Serata di degustazioni al Winò

Nessun riferimento a San Vincenzo  il Santo (Ferreri e non quello più importante e martire di Saragozza) ma alla cittadina della Provincia di Livorno. Nessun festeggiamento del Santo Patrono (appunto San Vincenzo Ferreri) ma una sera di degustazioni. Non in piazza aperta al pubblico ma all’interno di un Ristorante inaugurato da pochi giorni nel centro della cittadina: Winò. La presenza dovuta ad una presentazione di alcune Aziende, con una selezione della loro produzione, facenti parte della Distribuzione “Solo Grandi Vini”.

“Solo Grandi Vini nasce dalla passione di Stefano Frascolla per il vino e i suoi personaggi. Nelle serate in giro per il mondo con gli amici produttori sono frequenti gli assaggi e gli scambi di opinione sui vini e sui mercati.” Questo quanto scritto nella presentazione del progetto. Ed io, insieme ad altri colleghi, ci siamo trovati in una situazione così come ricordata. Al Winò di San Vincenzo.

Nove le Aziende presenti delle oltre 40 che fanno parte del portafoglio distributivo. Ma veniamo agli assaggi e a brevi note delle aziende.

Due Mani, Riparbella (Pi)  “La nostra passione per il vino ci ha spinto ad individuare un’area nuova con un terreno estremo per la sua struttura, fortemente argilloso, ricco di sassi e di conseguenza poco fertile.” (Luca D’Attoma)

Sy rosé. Syrah 100% 2014. Si presenta nel calice con un colore decisamente cerasuolo e mostra la sua matrice di provenienza da un “gran rosso” che in Toscana ha trovato il suo habitat di eccellenza. Gira nel calice con una buona consistenza. Al naso sprigiona i frutti rossi con evidenziate  le fraise des bois e i franboise. Al palato la freschezza e la sapidità in stretto equilibrio con alcolicità e glicerine. Buona persistenza per un rosé. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Suisassi 2011 Syrah 100%. Il Syrah secondo Luca D’Attoma. Parlare con Luca capisci la filosofia che è all’interno di questa  bottiglia. Rubino intenso gira nel bevante con difficoltà lasciando traccia sia di colore che di polialcoli. Naso pieno, intenso e complesso. Su tutto il fruttato di bosco e i terziari speziati capitanati dal pepe nero. Al palato impressionante la trama tannica giovanile che partecipa all’equilibrio con la marcata acidità e alcolicità. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

ueMani 2007. Cabernet Franc 100%. L’anima francese di Luca. Trovi in questo sorso di buona annata gli studi e gli approfondimenti della sua cultura francese.  Per capirlo bene bisogna aver calpestato le vigne in località Ortacavoli, vedere dove il Cabernet Franc è stato piantato, capirne il microclima. Rubino cupo ma brillante. Naso con quadro olfattivo elegante, Palato  con impatto gustativo vigoroso ma avvolgente. Lunga persistenza. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Azienda Castelvecchio, San Pancrazio, San Casciano val di Pesa (Fi). “La filosofia di lavoro a Castelvecchio aspira a fare conoscere il “messaggio”che ogni singolo vino racchiude in sé, rinnovandosi ogni volta presentando una collezione di infinite emozioni”.

Numero 8. Canaiolo 100%. Curiosità intorno a questo vino che colpisce dall’olfattivo molto fruttato. Al palato convince con qualche riserva. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Casanova di Neri. Montalcino (Si). Stiamo parlando di un’Azienda che ha scalato i vertici dei giudizi mondiali. “Una visione nuova del Brunello di Montalcino che parte dalla tradizione della quale dà un’ interpretazione diversa e innovativa”.

Brunello di Montalcino 2011. Campione di bottiglia ancora in affinamento. Colore ancora rubino su processo tendente al granato. Naso che ti conduce all’interno di un bosco con tutta la complessità dei profumi. Al palato equilibrato ma anche articolato su cui domina la trama tannica compatta. La bella gioventù in bottiglia. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Della stessa azienda anche l’assaggio del Rosso di Montalcino 2013. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Quercia al Poggio. Barberino val d’Elsa. “profumi compiuti e intensi,che alternano un fruttato rigoglioso,cenni eleganti di spezie”.

Chianti Classico Riserva 2004. Sangiovese 100%. Rubino luminoso con accenni al granato. Naso intenso e complesso regala copiose sensazioni  di piccoli frutti di bosco su di un letto di spezie. Al palato nessun cedimento ma ancora tanto vigore. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Della stessa azienda anche gli assaggi del Chianti Classico 2010 Voto 4 e Riserva 2009 Voto La sera di San Vincenzo (prima parte) .

Fattoria Le Ripalte Capoliveri  Isola d’Elba. “Dal 2002, al fine di valorizzare l’antica vocazione agricola e in sinergia con l’attività turistica, è stato piantato un vigneto del più famoso e tipico vino elbano: l’Aleatico.

Si tratta di un prodotto unico, dall’inconfondibile aroma, tanto che Napoleone, durante il suo esilio dorato all’Elba, lo preferiva a tutti gli altri vini”.

Rosso delle Ripalte 2013. Dichiarato Grenache e Mourvedre Si presenta alla vista con un rubino brillante. Interessante il naso così diverso dagli altri vini in degustazione. Al palato ben ordinato con ritorni retro nasali di frutta. Vino senza tante pretese, direi piacevole. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Della stessa azienda il sorprendente Brut Metodo Charmat ottenuto da uve Aleatico voto 3 e il Rosé, uve Aleatico. Anche questo un rosé piacevole di facile beva. Voto La sera di San Vincenzo (prima parte)

Fine prima parte.

Urano Cupisti