A ricevermi in azienda Martina Fiorino, conosciuta recentemente a Città di Castello durante l’edizione 2021 di Only Wine.

Carismatica, forte e determinata. Insieme a suo fratello Simone, forma una coppia tenace e decisa sul lavoro. Non toccatele i vini piemontesi anche se, i vini della Valle del Rodano Settentrionale, il Syrah, è l’altro amore.

“Crediamo che definire il nostro lavoro “un approccio etico” alla vigna, possa dare un’idea di come rispettiamo la natura. I nostri valori guidano il nostro comportamento in vigna: questa è per noi la natura etica. Ed il nostro primo obiettivo è quello di portare sul mercato vini buoni, equilibrati e rispettosi della tradizione.

L’approccio etico è un supporto molto valido per ottenere questo risultato e per salvaguardare il vigneto e rispettare il consumatore”. Così l’inizio di una lunga conversazione iniziata nella visita della cantina Bruna Grimaldi a Grinzane Cavour e proseguita di fronte agli assaggi dei vini prodotti.

Vigneti di Bruna Grimaldi

Il “Cerchio perfetto”

“È dalla terra che arriva il vino, risultato finale di un processo che noi rispettiamo e che cerchiamo di rendere il più possibile naturale, nel pieno rispetto di quella terra alla quale ritorniamo ogni giorno”. Musica per le mie orecchie!

“Il concetto del Cerchio Perfetto: il vigneto, l’uva, la cantina, il VINO. Prediligiamo l’inerbimento, i concimi organici e la lotta naturale ai parassiti con funghi antagonisti e metodi di confusione sessuale per gli insetti. Otteniamo una bassa resa per esaltare la qualità dei grappoli. La vinificazione successiva  è poco invasiva, i livelli di solfiti nei vini molto bassi. Infine il VINO,  frutto del nostro lavoro che viene ottenuto dopo lunghe macerazioni in cantina”.

Camminiamo tra vasche inox, cemento ed infine nella bottaia. Martina racconta il percorso dell’uva che si trasforma in vino.

“La vinificazione, nell’azienda Bruna Grimaldi, è tradizionale: il tempo è il fattore determinante che permette di estrarre i preziosi composti contenuti nelle bucce in maniera lenta, senza forzature. Sono queste sostanze polifenoliche ed aromatiche che permettono al mosto di diventare un vino di pregio.

Bruna Grimaldi. Il cemento

Primo passaggio in acciaio inox e poi successivamente in cemento, controllando le temperature durante le diverse fasi facendo assaggi quotidiani. Le uve Nebbiolo destinate a produrre i diversi Barolo, sono sottoposte a lunghe macerazioni con le bucce, spesso “a cappello sommerso”, tecnica antica ma molto importante per definire la complessità e la struttura di un vino destinato ad un lungo affinamento”.

Entriamo in sala degustazione

Martina, parlami della famiglia.

“Una storia di famiglia come tante altre dove alla base c’è sempre stato e continua ad esserci entusiasmo e ricerca di nuove conoscenze. Tutto ebbe inizio nel lontano 1957 con Giacomo e Giovanni Grimaldi. Prima la vendita dell’uva, poi la produzione di vino per la vendita sfusa. È stato Giovanni  a “studiare” i vigneti e trarre da essi  il meglio della vitivinicoltura di allora. Suo merito è stato il produrre le annate migliori creando “uno storico”. Aveva capito l’importanza della valorizzazione delle vigne e delle uve da esse prodotte.

Sarà il 1990 l’anno della svolta. Mia madre Bruna e mio padre Franco, ambedue enologi, danno inizio ad una nuova fase. Costruzione della nuova cantina qui a Grinzane Cavour, acquisizione di nuovi vigneti nelle zone maggiormente vocate per dar vita a quelli che i francesi chiamano Cru e da noi ribattezzati con l’acronimo M.G.A ed infine l’approccio verso nuovi mercati. In più mia madre Bruna acquisisce come diritto l’essere una Donna del Vino. (non è da poco).

