Espressione sognante e grande interpretazione del terroir

Il più esuberante e celebrato vino nel mondo: lo champagne che, come ogni conoscitore sa, è fatto per dare sempre e comunque gioia. Nei momenti felici e nelle avversità.

Jeaunaux Cyril interpreta  questo  ruolo come personaggio di una favola moderna, che dal nulla si è fatto un nome in un mondo di Maison importanti. Portabandiera di una vallée meno conosciuta: quella bagnata dal piccolo fiume Petit Morin.

Talus-Saint-Prix è un piccolo villaggio posto tra la Côte de Blancs e la più meridionale Côte de Sézanne. Terreni più simili alla Vallèe de la Marne, argillosi e calcarei che presentano un’alta percentuale di silice. Il tutto inserito nel sorprendente e allo stesso tempo magico ecosistema della Vallée du Petit Morin. E il Pinot Meunier ringrazia.

Poco più di 5 ettari  per una produzione che non supera le 50.000 bottiglie, questa petit maison gestita a livello familiare, nel suo crescere pone Robin come vigneron emergente ed interesante viticoltore della Champagne.

Arrivai al minuscolo villaggio di Talus-Saint-Prix, “tre casette dai tetti aguzzi” e una picoola chiesa,  in una calda mattina di questo ultimo ottobre. Ad accogliermi la moglie di Cyril, Clémence.

Fondata nel 1964 quando i miei suoceri, con un solo ettaro di vigna, coltivavano tutti i tre vitigni con prevalenza di Pinot Meunier conferendo le uve alle grandi Maison. Nel 1971 la prima svolta; nel continuare a conferire le uve, dagli ettari acquisiti, iniziò la produzione propria attrezzando la cantina sia con le presse Coquard che con i giropallet”.

Il racconto proseguì mentre mi portava sulla sommità della proprietà per farmi ammirare gli avvallamenti  causati dal corso del Petit Morin, la lontananza con Vertus, ultimo Comune della Côte  (abbreviazione usata per indicare la Côte de Blancs) e la distanza con i territori del Sézannais (Côte de Sézanne, appartenente all’area di competenza di Troyes). Di seguito la visita all’antico vigneto di Pinot Meunier e agli adiacenti di Pinot Noir e Chardonnay, tutti condotti dal 2005 in conversione biologica e, negli ultimi anni in alcune particelle, in biodinamica.

La filosofia produttiva applicata è quella di sempre; legata alle tecniche tradizionali, con pressioni a caduta, fermentazioni  utilizzando in parte i moderni “fermentini” in acciaio, le antiche vasche in cemento e botti di legno  della Borgogna. Ed infine l’affinamento sui lieviti che variano dai 2 anni ai 7 per la produzione di champagne di alto segmento.

Dopo il percorso in cantina eccoci infine nella saletta preposta alle degustazioni. Madame Clémence, nel preparare i campioni da sottopormi, continuò a raccontarmi il sogno del marito Cyril.

“Cyril da subito cercava una via per esprimere al meglio gli champagne. Lo spiccato carattere dato dalla silice presente nei suoli come elemento distintivo. E l’assemblage come composizione sinfonica per una espressione sognante e grande interpretazione del terroir”.

Éclats de Meulière Extra Brut. Pinot Meunier 60%, Pinot Noir 30%, Chardonnay 10%. Come si suol dire “il buongiorno si vede dal mattino”. E così fu.  Vinificazione: Pressatura tradizionale, fermentazione in acciaio e in barrique per i vini di riserva (30%). Fermentazione malo-lattica parziale. Tiraggio e affinamento in bottiglia minimo 24 mesi. Sboccato e ricolmato con dosaggio a 5,5gr. Brillante, perlage fine. Naso diviso tra sentori floreali bianchi e fruttati tropicali. Palato avvolto da tonalità fresche e sapide. Buono, voto 87/100

Le Talus de Saint Prix Extra Brut. Pinot Meunier 60%, Pinot Noir 30%, Chardonnay 10%. Assemblage particolare con uve selezionate. 36 mesi minimo sui lieviti. Buona aromaticità, sapore rotondo, ottimo equilibrio. Taglio perfetto che colpisce particolarmente. Ottimo, voto 89/100

Le Marnes Blanches Brut Nature 2013. Chardonnay 100%. La sfida di Cyril al cambiamento. Vinificazione: Pressatura tradizionale, fermentazione in barrique. Tiraggio e affinamento in bottiglia minimo 36 mesi. Sboccato e ricolmato con lo stesso vino. Molto naturale nel sapore grazie alla buona maturazione del frutto. Netto e lungo nel palato. Crescerà ancora nella bottiglia. Eccellente, voto 90/100

Rosé de Saignée Extra Brut. Pinot Meunier 100%. Vinificazione: Uva diraspata e pigiata. Macerazione per 40-50 ore. Successivamente il mosto fiore viene vinificato separatamente prima di essere imbottigliato. Fermentazione malo-lattica integrale. Tiraggio e affinamento in bottiglia minimo 30 mesi. Sboccato e ricolmato con dosaggio a 5,5 g. Avvolgente aroma di frutti rossi, sottile armonico sapore, regge il confronto con i Rosé blasonati. Eccellente, voto 91/100

Millèsime 2005 Nature. 34% Pinot Meunier, 33% Pinot Noir, 33% Chardonnay. Le nouveau assemblage merveilleux  de Petit Morin. Uno champagne magnifico, ben fatto, capolavoro di assemblaggio, vigoria, ricchezza ed equilibrio. Fosse firmato da una grande maison sarebbe nelle alte classifiche delle guide. Eccellente, voto 94/100.

Questa di Jeaunaux-Robin è una Grande Storia appena iniziata. Ogni cosa intorno a questa piccola maison destinata a crescere ispira fiducia per l’eccellenza dei suoi champagne, per il particolare allevamento dei tre cépages, per la conduzione rispettando la tradizionalità. Senza dimenticare il valore aggiunto: il carattere di Cyril e  la sensibilità di Clémence. Chapeau!

Urano Cupisti

 


Champagne Jeaunaux-Robin

Rue de Bannay 1, 51270 Talus-Saint-Prix

France – Vallée du Petit Morin

Telefono: +33 3 26 52 80 73

Mail: cyril@champagne-jr.fr