Mourvèdre di 100 anni

Avevo da poco superato il confine tra l’Aude e l’Herault diretto a Saint-Chinian, quel territorio alle spalle di Béziers, quella parte di Languedoc luogo di vacanza per famiglie che desiderano vivere in un ambiente pre-collinare e dove gli amanti del buon bere si trovano a contatto con le migliori vigne di Mourvèdre.

Mi attendevano Isabelle e Matthieu Champart  a Mas-Champart, poco fuori del Borgo di Saint-Chinian.

L’AOP Saint-Chinian è stata costituita abbastanza di recente, nel 1982.

Si estende su 20 villaggi che ruotano attorno all’antico Borgo: nessuna omogeneità dei terreni in questa denominazione. Terre primarie del confine Cévennes, le pietre calcaree e le argille più recenti .

In sintesi, nel nord troviamo terreni scistosi, nel sud, argillosi e calcarei con presenza di arenarie.

Mas Champart si trova nella parte meridionale, la più vocata.

Accanto al Mourvèdre troviamo Syrah, Grenache Noir, Blanc e Gris, Cinsault, Carignan, Roussanne, Marsanne, Bourboulenc, Viognier, Clairette e il “rarissimo” autoctono Terret.

Ultimamente i coniugi Champart hanno messo a dimora anche il Cabernet Franc che dimostra un grande equilibrio.

Vigne e Mediterraneo a Mas-Champart

La proprietà si estende su circa 16 ettari. Posizionata ad una altezza tra i 210 e 300 m sul livello del mare. I vigneti, intervallati da macchia mediterranea (il Mar Mediterraneo in linea d’aria è poco distante), pinete e ulivi, sospesi sui pendii di una valle, sono esposti al sole e ai venti marini. Un mosaico di terreni e paesaggi eccezionali modellati dalle generazioni precedenti e mantenuti oggi con passione.

“I nostri vini sono declinati in base a questi suoli forti con accenti mediterranei”. Così Isabelle mi ha accolto mentre un bonjour proveniva da sotto un cappello che ondeggiava in mezzo al vigneto sotto casa: Matthieu intento a “fare qualcosa” indispensabile ai filari stessi.

“Non si ferma mai, viene a letto vestito per essere pronto all’alba”. Mi verrebbe da dire “cencio dice male di straccio” dal momento che Isabelle “vero motore aziendale” si alza all’alba e va a dormire al tramonto. Ufficio, vigneti, cantina ed accoglienza. Agronoma, enologa, commerciale e ospitalità.

La famiglia Matthieu comprò le prime terre, vecchie vigne e terreni abbandonati (senza un franco in tasca, firmando tanti pagherò) alla fine degli anni ’70 conferendo le uve prodotte alla Cantina sociale di Saint-Chinian. La prima vendemmia con il proprio nome risale al 1988. L’inizio dell’avventura.

Isabelle, dall’alto del patio di casa ha cominciato a parlare di terreni, indicandoli per far capire che i vitigni non sono messi a caso, ma ognuno sul  suolo più adatto alle sue caratteristiche. Sfatare quanto pensato all’estero: in Languedoc troppo facile fare vino con i numerosi vitigni miscelati.

“Il Mourvèdre è piantato in terrazze. Grenache, Carignan e Cinsault della Côte d’Arbo vintage si aggrappano ai pendii. Altopiani calcarei, terreni sassosi è il terreno preferito di Syrah, Grenache e Carignan che qui si esprime con finezza. Le viti sono profondamente radicate e resistenti alla siccità. Troviamo anche i nostri vitigni bianchi.

Nella valle, ci sono diversi terreni, tra cui il Trias di marna multicolore che porta freschezza nei vini. Infine Il Cabernet Franc che viene impiantato nei terreni più profondi “.

E il lavoro di Isabelle enologa, cantiniera?

Ha tenuto da subito a precisare che Matthieu porta in cantina il meglio della produzione.

“Da oltre 30 anni lavoriamo in uno spirito di rispetto e protezione dell’ambiente. Tutto viene fatto in modo che un massimo di viti sia nella cultura biologica. Le aggiunte di compost o letame migliorano la vita nei nostri suoli mediterranei colpiti dalla siccità e dal caldo.

Tutti i trattamenti di vegetazione vengono effettuati con prodotti biologici. Anche se non siamo certificati”.

