Tra le tante degustazioni del Festival piemontese non poteva mancare quella per i due vini rossi più conosciuti
Non potevano certo mancare loro, i vini rossi che hanno fatto la grandezza del Piemonte in tema di etichette di grande qualità e longevità. Parliamo di Barolo e Barbaresco, stesso uvaggio (Nebbiolo 100% per chi non lo sapesse) ma tecniche e soprattutto territori diversi, per risultati di grande livello pur con delle diversità. Se il Barolo è da sempre “il re dei vini e il vino dei re” un motivo c’è. In effetti si distingue sempre per eleganza e ricchezza, mentre il Barbaresco spesso ha note più robuste e corpose a contraddistinguerlo.
Alla Sala Degustazioni del Castello Falletti di Barolo ancora una volta è stato l’enologo Lorenzo Tablino a gestire la degustazione, essendo un esperto della zona e un grande conoscitore di tutti i vini prodotti in questa zona del Piemonte. Batteria da sette vini, probabilmente più omogenea di altre (Vedi degustazioni su Barbera e Arneis di cui abbiamo parlato sui sul Corriere del Vino), con punte di eccellenza in un panel comunque molto buono.
Evidente a tutti è risultata la ricerca della qualità in ogni vino, con la possibilità di verificare di persona con qualche produttore come il fare prodotti di questo tipo significa investire tempo e risorse, sperando in un risultato che non sempre è ottimale a causa delle condizioni meteo. Di certo chi lavora bene ha sempre buoni risultati, come testimoniano questi Barolo e Barbaresco di annate diverse, non tutte eccezionali.
Un mondo complesso e ampio quello del Nebbiolo in Piemonte, sicuramente non circoscrivibile a una sola degustazione con sette vini. Rimane perciò evidente la parzialità di questa degustazione, che tuttavia va considerata come un’ottima base di partenza per sperimentare e provare, conoscere e degustare, viaggiare e raccontare.
Barbaresco 2010 – Azienda: Battaglio
Non molto intenso al naso, forse perché ancora un po’ chiuso, fine ed equilibrato in bocca
Barbaresco “Teorema” 2010 – Azienda: Molino
Un Barbaresco molto riconoscibile come tale, qualità ai massimi livelli in vigna e cantina
Barbaresco “Roncaglie” 2010 – Azienda: Poderi Colla
I sentori sono di spezie, un naso molto elegante accompagna un gusto fine ma forse non del tutto pieno
Barbaresco 2010 – Azienda: Produttori del Barbaresco
Leggermente tannico, comunque un ottimo Barbaresco con sentori terziari e un gusto caldo
Barolo “Mariondino” 2010 – Azienda: Parusso
Gusto che vira leggermente verso l’internazionale, equilibrato e ricco al naso
Barolo “Bussia” 2009 – Azienda: Cantine Sant’Agata
Caldo ed equilibrato, i sentori di fiori appassiti sono solo una delle punte di eccellenza di questo Barolo di qualità
Barolo “Leon” Riserva 2008 – Azienda: Rivetto
Un’esplosione di sensazioni in bocca coma al naso, ottimo prodotto per una buona annata di Barolo, da non perdere
Fabio Ciarla