“Lo champagne è la cultura della distinzione”. Esclamazione attribuita a Roland de Calonne, allora Direttore Generale della Maison Ruinart.

Perché cultura della distinzione? Vinovagando e calpestando le vigne di questa Regione, in ventidue tour effettuati da quelle parti, ho capito che la distinzione “è senza dubbio uno dei punti forti di questo vino” (Samuel Cogliati) aggiungendo “una delle motivazioni costanti dei miei sempre differenti tour”.

Quest’anno ho voluto iniziare da una Valle ad ovest della città di Reims, la Vallée de l’Ardre, fiume affluente del Veisle (quello che attraversa la città di Reims).

Valle particolare che insieme a La Vallée del Veisle, formano la sotto-zona chiamata La Petite Montagne de Reims. Gesso, argille, limo argilloso, sabbie silicee e marne calcaree le caratteristiche del suolo e sottosuolo.

Mi attendevano, nel grazioso paesino fiorito di Brouillet, Paul-Vincent Ariston e signora, il braccio e la mente della piccola Maison Aspasie (dal nome di una antenata della Famiglia).

I numeri

12 ettari di vigneti collinari dislocati sia ad ovest che ad est rispetto al centro operativo (uffici e cantina), comprensivi della Vielles Vignes di oltre trent’anni.

Barrique Aspasie

I vitigni

Uno dei motivi della mia visita sono stati proprio i vitigni allevati che rendono Paul-Vincent un vero pioniere artigiano della Champagne.

Accanto agli arcinoti Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay, l’attenzione del produttore si è rivolta al recupero di vitigni del tutto abbandonati, quasi scomparsi come Arbanne, Petit Meslier, Pinot Bianco e Pinot Grigio.

  • Arbanne. Vitigno proveniente dall’Aube, abbandonato per la sua sensibilità alla peronospora e all’oidio. Recuperato per la sua spiccata acidità e profumi floreali;
  • Petit Meslier (il DNA ha confermato essere un incrocio di Savagnin e Gouias Blanc Quest’ultimo conosciuto fin dai tempi degli antichi romani). Abbandonato a favore dello Chardonnay ed oggi oggetto di attenzione per l’acidità che esprime;
  • Pinot Bianco, da sempre confuso con lo Chardonnay. Chiamato in due modi Pinot Blanc Chardonnay e Pinot Blanc Vrai. È quest’ultimo che la Maison Aspasie ha recuperato per il suo apporto fruttato;
  • Pinot Gris, chiamato localmente Fromenteau. Abbandonato per la sua buccia che macchiava la cuvée poi recuperato per i profumi che sprigiona e l’apporto delle speziature.

La cantina

Il regno di Paul-Vincent, orgoglioso delle sue nuove Presse e degli strumenti adatti per preparare i Vin Clair (inox e legno).  “Forgia” i suoi prodotti rivendicando in essi il lavoro “di una lunga stirpe di viticoltori arrivati alla quinta generazione”, veri concentrati di esperienze, gesti e passioni recepiti giorno dopo giorno.

Assaggi Champagne Aspasie

Gli assaggi

Come non iniziare da Cépages d’Antan, la cuvée di Arbanne, Petit Meslier e Pinot Blanc?

  • Aspasie. Cepages d’Antan

    CÉPAGES D’ANTAN, Arbanne 40%, Petit Meslier 40%, Pinot Blanc 20%.. Vendemmia 2013, sboccatura 2022, circa nove anni sui lieviti. Uno champagne simile non può mancare nella cantina di un appassionato! Paul-Vincent ha lasciato che l’annata si esprimesse. La verità del terroir dell’Ardre e le identità dei vitigni rari. Condiviso pienamente il progetto di recupero e il lasciar parlare il terroir. Naso fermentativo con quel tocco tostato che non disturba. Maturità raggiunta. Carbonica finissima e a seguire l’impronta generosa ed elegante. Il mio giudizio: Eccellente, voto 93/100;

  • BRUT RÉSERVE, Chardonnay 40%, Pinot Noir 30%, Pinot Meunier 30%. Aggiunta di vino di riserva (circa il 20%) a questo Brut al limite degli Extra-Brut (5 g/l) Circa 50 mesi sui lieviti. Un ottimo champagne d’ingresso, da aperitivo anche se abbinabile ad alcuni piatti non complessi. Fa parte di quei prodotti in crescita, gradevoli, con buone prove di acidità e finezza. Fresco e allo stesso tempo elegante. Ottimo, voto 89/100;
  • Aspasie. Prestige Vieilles Vignes

    BRUT PRESTIGE VIEILLES VIGNES. Chardonnay 50%, Pinot Noir 25%, Pinot Meunier 25%. Vendemmia di entrambi 2012, sboccatura recente, circa nove anni sui lieviti. Buona parte uve provenienti da vitigni di una certa età. Naso potente dato da uno chardonnay che in questa valle si esprime come un vitigno a bacca nera. Spezie ben integrate, caldo al palato, equilibrato dalle acidità, complesso. Eccellente, voto 90/100;

  • BRUT DE FÛT. Chardonnay 50%, Pinot Noir 25%, Pinot Meunier 25%. Vendemmia 2016, sboccatura recente, quasi cinque anni sui lieviti. Il Vielles Vignes passato in diversi legni. I vini base spiccatamente preparati alla borgognotta dove i legni risultano ben integrati e danno al prodotto finale la sicurezza di longevità. Che dire? Eccellente, voto 92/100;
  • Aspasie. Brut de Fut

    BRUT MILLÉSIME 2012. Chardonnay 34%, Pinot Noir 33%, Pinot Meunier 33%. Sboccatura recente nove anni sui lieviti. Il classico assemblaggio che ha fatto la fortuna dello champagne. Bottiglia che sembrava scontata ed invece mi ha colpito come brillante sorpresa.  Ha espresso la più naturale e nitida padronanza nel fare metodi champenois da parte di Paul-Vincent e alla fine si è meritata l’Eccellenza con voto 92/100.

Paul-Vincent Ariston: “Faccio il mestiere e prendo  scelte che mi piacciono”. Che dire? Chapeau!!!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 3 ottobre 2022

Maison Aspasie
Grande Rue 4/8
Brouillet (Reims)
Tel: +33 326974346

contact@champagneaspaise.com

www.champagneaspaise.com

Importato in Italia da:
Rêverie sas Nerviano (Mi)
Tel 0331 585121
www.reveriesas.com