I proprietari di questo accogliente locale sono uno statunitense di origini toscane e una romana

In Toscana, tra le tante meraviglie della natura, c’è una valle denominata Val di Cornia, prende il nome dal Fiume Cornia che la attraversa. Il Cornia è un corso d’acqua di circa 50 chilometri a regime torrentizio, nasce dal monte Aia de Diavoli sulle Colline Metallifere, il più esteso sistema collinare e montuoso dell’Antiappennino Toscano.

La Valle si estende nella provincia di Livorno tra i Comuni di Campiglia Marittima, Suvereto e San Vincenzo, è delimitata ad Ovest dal Mar Tirreno, ad Est dal Monte le Cornate di Gerofalco (sette punte, la più alta a 1059 s.l.m.), a Nord dal Comune di San Vincenzo e a Sud dalle colline che la dividono dal Grossetano. È una Valle ricca per le sue coltivazioni, abbondano le viti e gli olivi, ma ci sono anche altre importanti produzioni, in particolare spinaci, cardi e cocomeri in una varietà che rappresentano una specifica tipicità. Qui la diffusa, secolare, tradizione di fare il buon Vino ha avuto il riconoscimento, nel 1989, della D.O.C. Val di Cornia e, nel 2000, della Sottozona specifica di Suvereto.

Proprio Suvereto, in Provincia di Livorno, è una delle Località più antiche di questo territorio. Il Borgo medievale sorge su un colle da cui si gode un fantastico panorama: il golfo di Follonica, il Mar Tirreno e l’Isola d’Elba, oltre alla bella campagna, magnificamente coltivata, che lo circonda. Questa è terra di macchia mediterranea, c’è l’olivo secolare, la vite e la sughera, qui in dialetto il sughero viene chiamato “suvero”, da ciò deriva il nome del Paese, diviso, poi, nelle Frazioni di San Lorenzo, Montioni (dove la vasta area boschiva è diventata recentemente un grande Parco Provinciale), Forni, Prata e Belvedere. La sua storia, inizia con la caduta dell’Impero Romano, le popolazioni costiere, in pericolo a causa delle incursioni piratesche, si ritirarono nelle zone collinari interne, la sua nascita quasi certamente si può far risalire intorno all’Anno Mille.

Terre dominate dalla Famiglia degli Aldobrandeschi di Santa Fiora che nel XII Secolo vi costruirono la Rocca e i fossati per circondare l’abitato. Dopo che i forti cittadini di Suvereto si erano costituiti in “Libero Comune” (il primo della maremma settentrionale), ottennero, nel 1201, dal Conte Ildebrandino VIII, in riconoscimento alle loro aspirazioni autonomistiche economico/politiche la “Charta Libertatis”, questo evento viene festeggiato anche oggi con sontuose ricostruzioni storiche (vedi prima foto sotto). Il Borgo è ricco di vicoli, scaloni, giardini pensili e importanti monumenti.

La Porta Merlata ci porta nel cuore del Paese, troviamo la Pieve Romanica di San Giusto completata nel 1189, la Chiesa della Madonna di Sopra la Porta del 1772, la Rocca Aldobrandesca le cui fondamenta sono anteriori all’Anno Mille, il Palazzo Comunale del XIII secolo, famoso per il suo bel loggiato, la Chiesa del Crocifisso del 1500 e l’antico Convento di San Francesco del 1288 con il suo suggestivo Chiostro. Attraverso vicissitudini storiche che vanno dal passaggio sotto il dominio del Principato di Piombino a quello dei Francesi con la sorella di Napoleone (Elisa Bonaparte), dal Granducato di Toscana all’unità d’Italia, questo Borgo è giunto a noi perfettamente conservato con tutto il suo fascino e ogni anno è sede di molte, belle e affollate manifestazioni storiche, gastronomiche, enologiche e culturali.

Proprio entrando in Paese dalla Porta Merlata sulla destra si affaccia un Ristorante fuori dall’ordinario, Le Nuvole.

Ristorante Le Nuvole di Suvereto (Livorno)Questo simpatico e caratteristico Locale è di proprietà di una bella giovane coppia, lo Chef Timothy Magee e sua moglie Cristina De Nigris.

Timothy è nato nel 1972 a Reno nel Nord Nevada negli Stati Uniti d’America, per gli Americani la più grande piccola Città del mondo, famosa, per la velocità con cui vi si può divorziare; dopo aver fatto tutti i cicli scolastici si iscrive all’Università di Reno dove si laurea nel 1995 in Letteratura Inglese. La sua Famiglia ha origini Toscane, i genitori di sua mamma Lina Quirici, venivano dall’Italia, precisamente da Lucca, Timothy è cresciuto con due grandi passioni la buona cucina Italiana e il ciclismo, per la prima si doveva accontentare a lavorare part/time come pizzaiolo, per la seconda ha fatto per qualche anno anche il semiprofessionista con un certo successo.

Nel 1998 è venuto in Italia, a Pisa, a trovare un amico che era Sous Chef al Ristorante Cagliostro, dove rimane coinvolto e dà una mano in cucina fino al 1999, dopo una breve parentesi di due anni a casa, torna a Pisa nel 2002 per lavorare, per un anno, presso la Cioccolateria di Paul e Cecilia De Bondt a Visignano, Navacchio, secondo la prestigiosa Guida “The Chocolate Companion” una tra le quindici migliori cioccolaterie del mondo, dove apprende la loro eccelsa arte. Successivamente lavora in Ristoranti della costa Pisana dove si specializza nella cucina di mare, nel 2004 diventa Executive Chef nel conosciutissimo Locale L’Osteria del Violino, sempre a Pisa, dove rimane per due anni. Visitata Suvereto, se ne innamora, decidendo di trasferirvisi, trovato il fondo, dopo molti lavori di ristrutturazione, seguiti personalmente, nel mese di Gennaio 2007 apre, con la moglie, il Ristorante Le Nuvole.

