“Una tradizione e una storia millenaria che hanno saputo trovare nella produzione del vino spumante di Franciacorta la vocazione ideale del territorio”. Èiniziata così la mia visita alle Cantine Biondelli in quel di Bornato di Franciacorta.
L’incontro con Marta Uberti, vera anima dell’azienda, che mi ha condotto nella Storia.
“Di particolare rilievo è la testimonianza lasciataci dal medico bresciano Girolamo Conforti che già nel 1520 nel suo Libellus De Vino Mordaci (Trattato sul Vino Mordace, ossia mosso e spumante) descrive il vino prodotto in Franciacorta esaltandone sia il gusto che le proprietà lenitive”.
LA FAMIGLIA
“Le origini della Famiglia Biondelli si ritrovano nella città di Piacenza, dove fu esponente del patriziato cittadino nel periodo dell’antico Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla fino ad arrivare ai giorni nostri dove Francesco e Joska, gestiscono l’attività vitivinicola familiare con l’impegno e la passione che nel tempo ha sempre contraddistinto tutti i membri della famiglia Biondelli nelle attività e nelle iniziative da loro intraprese”.
Marta sciorina i momenti storici dal 1438 come fossero noccioline, intrecciati da vari matrimoni, eredità, commerci vari, fino ad arrivare alla realtà odierna: “Una moderna azienda dotata delle tecnologie enologiche più avanzate e in grado di garantire una produzione di alta qualità”.
LA VOCAZIONE DI UN TERRITORIO PER IL VINO
I prodotti Biondelli già li conoscevo: partecipai nel corso di Vinitaly 2016 alla presentazione dell’azienda e alla degustazione dei loro Franciacorta. Mi colpirono al punto da inserirla nelle mie future visite.
“L’azienda agricola, che comprende diversi terreni, ha il suo centro in una cascina cinquecentesca edificata di fronte allo storico castello medioevale di Bornato (oggi Villa Orlando) e all’inizio della splendida Valle del Longarone racchiusa tra gli abitati di Bornato, Cazzago San Martino e Calino”.
Un terroir perfetto per condurre un’agricoltura biologica. Un pluri-secolare impegno mosso da un forte sentimento di attaccamento al territorio e alla conservazione dell’ambiente aiutato dalle disposizioni delle vigne e dal micro-clima esistente. Il fine non poteva che essere la progressiva conversione della coltivazione delle proprie vigne ai criteri della cultura biologica.
Una strada, a mio avviso, che richiede un notevole impegno e grande attenzione per ottenere, alla fine, un livello qualitativo eccellente. Perché poi i vini devono essere “buoni”.
LA DEGUSTAZIONE
Marta mi ha fatto accomodare nella sala degustazione di fronte a il meglio della produzione.
BRUT 100% CHARDONNAY BIOLOGICO 2015
Note aziendali: ZONA DI PRODUZIONE: Vigneti “Nave”, “Paini”, “Stazione” 8 ettari in località Bornato di Cazzago San Martino. ESPOSIZIONE: sud, tra 200 e 300 metri sopra il livello del mare. TIPOLOGIA TERRENO: morenico sottile con buona presenza di scheletro. ALLEVAMENTO: guyot.
VINIFICAZIONE: pressatura soffice e conseguente fermentazione a temperatura controllata di 14º-15º celsius in vasca di acciaio. IMBOTTIGLIAMENTO: tiraggio nella primavera successiva alla vendemmia AFFINAMENTO: in bottiglia per la presa di spuma per un minimo di 24 mesi dopo il tiraggio.
Le mie considerazioni: Spumante caratterizzato da una carbonica fine. Olfatto con note di boulangerie e tonalità tropicali. Fresco e persistente. Ottimo, voto 88/100
SATÈN 100% CHARDONNAY 2014
Note aziendali: ZONA DI PRODUZIONE: Vigneti “Nave”, “Paini”, “Stazione” 8 ettari in località Bornato di Cazzago San Martino. ESPOSIZIONE: sud, tra 200 e 220 metri sopra il livello del mare. TIPOLOGIA TERRENO: morenico sottile con buona presenza di scheletro. ALLEVAMENTO: guyot.
VINIFICAZIONE: pressatura soffice e conseguente fermentazione a temperatura controllata di 14º-15º celsius in vasca di acciaio. IMBOTTIGLIAMENTO: tiraggio nella primavera successiva alla vendemmia. AFFINAMENTO: in bottiglia per la presa di spuma per un minimo di 24 mesi dopo il tiraggio.
Le mie considerazioni: Questo particolare campione ha fatto ben 40/42 mesi di affinamento sui lieviti con circa 1 gr/lt di residui. Fuori dal coro dei Satèn. L’olfatto legato al panbrioche arriva immediato a coprire i tropicali. La fine carbonica accarezza il palato rendendo l’assaggio brioso e allo stesso tempo importante. Eccellente, voto 90/100
Rosé Pinot Nero 100% 2013
Note aziendali: ZONA DI PRODUZIONE: Vigneti “Nave” 3,5 ettari in località Bornato di Cazzago San Martino. ESPOSIZIONE: sud, tra 200 e 300 metri sopra il livello del mare. TIPOLOGIA TERRENO: morenico sottile con buona presenza di scheletro.
VINIFICAZIONE: pressatura soffice e conseguente fermentazione a temperatura controllata di 14º-15º celsius in vasca di acciaio. IMBOTTIGLIAMENTO: tiraggio nella primavera successiva alla vendemmia. AFFINAMENTO: in bottiglia per la presa di spuma per un minimo di 40 mesi dopo il tiraggio.
Le mie considerazioni: Rosa luminoso dotato di un perlage molto fine. Lamponi, ciliegie a tratteggiare un quadro olfattivo netto. Freschezza e sapidità a dettare i tempi gustativi che non disdegnano di una adeguata struttura. Chapeau per un rosé. Eccellente, voto 90/100
Biondelli, un Franciacorta diverso. Straordinari spumanti che racchiudono in sé la bellezza e lo spirito di questa terra partecipando, insieme ad altre realtà, a diffondere il nome della Franciacorta nel mondo. Chapeau!
Urano Cupisti
Cantine Biondelli
Via Basso Castello, 2, 25046 Bornato BS
Telefono: 030 775 9896