Il Bordeaux dell’Alto Adige

Ho scoperto questa realtà altoatesina di recente in una manifestazione organizzata dai Freie Weinbauern Südtirol (Vignaioli dell’Alto Adige), organizzazione che raccoglie i piccoli produttori della provincia di Bolzano.

Realtà relativamente giovane di solo 3 ha allevati nella valle d’ingresso da sud, la Bassa Atesina. Ci troviamo nei pressi di Kurtatsch (Cortaccia), tra Magreid (Magrè) e Tramin (Termeno).

Esempio di una viticoltura diversa come scelta dei vitigni: una viticultura tendente alla valorizzazione di una particolare Fascia Pedemontana che parte dal fondo valle sotto il villaggio di Kurtatsch e sale fino ai 350-450 metri sul livello del mare.

È la fascia cosiddetta fascia bordolese dove si allevano i Cabernet, Merlot, Syrah e il Sauvignon Blanc. Terreni friabili nella parte valligiana e più pesanti (crete) nella parte più in alto.

Milla non è un’azienda biologica certificata ma attenta all’uso di diserbanti e fertilizzanti tant’è che sono stati eliminati totalmente quelli artificiali.

Gert Pomella, il titolare, ormai è dedito alla coltivazione di uve bordolesi a bacca nera tanto da essere indicato come produttore di Bordeaux in Alto Adige.

Non è il solo. Diverse aziende hanno scoperto la potenzialità dei terreni per la produzione di questi vitigni nella fascia di sinistra che da sud corre verso nord, fino alle porte di Bolzano, in contrapposizione alla fascia destra vocata al Pinot Noir; quella tradizionalmente ispirata alla Borgogna (Egna, Montagna, Mazzon).

Dopo la chiacchierata interessantissima con Gert, insieme abbiamo affrontato la degustazione di due suoi campioni vendemmia 2011, chiamati Centa e Milla.

Con orgoglio giustificato il produttore altoatesino mi ricordò che le vendemmie 2004 furono ritenute da Robert Parker (Wine Spectator) meritevoli di alto punteggio: 90/100 (Milla) e 91/100 (Centa).

Milla 2011 Doc Alto Adige. Cabernet Franc 55% e 45% Merlot. Uve provenienti dal Podere Milla situato a 230 metri s.l.m. Fermentazione in tini di legno per poi passare in barriques di secondo e terzo passaggio per circa 24 mesi. Messo in commercio dopo 36 mesi dalla vendemmia. Rubino compatto ha roteato nel calice con consistenza rilasciando  densità di glicerine che hanno avvolto la parete lacrimando copiosamente. Olfatto su note di confettura rossa, sottobosco aprendo a note vegetali e terminare in un complesso di nuances speziate. Al palato freschezza e sapidità ben presenti insieme a tannini ben amalgamati alla struttura. Equilibrio perfettamente centrato con le morbidezze ben notate al visivo. Lungo, infinito. Non ho potuto che condividere Parker e il suo giudizio del 2004. Eccellente voto 91/100

Centa 2011 Doc Alto Adige. Bottiglia Magnum. Il “classico” taglio bordolese. 40% Cabernet Franc, 40% Merlot e 20% Cabernet Sauvignon. Uve provenienti da diverse altitudini e terreni. Fermentazione in tini di legno, Affinamento in barriques di primo, secondo e terzo passaggio per un periodo di trenta mesi e messo in commercio dopo aver fatto ulteriore affinamento in bottiglia per dodici mesi. Rubino un po’ più cupo del Milla. Stessa consistenza e lacrimazione. All’olfatto la confettura rossa mi ha accompagnato alla scoperta di terziari  con speziati e tostati in evidenza. Al palato un sorso sapido con tessitura tannica piacevole a formare tutt’uno con l’evidenti morbidezze. Finale lungo con retrolfattivi in linea con il nasale. Un bel vino. Eccellente 92/100

Una meravigliosa sorpresa questa Azienda Milla, vuoi per la sua avventura con i rossi bordolesi vuoi per l’attenzione dedicata al territorio.

Gli assaggi mi hanno convinto: Milla tra i grandi produttori di rossi nella affascinante, incantevole e seducente terra che è l’Alto Adige.

Urano Cupisti