Ha fatto il suo debutto in occasione del Vinitaly, il neonato Consorzio “Piemonte Land of Perfection”, costituitosi ufficialmente il 29 luglio 2011, presentatosi alla stampa e agli opinion leader di settore vitivinicolo lo scorso lunedì 26 marzo 2012.

Presso il Padiglione 9, nello spazio istituzionale allestito in collaborazione con Unioncamere e con il patrocinio della Regione Piemonte, il presidente Andrea Ferrero ha parlato delle strategie della società consortile privata caratterizzata dal coinvolgimento delle realtà collettive maggiormente rappresentative del comparto vitivinicolo piemontese: Consorzio di tutela dell’Asti Docg, Consorzio di tutela del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero, Consorzio di tutela dei vini d’Acqui, Consorzio dei vini d’Asti e Monferrato, Produttori Moscato Associati, Vignaioli Piemontesi, Cantina Sociale di Canelli.

«Il progetto, promosso dalla Regione Piemonte, nasce con spirito collaborativo e, soprattutto, con grandi obiettivi: determinare le strategie di valorizzazione a medio-lungo termine delle denominazioni piemontesi e del territorio mediante una cabina di regia costituita dai principali rappresentanti del comparto vitivinicolo piemontese; rappresentare l’interlocutore principale per la Regione Piemonte nella definizione della programmazione Regione in materia vitivinicola e nell’attuazione delle azioni di valorizzazione e promozione dei vini piemontesi di qualità e del territorio Piemonte nel mondo, operando a sostegno delle aziende vitivinicole piemontesi nell’ambito della competizione globale.

Ma se è vero che a costituire il nuovo organismo sono state le principali rappresentanze del mondo del vino, non è escluso che in futuro si possa dare sviluppo a una strategia generale legata agli altri prodotti di qualità del territorio piemontese».

Come ricordato il giorno precedente dell’assessore piemontese all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, da due anni il Piemonte è la regione italiana che riceve più fondi dalla misura “Promozione Paesi terzi” OCM vino, per attività nei Paesi extraeuropei: nel 2011 sono stati finanziati 24 progetti per 17 milioni di euro, e nel 2012 si è saliti a 29 progetti, per un importo di 24 milioni, a cui si aggiungono 9 milioni in arrivo dalla Misura 133 del PSR per la promozione all’interno della Comunità europea. Il programma di promozione del Consorzio per quest’anno vedrà come prossime tappe Vinexpo Hong Kong, a fine maggio, cui farà seguito un breve tour in Cina tra Canton e Shangai. In autunno sarà invece la volta di New York.

La conferenza stampa è quindi giunta al suo momento clou, con la presentazione della pubblicazione “Valore e valori del vino in Piemonte“, curata da Giancarlo Montaldo.

«Si tratta della prima edizione di quello che diverrà un documento aggiornato ogni anno, contenente in questo caso i dati complessivi riferiti al 2011 (confrontati con quelli del 2010) relativi a imbottigliamenti, giacenze e andamento del mercato per i vini di riferimento dei vari Consorzi coinvolti, con l’aggiunta del Consorzio del Gavi.

A complemento della pubblicazione curata dalla Vignaioli Piemontesi intitolata “Piemonte, Anteprima Vendemmia”, che ogni anno riassume i risultati climatici e operativi dei mesi che hanno preceduto la vendemmia e dà i voti alle uve, questa pubblicazione costituisce lo strumento che mancava per fornire i riferimenti all’imbottigliamento, al mercato e alle giacenze in grado di dare informazioni sulla vita economica dei vari vini e la loro evoluzione.

Suddivisi per appartenenza al loro Consorzio, i vini sono proposti con una scheda che contiene una parte introduttiva generale, una tabella con i principali valori economici e, infine, un’analisi della situazione con sintetiche proiezioni di prospettiva futura. In questo lavoro 2011 non sono analizzati tutti i vini piemontesi a Denominazione di Origine, ma solo quelli con situazioni organizzative ed economiche trasparenti; nei prossimi anni si vedrà».

La fotografia di questo 2011 vede per il Piemonte una superficie vitata di 46.606 ettari, per una produzione effettiva di 2.682.701 ettolitri, in calo del 12,6% rispetto al 2010, compensato però da un grande miglioramento qualitativo. Ottimo, infatti, ancora una volta, è lo stato di salute di Barolo, Barbaresco, Asti Spumante, Moscato d’Asti e Arneis, con la Barbera in fase di rilancio, specie per la sottozona Nizza.

Prima dell’analisi finale effettuata da Gianluigi Biestro, vicepresidente di Piemonte Land of Perfection e direttore della Vignaioli Piemontesi, il cui intervento si è focalizzato su una valutazione analitica di ciò che è stato fatto in Piemonte da quando anche i vini Doc si possono confezionare nei bag in box (la cui incidenza relativamente alle Doc piemontesi prodotte sfiora oggi il 14% del totale), al tavolo dei relatori si sono avvicendati i rappresentanti dei Consorzi di Tutela associati a Piemonte Land of Perfection, ciascuno per analizzare lo stato di salute dei vini di propria competenza.