Domenica 7 aprile, al Vinitaly, sarà presentata la partnership con il Pescara Jazz Festival

Il jazz come tradizione, come cultura e come strumento di valorizzazione del territorio. È questo il senso che lega per il secondo anno consecutivo Cantina Tollo a uno dei festival jazzistici più popolari e longevi d’Europa, il Pescara Jazz Festival, che si svolgerà dall’8 al 28 luglio 2013 e che da oltre quarant’anni richiama migliaia di appassionati dall’Italia e dall’Estero.

 

Domenica 7 aprile alle ore 14 al Vinitaly, presso lo spazio Cantina Tollo, Padiglione 11, stand G2, sulle note della cantante jazz Diana Torto, il Presidente di Cantina Tollo, Tonino Verna, e il Direttore Artistico del Pescara Jazz Festival, Lucio Fumo, presenteranno i contenuti di una partnership destinata a celebrare una delle più vitali forme d’arte, la musica, in un territorio di grandi tradizioni culturali ed enogastronomiche.

 

Cantina Tollo ha voluto dedicare al Festival due prodotti: il Rosso 409 e il SEI% ribattezzandoli “i vini del jazz”, ideati per il consumatore moderno che vuole ritrovare anche nei rossi piacevolezza e bevibilità associate a un’alta qualità, come nel caso del Rosso 409 (uno dei primi a fregiarsi della nuova Dop regionale Abruzzo), e freschezza, gusto leggero e moderno accompagnati a una gradazione alcolica molto bassa come nel caso del SEI% (il cui nome indica, appunto, la gradazione di riferimento).

 

Quest’ultimo sarà il protagonista di una inusuale degustazione nel corso della quale un barman servirà agli ospiti cocktail creativi a base di SEI%.

 

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Segnalo inoltre che quest’anno Cantina Tollo presenterà i nuovi prodotti a bassa gradazione alcolica, i vini biologici, senza solfiti e il vino non filtrato: un punto di arrivo di una strategia avviata da Cantina Tollo circa dieci anni orsono e che oggi giunge a questa evoluzione. Si tratta di una cantina capace di produrre vini di altissima qualità e allo stesso tempo di andare incontro alle modifiche nel gusto e nei consumi, proponendo un nuovo modo di bere che non esclude chi intende farlo nel rispetto della salute (senza solfiti), della sicurezza (meno gradi), della sostenibilità (biologico) e della sobrietà (oggi si sceglie di consumare con maggiore consapevolezza).