Olivier Leflaive. Il mitico Clos

“Avrei voluto fare l’artista”. E in un certo senso la strada dell’arte l’ha intrapresa Olivier Leflaive, classe 1945: l’arte di produrre vini d’eccellenza.

Il secondo vigneron che mi ha dato buca con la solita motivazione “siamo tutti contagiati dal covid”, mi ha permesso di scoprire un altro pioniere dei vini borgognotti. Il secondo fluoriclasse di questo mio ottavo tour in Borgogna: Domaine Olivier Leflaive (mica male!).

Certo è la Borgogna dei négociant-éléveur, figure mitiche altamente professionali,  nate dopo il 1776 quando un editto reale (Luigi XVI) istituì la libera circolazione dei vini in tutta la Francia.

Acquistare vino dalle singole proprietà, affinarlo, farlo proprio e venderlo con il proprio nome.

Visitando Domaines come Olivier Leflaive capisci la loro essenza e professionalità.

Il mondo Leflaive

Grazie alla disponibilità di 120 ettari di vigneto (di cui 17 di proprietà), emerge la filosofia di Olivier: produrre grandi vini, semplicemente.

Per raggiungere questo risultato, nessun segreto. Tutto ha inizio in vigna con belle uve. Olivier, Franck Grux (l’enologo) e tutto il team hanno la possibilità di intrattenere rapporti  con i migliori viticoltori della Côte, “figure” che curano rigorosamente le loro vigne.

Poiché Olivier cerca soprattutto la convivialità di un bicchiere condiviso, apre la prima table d’hôte in Borgogna che gli permette di ricevere i suoi ospiti e far loro conoscere i grandi vini della Borgogna, sotto forma di degustazione accompagnata da piatti tipici locali

L’Hotel a Puligny

Specialista dei bianchi e forte del suo successo, Olivier Leflaive, oltre dedicarsi alla Côte, si è espanso anche e con grande successo, nell’AOC Chablis e nella Côte Chalonnaise.

L’arrivo in azienda del fratello Patrick. Appena in pensione da una carriera nel settore assicurativo, oggi si occupa di pubbliche relazioni e rappresentanza aziendale interna ed estera. Ricopre la carica di Presidente del Gruppo Leflaive.

Perché ho voluto ricordare questa figura? Perché in occasione della mia visita ho avuto il piacere di conoscerlo, salutarlo, dialogare con lui e brindare al suo genetliaco. Trovarsi nel luogo giusto al momento giusto.

Olivier Leflaive. Assaggi

Qualcuno la chiama fortuna. Non è frutto del caso: dipende dalle proprie dinamiche personali, che puoi guidare sviluppando l’intuito. I 9 segreti dell’intuizione! Ma questa materia è tutt’altra cosa.

I tesori di Olivier e Patrick

– Chevalier-Montrachet Grand Cru;

– Bâtard-Montrachet Grand Cru;

– Puligny-Montrachet 1er Cru Les Pucelles;

– Puligny-Montrachet 1er Cru Les Folatières;

– Meursault 1er Cru Blagny Sous le Dos d’Ane.

Senza dimenticare Chablis e la Côte Chalonnaise.

“I vigneti di Puligny-Montrachet ci impegniamo ogni giorno per produrre uve di migliore qualità. Ciò richiede un lavoro “ragionevole” in vigna ma anche non far mancare  il nostro sostegno ai viticoltori che coltivano i loro appezzamenti in colture biologiche e biodinamiche”.

Un team affiatato

“Se la qualità della vendemmia è essenziale, anche la vinificazione e l’invecchiamento hanno il loro ruolo nel rivelare l’essenza di ogni denominazione. Il team di lavoro rispecchia lo spirito familiare dell’azienda. Da molti anni nell’avventura è coinvolto uno zoccolo duro, che facilita un lavoro rigoroso e una costante ricerca del miglioramento”.

E gli assaggi effettuati?

Ricevuto al Vignes Vins Hotel Restaurant 4*,  nel centro di Puligny-Montrachet, accolto dall’Équipe des Sommeliers. Questi alcuni degli assaggi, 5 Blancs e 1 Rouge:

Olivier Leflaive. Assaggi

Les Blancs

  • Bourgogne Les Sétilles 2017. Note floreali e un’infiltrante mineralità. Ottimo, voto 89/100;
  • Saint-Romain Sous le Château 2014. Si sale subito nelle eccellenze. Amalgama di incantevole eleganza. Voto 92/100;
  • Côte Chalonnaise, Rully 1er Cru Les Cloux. 2017. Scalpitante vitalità del suo finale di bocca. Eccellente, voto 93/100;
  • Puligny-Montrachet Levrons 2018. Attacco di spessore con uno sviluppo più rilassato. Eccellente voto 92/100;
  • Mersault 1er Cru Les Porusot 2017. Un vino che rende felici. Eccellente, voto 93/100;

Le Rouge

  • Pommard 1er Cru Charmots 2014. Vino dal finale impressionante per la profondità e persistenza. Eccellente, voto 93/100

Altri assaggi? Quelli che rendono il Domaine Olivier Leflaive autentico fuoriclasse!

  • Batard-Montrachet Grand Cru (assaggiata una versione giovane, la 2017);
  • Bienvenue-Batard-Montrachet Grand Cru versione 2015.

Classificarli? Un’eresia. Semplicemente meditarli. Chapeau!!!

Urano Cupisti