Ed ultimi, io e mio fratello Simone, a continuare la favola della famiglia Grimaldi”.

Bruna Grimaldi. Altri vigneti di Nebbiolo

Due parole su M.G.A, acronimo di “Menzione Geografica Aggiuntiva”, definizione decisamente e  veramente brutta che, tradotta dal burocratese significa “vigneto ben delimitato e identificato con un nome proprio”. Anche se rappresenta un momento storico per il Barolo e Barbaresco forse il termine francese CRU, ormai internazionale, risulterebbe più semplice, diretto e maggiormente identificativo. La mia vuol rappresentare una opinione di un addetto alla comunicazione (che poi è quello che conta).

Martina è un fiume in piena mentre prepara i calici per gli assaggi.

“La nostra azienda è composta da 15 ettari vitati, divisi tra alcune piccole particelle, e grandi appezzamenti. La frammentazione dei vigneti è un punto di forza, perché dona la possibilità di offrire qualità dai diversi terroir che compongono le Langhe, dove microclimi, terreni ed esposizioni conferiscono caratteristiche importanti ed uniche.

Bruna Grimaldi. Mappa del Barolo

Da sempre abbiamo coltivato solo vitigni autoctoni: Arneis, antico vitigno ed unico a bacca bianca della nostra azienda; Dolcetto, Barbera e Nebbiolo per quanto riguarda i vitigni a bacca nera.

I vigneti del Barolo sono lo scrigno di famiglia: Badarina, Bricco Ambrogio, Raviole, Borzone, Roere di Santa Maria e San Lorenzo di Verduno”.

Gli assaggi

Nove assaggi a rappresentare l’intera produzione. Riporto la descrizione dei Barolo separatamente dagli altri:

– Barolo Camilla (MGA) 2017. Il Barolo Classico con uve provenienti dalle MGA dei Comuni di Grinzane Cavour, La Morra, Roere Santa Maria, Verduno, Roddi, Serralunga d’Alba. Affinamento in legno per 24 mesi. Un vino che traduce l’ambizione dei Grimaldi nel declinare sfumature di energia e vigore. Eccellente, voto 93/100

– Barolo Bricco Ambrogio (MGA) 2017. Nebbiolo del Comune di Roddi. Affinamento in legno per 30 mesi. Equilibrio tra potenza ed eleganza. Sfoggia una trama di rimandi incantevole. Eccellente 94/100

– Barolo Badarina (MGA) 2017. Nebbiolo del Comune di Serralunga d’Alba. Affinamento in legno per 30 mesi. Versione dalla trama elegante e sfumata, centrata sulla purezza del frutto e sulla persistenza gustativa. Eccellente 92/100

– Barolo Bricco Ambrogio (MGA) 2014. Vendemmia problematica per un Barolo godibile senza aspettare. Ottimo, voto 89/100

– Barolo Badarina (MGA) 2015. Che dire? Un grande. Armonia sensoriale. Si sprecano le parole nel descriverlo  Eccellente, voto 95/100

Bruna Grimaldi. La bottaia

Inoltre:

– Langhe Arneis 2020. Ottimo 88/100

– Dolcetto d’Alba San Martino 2019. Ottimo voto 88/100

– Barbera d’Alba Scassa 2018. Ottimo, voto 89/100

– Nebbiolo d’Alba Bonurei 2019. Ottimo, voto 88/100

Brava Martina, hai saputo trasmettere la “linfa” che corre nell’azienda Bruna Grimaldi. Mi hai guidato sensorialmente tra i vigneti dei tuoi Baroli facendomi apprezzare lo stile tradizionale di questa parte della Langa. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 28 giugno 2021

Bruna Grimaldi
Via Parea 7
Grinzane Cavour
Cell: 329 4923353

vini@grimaldibruna.it

www.grimaldibruna.it