In tavola l’Artigianato del Gusto lungo le strade della Toscana con la APP gratuita a tiratura limitata

Antiche tecniche e stili ma anche nuova creatività d’autore. Alla ricerca del bello come del buono, non solo secondo quel che detta la tradizione, ma anzi scoprendo nuovi indirizzi, giovani protagonisti innovativi, e anche modelli green, si mette in programma un weekend in Toscana. Un weekend fatto anche di shopping d’autore, laddove un certo concetto di “lusso” si coniuga allo stile e il piacere dei buoni sapori e dei prodotti autentici permette di scoprire piccole chicche di eccellenza.

Pezzi unici o oggetti realizzati in piccole serie. Un piccolo viaggio per chi ha occhi per la bellezza, naso e palato per il buono e si lascia guidare da gusto e olfatto per scegliere una sosta a tavola o una visita in piccole aziende. Insomma, un viaggio su misura!

Trovare la strada è facile col supporto tecnico di una vera e propria “mappatura del fatto a mano”. A curarla ARTEX Centro per l’Artigianato Artistico della Toscana, che ha prima curato la selezione degli artisti-artigiani e poi mappato con Google map circa 300 laboratori, botteghe e negozi di artigianato.

Mappe, schede, indirizzi, fotografie, video, tutto sempre a portata di mano perché con un semplice click si può scegliere uno tra i tanti itinerari possibili, che per la precisione sono 98. Accanto ad ogni gruppo di artigiani troviamo la lunghezza del percorso in chilometri e tutte le indicazioni relative alla tipologia di percorso, distinguendo in: P pedonale, A automobilistico, ed il link al percorso visualizzato su google map. Gli itinerari si scaricano dal sito www.artour.toscana.it attraverso le mappe di google.

Nella zona di Anghiari rimaniamo affascinati dalle antiche telerie dove a prevalere sono proprio splendidi tovagliati in quell’atelier di grido, che è Busatti, che veste le tavole più esclusive nel mondo, piace ai regnanti e fa sognare i food addicted più raffinati. Gli stessi che impazziscono per i bicchieri di design delle cristallerie di Colle Val d’Elsa, e in particolare di Collevilca. Tavole di rara eleganza a questo punto dove come pezzo unico di straordinaria fattura come non pensare ad un Sale e Pepe in argento di Tommaso Pestelli a Firenze, l’erede di una famiglia di orafi centenaria. O ancora, chi non ambirebbe servire una magnifica cena a base di pesce su un servizio a tema firmato dall’Argenteria Foglia, laboratorio fiorentino dove, da quasi ottanta anni, con oro, argento e pietre preziose si realizzano creazioni uniche. Vassoi dalle sembianze di un pesce, scaldavivande come la serie delle conchiglie o lo splendido polp progettato e realizzato a tiratura a martello, sbalzo e cesello in lastra d’argento 925 millesimi.

Suppellettili sì per tavole d’alto artigianato ma anche sapori di nicchia, come quelli ricercati e preservati dall’Azienda agricola Croco e Smilace di Canneto San Miniato in provincia di Pisa. Prodotti derivati dalla lavorazione di piante officinali creati da due artigiani che hanno scelto di vivere accanto ai loro “fiori” ridando vita alla coltura dello zafferano anche attraverso prodotti come il miele, il cioccolato, le confetture. Tra le coltivazioni anche il rabarbaro, la menta e il timo proposti sotto forma di gelatine, confettura e vellutata. Con un rapido cambio di rotta ideale si va ad Arezzo per scoprire uno degli ultimi esempi di mulino con movimento ad acqua. Appartiene alla famiglia Grifoni dal 1696, ma il molino era già operativo nel 1550. E’ il Molino F.lli Grifoni. Tra i prodotti del molino anche la farina di granoturco e la farina di castagne. E a proposito di farine locali, grande rispetto per l’ambiente e per il fatto a mano anche da parte del Pastificio artigiano tradizionale Famiglia Martelli a Lari (Pisa) che produce solo 4 formati tradizionalissimi utilizzando solo grani duri italiani e secondo un processo produttivo molto rigoroso. Confezione rigorosamente a mano e rigorosamente con carta gialla, colore che dal 1926 la distingue.

A questo punto non ci si può che rivolgere al top per quanto concerne le pentole, i paioli, le casseruole e vari utensili da cucina. Un atelier esclusivo quello della Rameria Mazzetti di Montepulciano in Val d’Orcia, una delle zone più emozionanti della Toscana. Una storia che risale al 1800 e oggi fornitori ufficiali di Gualtiero Marchesi e dei migliori chef giapponesi.  Altrettanta qualità nelle pentole in rame di Antichi Mestieri a San Quirico piccolissimo borgo a due passi da Pescia dove il rame fa parte della tradizione. Loro le più pregiate tellie per la cecina. C’è molto colore, invece, leggerezza, creatività nelle scodelle, nei piatti nei vassoi da portata, nel vasellame firmato da La Gabbianella di Monte S. Quirico, a due passi da quell’unicum urbanistico raccolto dentro una cerchia di mura intatte che è Lucca, una delle tappe più suggestive in Toscana.

E come è d’uopo non si può che finire col dolce. Da non dimenticare, allora, una sosta da Dolci Tradizioni nel centro storico di Grosseto, un forno laboratorio e graziosissima bottega dove trovare tutti i più antichi dolci toscani, e maremmani in particolare. Ricette cadute in disuso riportate alla luce dalla famiglia pasticcera, solo ingredienti locali, metodi di cottura lenti, passione, sono il segreto della bontà che condividerete fin dal primo assaggio. Hanno invece tutto il gusto delle montagne vicine i biscotti e i dolci di Sapori del Lago Nero a Cutigliano in provincia di Pistoia: la tradizione montana qui viene reinterpretata in chiave moderna ma nel rispetto rigorosissimo di materie prime a km 00 e di un packaging di elegante minimalismo.

 

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