I vigneti del Portogallo coprono all’incirca il 10% della superficie totale e, di conseguenza, la produzione di vino è piuttosto bassa. I vari distretti vinicoli sono individuabili dai corsi dei Fiumi che, da sempre, li identificano.
Da Nord a Sud: il Douro nei distretti del Douro e Vinho Verde, il Dâo e il Mondego per Bairrada e Dâo, il Tejo (Tago) per Ribatejo, Bucelas, Coplares, Carcavelos, Setubal, il Guadiana per Evora, Alentejo e Algarve. Idroclimi importanti che caratterizzano i singoli terroir.
E diciamo la verità; quando si parla di Vino portoghese ci riferiamo quasi sempre ai due fortificati Porto e Madeira, dimenticandoci le produzioni di bianco e rosso esistenti da illo tempore.
È anche vero che i viticoltori portoghesi, ancorati ai metodi tradizionali di vinificazione, hanno mantenuto un mercato interno con bianchi molto beverini e rossi dove le fermentazioni con i raspi davano prodotti molto tannici, chiusi ed ossidati, praticamente privi di frutto.
C’è voluto l’ingresso nella CEE a portare i nuovi corsi di preparazione e valorizzazione dei vini da vitigni autoctoni.
Alvarinho, Loureiro, Trajadura, Pedernã, Azal, Vinhão, Espadeiro, Baga, Bical, Ramisco, Arinto, Moscatel de Sétubal e quelli già famosi per la produzione del Porto come il Touriga Nacional, Touriga Francesa, Tinta Roriz, Bastardo.
Motivo per parlarne è stata la presentazione dei vini di una giovane Distribuzione nata recentemente, la WinesCom di Pontedera, che ha inserito nel suo catalogo vini di una piccola azienda portoghese di rara fattura: Agro-Batoréu, da Aveiras de Cima nel distretto vinicolo del Ribatejo.
Azienda con più di un secolo e mezzo di tradizione, legata alla storia della famiglia Batoréu posizionata in quel territorio sopra il fiume Tejo (in spagnolo Tago).
La svolta alla fine degli anni ’80, con le conoscenze dovute agli studi della viticoltura moderna proveniente dalla Francia. L’inizio di produzioni di qualità affrontando la competizione in ambito europeo.
Lo chiamerei, in generale, il periodo dello sdoganamento del vino portoghese e per Agro-Batoréu l’esplorare un mercato sempre più in crescita con l’immissione di nuovi marchi.
L’assaggio
Presso la Trattoria fiorentina Da Burde, vero e proprio cenacolo per gli appassionati di vino, la WinesCom ha presentato due vini icone delle nuove produzioni di Agro-Bartoréu:
– Arinto 2021. Vino bianco da uve Arinto 100%. Vinificazione in bianco in inox. Decisamente fruttato, con aromi principalmente agrumati. E’ un vino da bersi decisamente giovane con una decisa acidità. Ottimo, voto 88/100;
– Red Blend 2021. Assemblaggio di Touriga Nacional e Touriga Francesa. Percorso solo in inox. Sviluppo olfattivo su frutti piccoli rossi, toni leggermente balsamici. Gusto semplice e diretto. Ottimo, voto 88/100.
Questo incontro è stato decisamente una scoperta che ha mostrato una realtà dove la produzione tradizionale sembrerebbe abbandonata e quella nuova indirizzata verso una ricerca di qualità superiore. Chapeau!
Urano Cupisti
Assaggi effettuati il 30 novembre 2022
Agro-Batoréu lda
R.Antonio Amaro dos Santos 65
Aveiras de Cima
Distribuito in Italia da:
WinesCom
Via Edison 31 – Pontedera Pisa
Tel 0587 483360