Il vulcano Vulture

Il caldo estivo chiama sorsi rinfrescanti e piacevoli, vini di alta qualità e capaci di donare ristoro alle alte temperature.

La linea “Sentinel” di Cantina di Venosa con tre etichette, svolge con talento questo compito. Il Sentinel Aglianico del Vulture Dop, il Sentinel Basilicata Bianco Igt e il Sentinel Basilicata Rosato Igt. rispondono al bisogno di ristoro con tutto il carattere dei vitigni lucani e quella freschezza e verticalità che soddisfa.

Il team di Cantina di Venosa con il prestigioso Platinum Award del Merano Wine Festival

Inoltre nel caso dell’Aglianico del Vulture, le caratteristiche di questa espressione, consentono di degustarlo qualche grado più fresco delle abitudini invernali e renderlo un vino a tutto pasto, magari vista mare.

Il monitoraggio del Sentinel

I centoquaranta ettari di vigneti dove crescono le uve della linea Sentinel, presentano un’altra caratteristica che denota la volontà profonda di innovazione di Cantina di Venosa. Sono infatti costantemente monitorati dal satellite “Sentinel 2” che invia dati e informazioni sullo stato agronomico e sulle condizioni meteorologiche.

L’elaborazione dei dati consente così di gestire meglio la campagna, rilevare eventuali criticità all’interno del vigneto, come lo stress idrico, intraprendere le giuste azioni di sostenibilità.

Cantina di Venosa. Il satellile Sentinel

Gli interventi, grazie ai dati raccolti, includono inoltre l’irrigazione di soccorso, il diradamento dei grappoli a sostegno della qualità, laddove necessario e trattamenti mirati sulle vigne, come ad esempio combattere un parassita come la tignoletta attraverso l’emissione di ormoni per la confusione sessuale.

Questo innovativo sistema permette infine di creare una banca dati storica consultabile nel futuro, a disposizione dei soci viticoltori, fornendo e restituendo modelli di calcolo che si traducono in messaggi utili a realizzare una migliore gestione agronomica dei vigneti.

Cantina di Venosa

Un gruppo di professionisti appassionati che uniscono impegno e lavoro, con la convinzione che il territorio sia patrimonio comune e come tale vada valorizzato, a partire proprio dai suoi vigneti e dai suoi vini.

Cantina di Venosa. Alcune etichette

E sono proprio questi i principi e i valori di Cantina di Venosa, situata nella parte nord della splendida Basilicata. Costituita nel 1957 da 27 soci promotori, oggi divenuti 400 con una superficie vitata di 800 ettari, la maggior parte nel comune di Venosa, famosa per aver dato i natali a Quinto Orazio Flacco, poeta del Carpe Diem e al Madrigalista Carlo Gesualdo, Principe di Venosa.

Cantina di Venosa produce diversi Aglianico del Vulture in purezza, con l’obiettivo di proporre ai winelovers esperienze differenti, affinché ciascuno abbia modo di apprezzare un vino che sente vicino al proprio gusto. Perché come afferma il presidente di Cantina di Venosa Francesco Perillo: «Tutti devono avere la possibilità di bere i nostri vini, sia per la tipologia, sia per il rapporto qualità prezzo».

Ed è proprio questo lo strumento vincente di una cantina sociale, proporre, attraverso il vino, identità e cultura del territorio.

Francesco Perillo e Domenico Briscese, presidente e vicepresidente di Cantina di Venosa

Cantina di Venosa, sempre alla ricerca delle più innovative soluzioni per la conduzione agricola e le lavorazioni in cantina, è tra le top 15 aziende in Europa con la certificazione Equalitas EEE (equità, economicità ed ecologia)

«Miriamo costantemente non solo a perfezionare la produzione di vino di qualità, ma di farlo con particolare attenzione alla sostenibilità e all’ambiente.

Un esempio per tutti i viticoltori – conclude il presidente – anche in termini di riduzione di costi di gestione, ottenendo ugualmente il massimo della qualità con un congruo investimento. Per noi l’innovazione è la chiave del successo».

Andrea Radic