Cristina è nata a Roma, nel 1974, dopo aver fatto il Liceo Linguistico, frequenta l’Istituto Italiano d’Arte Artigianato e Restauro dove si diploma a pieni voti nel 1995, per due anni andrà a Dublino in Irlanda come restauratrice, nel 1997 rientra a Roma, successivamente, casualmente, per un concerto, arriva a Pisa, per una persona che fa il suo lavoro ed ama l’arte è come essere arrivata nel “paese dei balocchi”, infatti decide di stabilirvisi. Nel 1999, in una calda sera d’estate, al Bar del Giardino Scotto, nel bellissimo contesto al centro delle antiche mura della Fortezza denominata “Cittadella Nuova” in Lungarno a Pisa, incontra Timothy, “galeotta fu la sera”, fidanzati per alcuni anni, nel 2004 si sono sposati.

Il Ristorante Le Nuvole è accogliente, una prima saletta, moderna, con tre tavolini, l’angolo del bancone e in fondo la grande vetrata che mostra la nuova bella cucina, finita la stanza, sulla sinistra, si scende una piccola scala, solo sette scalini, e si viene catapultati nella Suvereto antica. Due salette con i muri a pietra, molto belle e accoglienti, nella prima sette tavolini comodamente disposti, nella seconda, “la cantinetta”, si può cenare in un tavolo centrale godendosi la vista dei vini esposti. L’apparecchiatura e semplice ma elegante e ogni particolare è estremamente curato.

Cristina in questi anni si è appassionata a tutto il mondo dell’enogastronomia e lo si nota, la sua Carta dei Vini è precisa e chiara, fatta molto bene, non ci sono mancanze, e a ogni Vino segue un’accurata descrizione dei vitigni che lo compongono. Anche la scelta delle Etichette è fatta con oculatezza ed esperienza, Bollicine Italiane e Francesi, Vini Bianchi dalle principali Regioni Italiane, dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria e dalla Slovenia, Vini Rossi del Territorio e di altre importanti Regioni Italiane, non mancano i Francesi, Vini Dolci, Grappe e Distillati, alta la qualità, tutto anche al bicchiere, giusti e vari i prezzi.

Ma veniamo alla degustazione fatta, su consiglio di Cristina abbiamo stappato un’ ottima bottiglia di Pinot Grigio Calcaire 2004 , de la Domaine Zind-Humbrecht di Turckheim (Haut-Rhin) Alsazia, Francia, un’Azienda fondata “solo” nel 1658, un Vino biologico e biodinamico certificato, dai profumi intensi e dai sentori morbidi; in tavola il fresco e fragrante pane della casa, mini baguette, crakers, mini schiacciatine, nodini di pane:

– Involtino di seppie su “inzimino” (in origine denominato zimino, classico condimento toscano a base di verdure) di cime di rapa con polvere di nero di seppia carbonizzato;

– Filetto di triglia al forno su scarola alla napoletana saltata in padella con pinoli e uvetta su patata croccante e salsa cremosa aioli (aglio, olio di oliva e sale);

– Tortelli al baccalà e scorza di limone grattugiato su crema di pomodoro e latte di baccalà;

– Filetto di gallinella in crosta di patate con tapenade di olive (composto finemente tritato di olive, capperi, acciughe e olio di oliva);

Ristorante Le Nuvole di Suvereto (Livorno)– Trancio di palamita e bagna cauda (salsa calda Piemontese a base di aglio, olio d’oliva e acciughe salate) su verdure grigliate;

– Tarte tatin ( torta della tradizione Francese) ripensata alle mele su letto di caramello;

– Mini pasticceria della Casa.

Le presentazioni belle e interessanti, gradevolissimi gli aromi e buoni i sapori, Timothy ha molte qualità e una grande passione che si sente in ogni sua preparazione. In cucina, come valido aiuto, c’è il giovane Sous Chef Simone Pezzulla.

Il loro Menu cambia quotidianamente a secondo delle disponibilità di pesce fresco, si prediligono i prodotti a chilometro zero, quelli di stagione e i biologici, tutta la pasta è fatta in casa. Per pranzo il Locale adotta la politica del contenimento dei prezzi, pertanto c’è una Carta Specifica, leggermente più ridotta e veloce, con qualche piatto anche di terra, uso Bistrot (o Bistro), per la cena il Ristorante è a pieno regime, tutto mare, rimanendo, però, in una ottima fascia qualità/prezzo.

Bella esperienza, in un Borgo antico come Suvereto ho trovato un piacevole Ristorante con una ottima cucina di mare, i bravi titolari, Cristina De Nigris e Timothy Magee mi hanno pienamente convinto e soddisfatto, ho degustato delle prelibatezze fatte con mano sicura da un bravo Chef che viene da molto lontano.

Giorgio Dracopulos

 

RistoBistro Le Nuvole

Via Palestro, 2 Suvereto (Li)

Tel. 0565 829092

info@lenuvoleristobistro.it

http://www.lenuvoleristobistro.it/