Dal 23 al 27 ottobre Verona e Vicenza fanno sistema e si presentano compatte alla storica rassegna piemontese ideata da Slow Food

Si potrà trovare tutto il meglio dell’Est Veronese e del Vicentino riuniti insieme, al padiglione 1 stand 1 D20 – 1 E19, in occasione del Salone del Gusto e di Terra Madre, in programma a Torino dal 23 al 25 ottobre al Lingotto.

L’appuntamento biennale ideato da Slow Food compie quest’anno 10 anni e sono tante le tematiche che verranno rilanciate dalla kermesse internazionale e ampiamente condivise dai comprensori produttivi del Soave, del Lessini Durello, dell’Arcole e del Merlara presenti nello spazio curato dalla Camera di Commercio di Verona e dalla Camera di Commercio di Vicenza.

Due i temi bandiera del Salone del gusto di quest’anno: il primo sarà quello dell’Arca del Gusto lanciata proprio al Salone del 1996 per catalogare i prodotti a rischio e ancora oggi il progetto più rappresentativo per la tutela della biodiversità; il secondo sarà invece quello dell’Agricoltura familiare, nell’anno in cui essa viene celebrata dalla FAO.

Questi temi incrociano il lavoro di Slow Food e di Terra Madre e ogni giorno verranno declinati in tutta una serie di argomenti come la lotta alla fame, alla malnutrizione e alla cattiva alimentazione, ma anche  l’educazione alimentare, il rapporto tra cibo e ambiente e il rispetto dei territori e delle tradizioni.

Immediato il rimando ad Expo2015, a pochi mesi dal via, dove appunto si parlerà di “nutrire il pianeta”.

Grandi temi a respiro mondiale che però si calano immediatamente nel vissuto quotidiano di chi fa agricoltura consapevole e di qualità.

Quella di Torino sarà infatti un’occasione in più per testimoniare il valore strategico del paesaggio, della biodiversità e della sostenibilità ambientale per il comprensorio produttivo del Soave. In quella sede si parlerà inoltre di Volcanic Wines, il forum Internazione dei vini bianchi da suolo vulcanico, ideato dal Consorzio del Soave in collaborazione con le altre denominazioni di origine vulcanica in Italia. Non mancheranno riferimenti alla viticoltura eroica, quella di alta collina di cui il Lessini Durello è significativo esempio.

Accanto al Soave e al Durello, ci saranno poi i vini della denominazione dell’Arcole e del Merlara che ormai da tempo si confermano volano strategico in grado di collegare le differenti eccellenze territoriali, valorizzandone storia e peculiarità.