La produzione Mas-Champart

In cantina il lavoro è meticoloso. Bianchi, Rossi e Rosati hanno l’attenzione che si meritano:

Isabelle e i suoi vini

BIANCHI.  La diversità delle uve bianche, precoci o in ritardo, porta a raccoglierle a diversi livelli di maturità. Per mantenere la freschezza aromatica, i vitigni precoci (Roussanne, Viognier) o ossidativi (Bourboulenc, Grenache Gris) vengono raccolti in gabbie e refrigerati prima di essere pressati e travasati.

I mosti vengono leggermente solfitati prima della fermentazione che viene effettuata in tini o botti (500l -228l). A seconda della vendemmia. Dopo la fermentazione l’avvio della malolattica. I vini vengono miscelati in primavera e imbottigliati in estate.

IL ROSATO.  Parte di Mourvèdre e di Cinsault sono riservati a Rosé. Questo è un rosé a pressatura diretta al 95/100%. Le uve vengono raccolte meno mature rispetto ai rossi, pigiate direttamente.

Dopo una leggera decantazione, la fermentazione viene eseguita con poca SO2 per favorire la fermentazione malolattica, rafforzando la delicatezza degli aromi. I mosti fermentano ad una temperatura di circa 18 °, esprimendo gli aromi dell’uva e la mineralità. Il Rosé viene imbottigliato a marzo dopo alcuni mesi sui lieviti.

I ROSSI.  Le uve mature arrivano molto rapidamente in cantina dove vengono diraspate e leggermente pigiate prima di essere alimentate per gravità. Le fermentazioni sono realizzate con lieviti autoctoni, in vasche di cemento e acciaio. Preferiamo dolci estrazioni per preservare la frutta e la freschezza aromatica (rimontaggi, pigeage).

Nelle vasche restano  da 3 a 5 settimane a seconda della vendemmia e dei tempi di fermentazione. L’affinamento continua in vasche per la cuvée Côte d’Arbo e la nostra IGP rossa per 10-15 mesi. Fermentazioni e tempi diversi per le cuvée importanti.

La Causse du Bousquet e il Clos de la Simonette.  Hanno un percorso di fermentazione in botti (barriques e tonneaux). Rimangono 18 mesi in botti nuove e 12 mesi in botti di uno e più passaggi. Un rinnovo delle botti avviene ogni anno ma su una parte molto piccola. Gli assemblaggi vengono realizzati gradualmente e finiscono in primavera o dopo l’invecchiamento in botti.

Barriccaia Mas-Champart

Gli assaggi

Sopraggiunto il momento degli assaggi, dalle parole ai fatti, dalle vigne vecchie di 100 anni ai calici espressione del migliore Saint-Chinian. Anzi come suggerito da Isabelle “Qui, nei calici, comprendiamo meglio le diversità di Saint-Chinian”.

Pays d’Oc Blanc 2017, 70% Terret e 30% Grenache Gris. Buono, Voto 87/100

– Saint-Chinian Blanc 2017, Grenache blanc, Roussanne, Marsanne, Viognier, Clairette, Bourboulenc. Ottimo, voto 89/100

– Pays d’Oc Rouge 2017, 92% Cabernet Franc e 8% Carignan. Ottimo, voto 88/100

– Saint-Chinian 2016 Côte d’Arbo, 35% Syrah, 30% Grenache Noir, 20% Carignan e Cisault, 15% Mourvèdre. Ottimo, voto 88/100

– Saint-Chinian Rouge 2016 Causse du Bousquet, 60% Syrah, 20% Grenache Noir, 10% Mourvèdre, 15% Carignan. Eccellente, voto 91/100

– Stesso vino vendemmia 2015. Eccellente voto 91/100

– Saint-Chinian Rouge 2016 Clos de la Simonette, 20% Grenache Noir, 65% Mourvèdre, 15% Carignan. Eccellente 92/100

– Stesso vino vendemmia 2013. Eccellente, fantastico voto 93/100

Ormai era giunta sera e nella stanza del piccolo Hotel che si affaccia sulla piazza del Borgo Antico di Saint-Chinian, mentre osservavo le lingue rosa del tramonto Languedocienne, raccoglievo le idee sulla visita a Mas Champart.

Isabelle ovvero limpida immediatezza interpretativa, Matthieu ovvero classico stile e fedeltà alle tradizioni, i loro vini nitidezza gustativa e il terroir di Saint-Chinian solo Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata nel marzo 2019

 

Mas Champart

Bramefan-Route D20

Saint-Chinian

Tel:  +49 0467380559

mas-champart@wanadoo.fr

www.mas-champart.com