Il tre volte premio Oscar Dante Ferretti presenta così il nuovo progetto: “Le scenografie durano lo spazio di un film, questo è per sempre”

Il nuovo Museo dedicato al vino si trova presso il Casone Ugolino, un’antica fattoria cinquecentesca appartenuta alla famiglia della Gherardesca. Il Museo ha una superficie di oltre 1.500 metri quadrati che si affaccia sulla campagna e sui terreni della Bolgheri Doc e si sviluppa su due piani. Il Musem combina esperienze storiche, culturali, sensoriali e multimediali “una sorta di esplorazione visiva, olfattiva e sensoriale della storia del vino che condurrà il visitatore attraverso le diverse epoche che hanno accompagnato l’evoluzione del vino in questo territorio, fino a una visione del futuro”, dice Dante Ferretti. Il percorso storico è curato da Attilio Scienza, che accompagnerà i visitatori alla scoperta delle tradizioni vinicole e gastronomiche dagli Etruschi ai Romani, a quelle medievali ed ottocentesche.

Un susseguirsi di sale dove sarà possibile assaggiare cibi e vini ispirati all’epoca di riferimento, ed osservare attraverso video multimediali la storia e i metodi di coltivazione delle varie epoche. Si accede poi ad un percorso dove grazie alle ultime tecnologie olografiche i visitatori potranno vedere ed ascoltare la storia direttamente dai suoi protagonisti , in una sorta di realtà virtuale. All’uscita del percorso multimediale in un’apposita area si potranno degustare ed acquistare i vini del territorio. Il piano superiore sarà un open-space, con tavoli e spazi dedicati a degustazioni, presentazioni e riunioni di lavoro, ma anche di relax, convivialità e aggregazione.

Le scenografie disegnate da Ferretti sono state realizzate a Roma, da un team di professionisti, selezionato tra i migliori di Cinecittà. Al centro di tutto è collocato il “Mercato del Vino”, opera artistica di Dante Ferretti già esposta lungo il Decumano dell’Expo di Milano. Un’esperienza tutta italiana, che entusiasma il famoso scenografo: “mi piace fidarmi delle occasioni ed accettare nuove proposte”. Con la realizzazione del Museo il Casone Ugolino diviene una vera e propria “Città del Vino”, grande polo di attrazione per il turismo e di promozione per il territorio. Il grande progetto è stato voluto ed ideato dall’imprenditore Franco Malenotti e da Gaddo Della Gherardesca.

E dove poteva nascere la prima città del vino italiana, se non nella terra dalla quale sono nati alcuni tra i vini toscani più apprezzati al mondo, come Sassicaia, Ornellaia, Grattamacco, Piastraia e tanti altri? Quindici anni da quando si è pensato alla struttura, un investimento di 12 milioni di euro. Oggi, però, il taglio del nastro. L’ingresso al museo costa otto euro e comprende una degustazione. Degustazioni aggiuntive possono essere acquistate consultando un’apposita carta dei vini. È aperto tutti i giorni dalle 11 alle 20, tranne lunedì.

Vino ma non solo. Perché qui si potranno assaggiare piatti della tradizione toscana e si potrà dormire in una dei 20 appartamenti che hanno pure un angolo cottura. Nel maggio del 2018 aprirà qui il “V-Campus, un progetto dedicato ai più giovani per insegnare loro la cultura del vino.