La Maremma della famiglia Moretti

Siamo a Magliano in Toscana. Il mare è vicino. L’Isola del Giglio da una parte e Talamone dall’altra. I venti e le brezze marine dominanti arieggiano e asciugano le vigne. Il Vermentino trova il suo giusto idroclima insieme al tradizionale Sangiovese e ai “francesi” Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. 45 ettari di proprietà della famiglia Moretti.

Leggo nella brochure di presentazione: “La nostra è una storia fatta di passione, dedizione, ma soprattutto di grande amore verso la vigna e le sue tradizioni. Una filosofia d’impresa intessuta di qualità, ricerca, antichi saperi, consuetudini secolari, rispetto della terra e del suo equilibrio, sintonia con le più profonde e articolate conoscenze agrarie ed enoiche”.

Tutti valori che raccontano centinaia se non migliaia di favole antiche dove “l’attaccamento alla terra, alle tradizioni si traducono in rispetto per le generazioni passate e future”.

Tutti valori che potrebbero condizionare un attento assaggiatore come il sottoscritto.

Ma sono la collocazione delle vigne, il loro orientamento geografico, la loro latitudine, gli elementi che interagiscono nel concetto primario di terroir, che in buona sostanza fanno veramente la differenza e si ritrovano nel calice dei relativi vini.

“In cantina non facciamo altro che assecondare i processi naturali di fermentazione senza bisogno di altri interventi. È proprio rispettando questi ritmi secolari, che otteniamo quelli che chiamiamo capolavori”.

Parole che invitano alla suggestione e tendono ad influenzare.

No; devono essere i vini a raccontare la storia. Solo loro devono essere gli artefici di così tanta premessa, prologo.

L’occasione è stata l’evento Terre di Toscana nel marzo scorso.

Poggio al Lupo Vermentino 2015. Vermentino 100%. Da impianto giovane (5 anni), vinificazione classica in vasche inox. Affinamento di circa 5/6 mesi in bottiglia. Giallo paglierino con riflessi verdolini si esprime nel calice con tutta la naturalezza di un vermentino maremmano. Naso floreale e fruttato, al palato ha messo in evidenza una accentuata freschezza e persistente sapidità. Vermentino semplice, di facile beva. Buono, voto 86/100

Poggio al Lupo Morellino di Scansano 2015. 100% Sangiovese. Impianto relativamente giovane (10 anni). Percorso tutto in vasche d’acciaio con affinamento finale in bottiglia per circa 3 mesi. Colore rubino brillante tipico del sangiovese, naso fruttato di frutta matura, speziato con note di caffè e leggere tostature. Al palato abbastanza morbido, con buona persistenza finale. Ottimo, voto 87/100

Poggio al Lupo Igt Maremma 2014. 100% Cabernet Sauvignon. Impianto di circa 15 anni. Classico percorso per un vino atto ad invecchiare. Vinificazione in inox per poi passare in barriques di 1° e 2° passaggio e terminare l’affinamento in bottiglia per circa 6 mesi. Rubino profondo. Note fruttate di sottobosco e speziature diffuse con ritorni vanigliati. Tannini fitti su di una dorsale fresco-sapida. Equilibrio sostenuto da un apporto di polialcoli. Persistente. Ottimo, voto 89/100

Alla fine quanto letto nella brochure di presentazione è risultato supportato dalla qualità semplice e autentica dei vini. La regolarità qualitativa è risultata essere il punto di forza aziendale. Lo stile indubbiamente deciso.

Per l’Igt Maremma non possono che esserci margini di miglioramento. La vendemmia 2015 ci svelerà un vero campione.

Urano Cupisti