Attimi unici negli assaggi già perfetti

“Benvenuto a Marcampo, nel Parco Naturale delle Balze e dei Calanchi. Dimentica tutto, stacca la spina. La bellezza dei luoghi, i vini e i sapori autentici ti assaliranno e trasporteranno attraverso una natura incontaminata”

Questo si legge nella brochure del Podere Marcampo. Come non può incuriosire l’attento comunicatore come tale mi definisco?

Partiamo dal luogo: Volterra, dove è ancora possibile gustare appieno l’atmosfera di un antico borgo. Siamo all’estremità sud della Provincia di Pisa. Quando la visiti sembra che il tempo si sia fermato.

Anche raggiungerla non è così agevole. Un relativo isolamento fuori dalle aree ritenute appetibili per il cosiddetto sviluppo industriale e commerciale. Ancora oggi la modernità è racchiusa all’interno delle sue mura duecentesche.

Il suo splendido circondario rappresenta una delle realtà diversificate in Toscana. Una splendida natura, un patrimonio veramente imponente. E come è possibile dimenticare le Balze e i Calanchi, una delle tante manifestazioni dell’azione delle acque dilavanti?

A pochi chilometri da Volterra e all’interno del Parco Naturale delle Balze e dei Palanchi è situato il Podere Marcampo. Siamo in località San Cipriano. Un antico casolare del XVIII secolo interamente ristrutturato, pochi ettari vitati a Sangiovese e Merlot ai quali si sono aggiunti per ultimi Vermentino e Malvasia Bianca, poco meno di trecento piante secolari di olivo e un Agriturismo “dove dimenticare tutto, staccare la spina e cominciare una vera vacanza senza tempo”.

Tutto questo è quanto realizzato dall’ex carabiniere abruzzese, cimentatosi in ristoratore e successivamente in vigneron: Genuino Del Duca e il suo nome non può che presagire una garanzia nella produzione di Vino e Olio.

Ho incontrato la sua vulcanica figlia Claudia durante la recente edizione dell’Anteprima dei Vini della Costa al Real Collegio di Lucca nel mese di Maggio. Una comune amica e collega, Tiziana, è stata l’artefice di questa conoscenza.

Produciamo vino alle porte di Volterra, una zona purtroppo molto spesso dimenticata, fuori dalle Denominazioni conosciute e blasonate. Siamo spinti dall’amore per la nostra terra e per la natura che ci circonda. Non è luogo di transito ma se ci si vuole concedere con gli occhi e con il cuore si riceverà molto, qualcosa di introvabile altrove.

Non sono parole di Claudia; l’ho letto, percepito e tradotto dal suo sguardo. Ha iniziato a parlare, a trasmettere il piacere delle fatiche giornaliere, il racconto delle varietà del luogo, della sovrapposizione del tempo e delle ere geologiche, della conseguente varietà di microclimi che ritrovi negli assaggi dei cinque vini aziendali.

Genuino 2014. Da uve Sangiovese 80% e Merlot 20%. Percorso solo in inox. È un vino genuino, di Genuino. Giochi di parole che uniscono la qualità del prodotto con il suo vigneron. Rubino brillante, naso intenso e complesso con sfumature che vanno dal floreale maturo ai frutti rossi, leggermente speziato senza essere invadente. Da bere nel breve. Voto 86/100

Marcampo 2012. 50% Sangiovese e 50% Merlot. Fermentazioni in inox, affinamento per 12 mesi in barriques, Assemblaggio finale in vasche inox dove riposa 6 mesi. Altro vino, più strutturato. Te ne accorgi osservando la sua danza nel calice. Rilascio di morbidezze rilevanti sulle pareti del bevante. Naso con ottima intensità. Floreali e fruttati avvolti in un manto di speziati infiniti. Al palato buona la freschezza e la sapidità sorrette da polialcoli evidenti. Tannini importanti ed eleganti. Voto 89/100

Giusto alle Balze 2013. Il Merlot di Genuino. Selezione dai migliori grappoli di Merlot volterrano. Affinamento in legno per 12 mesi e riposo in inox per 6. Il Vino dedicato ad uno dei fenomeni della Natura in quella landa: Le Balze. Voto 90/100 meritatissimo.

Severus 2013. Il Sangiovese in purezza. Stesso percorso del Giusto alle Balze. Due grandi Vini. Personalmente ho preferito l’assaggio del Giusto. Voto 89/100

Terrablu2015. Il Bianco di Marcampo. Vermentino 90%, Malvasia bianca 10%. Percorso in inox con un affinamento per 7 mesi prima di andare in bottiglia. Un bianco che si pone subito in evidenza. Registro ancora un Vermentino diverso a dimostrare la duttilità di questo vitigno e il suo facile adattamento a terreni, microclimi diversi. Riduttivo dire Vermentino vitigno marino. E quel tocco di Malvasia lo impreziosisce. Voto 87/100

Assaggiare i Vini Marcampo si sono aperte conoscenze che mancavano al mio pesante fardello  di acquisizioni, di nozioni vitivinicole e nuova esperienza nonché cultura enoica. Un mondo magico legato alla geografia nascosta (il volterraneo sconosciuto), a vini genuini e al lavoro degli uomini, quelli silenziosi che fanno “di fatto”.

Marcampo, attimi unici negli assaggi già perfetti.

Urano Cupisti

 

Nelle foto, dall’alto:

Marcampo, il territorio

Claudia e Genuino