La nobiltà di un terroir unico

Da sempre il Nobile di Montepulciano è un vino che mi attizza. Perché lo ritengo attraente, seducente, affascinante.

Forse per la sua antichissima storia, per essere collegato con la Perla del ‘500, Montepulciano, per la narrazione di episodi come quello del grande poeta Angelo Ambrogini detto il Poliziano, uno dei migliori esempi dell’umanesimo. Soprattutto perché il vino Nobile di Montepulciano è veramente Nobile.

Il vitigno di riferimento, che per disposizioni disciplinari non può essere inferiore al 70%, è il Sangiovese che, da quelle parti, è da sempre conosciuto con il nome di  Prugnolo Gentile.

Anche se recenti studi sembrerebbero aver chiarito che altro non è che un biotipo del clone sangiovese grosso, per i Poliziani (così si chiamano gli abitanti di Montepulciano) il Prugnolo Gentile è un vitigno autoctono locale “che non ha niente a che fare con il sangiovese, caso mai con il sangioveto”.

Credetemi non se ne esce. Sapendo poi che il Sangiovese Grosso è di “proprietà” di Montalcino, esserne un biotipo…

I guelfi e i ghibellini continuano a resistere anche nel ventunesimo secolo. E che Prugnolo Gentile sia.

Nell’ultima edizione di Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ho fatto visita al tavolo dell’Azienda Fassati invitato dalla carissima amica Maddalena Mazzeschi che ne cura la comunicazione. Una nobile visita visto la qualità degli assaggi.

Maddalena ha iniziato a parlarmi della nuova proprietà di questa cantina storica ricordando che “gli attuali proprietari, i fratelli poliziani Della Camera, sono arrivati all’acquisizione della fattoria Fassati avendo alle spalle una tradizione agricola e vinicola di lungo respiro”.

Dal gennaio 2015 è iniziato ad avverarsi il sogno: arrivare ad essere tra le prime cinque aziende di Montepulciano in quanto a superficie di vigneti e produzione di Nobile”. E i numeri avvalorano queste dichiarazioni: 42 ettari precedenti più i 59 della Fassati.

La storia di quest’ultima “nobile” azienda, nobile di fatto essendone fondatore il Marchese Fassati, non trova la paternità a Montepulciano ma bensì a Poggibonsi con un impianto tra i più grandi e all’avanguardia d’Italia.

Dallo stabilimento vetraio per la produzione dei fiaschi e damigiane, alla produzione e imbottigliamento del Chianti. Solo nel 1989 venne costruita una moderna cantina in prossimità degli attuali vigneti a Montepulciano acquisiti a partire dal 1969.  Questa la storia, in pillole, dell’Azienda Fassati.

Ma Maddalena mi ha ricordato che non possiamo limitarci alla sola didascalica presentazione senza ricordare cosa c’è dietro una bottiglia di Nobile di Fassati: ricerca dell’eleganza in cima alle priorità.

“Nessun artificio, solo la valorizzazione delle uve perché convinti che, con un territorio così unico, si possa ottenere il meglio. Poi il seguito durante la vinificazione per far emergere quella spiccata sensibilità dei vini Fassati.”

Quattro  gli assaggi effettuati confrontandomi con Maddalena:

Rosso di Montepulciano Selciaia 2015. Prugnolo gentile in massima parte con una percentuale consentita di Merlot e Cabernet Sauvignon. Rubino intenso con unghia violacea a ricordare la gioventù. Ottima la consistenza e la lacrimazione abbondante. Il naso si è presentato intenso e complesso con un ventaglio di secondari e terziari nella giusta progressione. Viola mammola, ribes, frutti di bosco, more con apertura su speziati non invasivi. Al sorso fresco e sapido come deve essere un Rosso di queste parti. Tannini giovani ben supportati dalle morbidezze viste al visivo. Ottima persistenza e retronasali in linea con gli olfattivi. Ottimo, Voto 89/100

Vino Nobile di Montepulciano Pasiteo 2013. Prugnolo Gentile in massima parte con piccole percentuali di Merlot. La scheda del vino ha ricordato che “È la bandiera dell’azienda, frutto della massima cura perché dedicato a chi vuole una bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano di cui fidarsi sempre”. Si è presentato nel calice con il suo manto rubino brillante. Naso complesso con frutto rosso che ha aperto a speziati con riconoscimenti di liquirizia e cannella in un abbraccio balsamico. Elegante, potente Nobile al palato dove ha sfoderato un tannino di eccellente fattura. Lunga persistenza. Eccellente. Voto 91/100

Vino Nobile di Montepulciano Gersemi 2013.  Prugnolo gentile in massima parte con una piccola percentuale di Merlot e Cabernet Sauvignon. Rubino intenso. Ha ruotato con difficoltà mostrando corpo e consistenza. Al naso un bagaglio olfattivo di secondari con fragranze di more, e prugne per poi aprirsi su note di liquirizia, rabarbaro, cuoio. Per poi finire con “carezze vanigliate”. Al sorso un vero Nobile con spiccata eleganza. Eccellente, Voto 92/100

Vino Nobile di Montepulciano Salarco Riserva 2005. Prugnolo Gentile al 95% e 5% di mammolo e colorino. Colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Si è offerto all’olfatto con la complessità di note fruttate (prugna, mora, marasca, ribes in confettura) per poi aprirsi a note speziate e minerali. Al gusto sempre deciso, ancora tannini robusti con un piacevole finale. Eccellente, Voto 90/100

Nel complesso i vini della Cantina Fassati si sono segnalati per piacevolezza ed equilibrio frutto delle interpretazioni “poliziane” che, partendo da un terroir unico, approdano alla Nobiltà.

Urano Cupisti