Brunello 2010, Selezione 2010 e Riserva 2009. Difficile “il distinguo” tra azienda e azienda. L’eccellenza ha trionfato”

La conferma attesa da tempo, da quando assaggiai il Rosso 2010, finalmente è arrivata: il Brunello 2010 è “un Brunello a Cinque Stelle”. Granato acceso, naso complesso e molto raffinato, elegante. Ventaglio aromatico che va dai fiori appassiti alla frutta matura con accenni (nella quasi totalità di campioni assaggiati) al legno “nobile”, per finire nello speziato da affinamento. Al palato è perfetto. Pochi campioni si discostano e facilmente emarginabili. Rotondo per la sua avvolgenza, tannini fini, accarezzanti con un finale lunghissimo. Un Brunello splendido accompagnato dalle Selezioni altrettanto ricche e lussuose. Scontata la Riserva… 2009.

Una bella e sublime conferma che viene da ben 53 assaggi di “base” su 135 presentati e 15 selezioni su 29 presenti. Una campionatura che ha spaziato su tutti gli angoli del territorio Ilcinese scelta non solo  tra le grandi rinomate Aziende ma anche e soprattutto tra le piccole realtà, quelle dei “minuscoli” Cru di antica tradizione familiare e tra i più interessanti viticoltori della nuova generazione. Insomma una campionatura che rappresenta meritevolmente il Brunello.

Ogni altra parola risulterebbe superflua a celebrare l’eccellente vendemmia 2010. Nei punteggi i miei 53 campioni (tranne 6 che raggiungono i 3½ c e quindi da rivedere, o meglio, da riassaggiare con un anno in più di affinamento) si discostano tra loro di un mezzo punto (tra 4½ e 5 C).

Come consuetudine riporto i miei “eletti” divisi, per semplicità, nella importante zonazione ilcinese con evidenziate il numero di bottiglie prodotte (Brunello base) per dare al lettore la dimensione aziendale e i consigli opportuni:

Dintorni di Montalcino paese:

  • Lambardi, zona Canalicchio di Sotto.  (6.666) Il consiglio è di acquistarne qualcuna prima che finiscano.
  • Greppone Mazzi (Ruffino) località Greppone (50.000) destinate principalmente al mercato USA
  • Salvioni nord paese. (12.600) Appena in commercio si prevede il dileguarsi velocemente, Comprare.
  • San Polo località San Polo di Pordenovi (38.400)
  • Il Marroneto  loc. Madonna delle Grazie (24.148)  Anche questo è un numero esiguo considerando la continua ascesa di questa realtà. Comprare.

Zona Nord-Est

  • Santa Giulia Torrenieri Nord-Est. (6.665) Inutile dirlo. Comprare.

Zona Nord-Ovest

  • Silvio Nardi  Nord-Ovest. (150.000) Ce n’è per tutti

Sant’Angelo in Colle (Sud lato ovest)

  • Lisini (30.000), Sesti (10.300), Argiano (101.000), Campogiovanni (95.000), Capanne Ricci (40.000), Ferrero (5.490), Il Grappolo-Forties (35.000), Il Poggione (220.000), Talenti (30.000), Agostina Pieri (20.000), Col d’Orcia (250.000)

Castelnuovo dell’Abate (Sud lato est)

  • Mastrojanni (35.000),  Poggio di Sotto (12.000),  Tenuta Buon Tempo (21.000), Tenuta di Sesta (45.000), Uccelliera (26.000), Vasco Sassetti (16.300), Belpoggio (16.000), Poggio il Castellare (40.000), Fanti (45.000), Sesta di Sopra (4.520)

Delle produzioni di Castelnuovo dell’Abate e Sant’Angelo in Colle il consiglio rimane rivolto all’acquisto veloce delle bottiglie di quelle realtà che non vanno oltre il numero di 20.000. In particolare Sesta di Sopra e Ferrero.

L’occasione del Benvenuto Brunello è stata anche l’assaggio delle Selezioni 2010 e le Riserve 2009. Ne va da se che l’eccellenza ha dominato e difficile è stato “il distinguo”. Queste le mie preferite a “cinque stelle” Benvenuto Brunello: accoglienza “strepitosa”:

Selezioni 2010

  • Mastrojanni Vigna Loreto. (8.000)
  • Tenuta Buon Tempo vigna Alta (6.600)
  • Tenute Silvio Nardi vigna Manachiara (10.000)
  • Tenute Silvio Nardi vigna Poggio Doria (3.000)
  • Castello di Romitorio vigna Filo di Seta (6.400)
  • Fanti. Selezione Vallocchio (10.496)
  • Il Marroneto Selezione “Madonna delle Grazie” (5.986)

Riserva 2009

  • Lisini. Ugolaia (3.700)
  • Sesti Riserva Phenomena (1.800)
  • Tenuta La Fuga Le Due Sorelle (7.500)
  • Fanti. Le Macchiarelle (3.500)

A margine non poteva mancare l’assaggio del Rosso 2013. L’impressione olfattiva è stata, in generale su 20 campioni considerati, fortemente ematica. Buon equilibrio per una produzione che riveste e rivesterà per il futuro Brunello  un assaggio piacevole, composto e abbastanza armonioso. Se il Rosso mi da tanto (vino sicuramente valido per il suo destino di rapido consumo e facile beva), il futuro Brunello sarà “ottimo”ma non ricoprirà i fasti di questo “eccellentissimo” 2010.

Urano Cupisti