettura di more. Dal gusto secco e fresco, con una raffinata parte tannica, sapido e persistente è ottimo da abbinare con primi piatti di terra e secondi di carne non molto grassi. L’assaggio. Al naso mostra tutta la sua freschezza e tipicità. In bocca non lascia spazio a banalità. Piacevole al sorso. Ottimo, voto 87/100

Bruscola, la cantina di una volta

– i’Giogo 2016 Chianti Classico Riserva. Sangiovese 100%. Notizie Aziendali:  Il nome trova analogia con l’attrezzo, esposto nella mostra permanente, che potenziava la forza dei due buoi nel lavoro nei campi.  La selezione delle uve migliori e l’invecchiamento del vino esaltano le caratteristiche organolettiche del prodotto. La vinificazione è rimasta al metodo classico. Le uve di Sangiovese sono vendemmiate a mano e la fermentazione malolattica si svolge in grandi botti di quercia, nelle  quali il vino matura per almeno 24 mesi.

I’ Giogo ha un colore rosso intenso con riflessi granato; al naso sentori fruttati di prugna e lievi note di tabacco. Il gusto è secco e fresco, con una parte tannica morbida e un retrogusto persistente. Ottimo l’abbinamento con selvaggina, brasati o formaggi stagionati che ne evidenzieranno il gusto intenso e seducente. L’assaggio: Olfatto fine ed elegante. Fiori macerati e frutto ben distinto nei piccoli del bosco. Terziari speziati e vaniglie non invadenti. Fresco, sapido, emoziona per la sua lunga persistenza. Eccellente, 90/100

Bruscola, l’olio di una volta

Stibbio 2013. Cabernet Sauvignon 70%, Sangiovese 30%. Notizie Aziendali:  Stibbio riprende il nome dalle terre intorno alla colonica, che mostrano un profilo deciso e rotondo, come a richiamare il gusto di questo vino. Con un uvaggio a base di Sangiovese, ed un’elevata concentrazione di Cabernet Sauvignon, ha una maturazione che prevede un soggiorno in barrique per un periodo di 12-18 mesi. L’affinamento prosegue in botte per 12 mesi, senza essere sottoposto a nessuna filtrazione e prosegue in bottiglia per altri 8 mesi in spazi non esposti alla luce.

Rosso intenso, limpido, con sentori di frutta a bacca rossa che si fondono elegantemente all’aroma lievemente tostato del rovere. Un vino di corpo, consistente, con una lunga persistenza gustativa. Ottimo con carni grasse, maiale, agnello, arrosti, anche con stufati di manzo o formaggi stagionati. L’assaggio:  Spiccano al naso sensazioni boschive e vegetali con richiami al ribes, felce, ginepro. Al palato denota morbidezza  e avvolgenza. Un bellissimo abbraccio tra il Cabernet e il Sangiovese. Eccellente, voto 91/100

Bruscola, il vinsantino di nonno Dante

– Dante 2013, Vin Santo. Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca.  Notizie Aziendali:  Il Vin Santo porta il nome del “nonno Dante” fondatore dell’azienda, che offriva a tutti il suo amato “Vinsantino”. Con un uvaggio di trebbiano e malvasia viene vinificato e maturato ancora secondo il vecchio metodo tradizionale: i grappoli più sani vengono raccolti a mano e fatti appassire sulle stuoie per 4 mesi. Dopo la pigiatura inizia la fermentazione naturale nelle “bigonge” per poi passare nei caratelli di rovere e continuare la fermentazione con il  “lievito madre”.

Sosta in queste piccole botticelle tutte chiantigiane, nella “vinsantaia” per circa quattro anni. Raggiunge una gradazione alcolica di circa 16 gradi. Di colore ambrato con una bella vivacità. Un profumo di frutta essiccata, mandorle e fichi secchi, legati a sentori di miele. In bocca si caratterizza per l’attacco grasso e vellutato, secco per dessert, da servire con biscotteria, ma anche con formaggi forti. L’assaggio:  Evoca fichi secchi, panpepato e caramella mou. Sorso dolce bilanciato dalla maestosità acida e sapida. Persistenza aromatica giocata su toni nocciolati. Senza Voto, un qualsiasi punteggio lo sminuirebbe. Chapeau!

Bruscola, una di quelle aziende dove ho “assaporato” il Chianti di una volta, tramandato  di generazione in generazione fino a Gennaro Mori, ospitale nei modi, disponibile, con quella simpatia contagiosa. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 24 agosto 2021

Bruscola
Via Pisignano 16
San Casciano V.P.
Tel:  055  828450

info@bruscola.it

www.bruscola.it