Lo Champagne del Massif Saint-Thierry

Niente è comprensibile se non calpesti le vigne, osservi i suoli, tocchi con mano le zolle, percepisci e avverti l’essenza dei terreni, del territorio.

Il Massif Saint-Thierry è la parte più nordista del grande territorio della Champagne. Si trova a Nord-Ovest della città di Reims, oltre il 50° parallelo nord, solcato dai fiumi Ardre e Vesle e dal Canale di comunicazione che prende il nome dai due fiumi.

Idroclima generato dalle loro acque, termoclima mitigato dalle ampie zone boschive.

Massif dolce, collinare, collegato con la Montagna di Reims (viene chiamata la Petit Montagne de Reims). Vigneti, colture, seminativi e pascoli disegnano il paesaggio con diversi orientamenti al sole che diventano i migliori là dove troviamo i vigneti, in particolare sulla riva destra del Vesle, sulle pendici della Côte de l’Ile-de-France.

I vitigni presenti sono Pinot Meunier (64%), Pinot Noir (28%), Chardonnay (8%).

Cormicy è uno dei 15 Comuni del Massif e si trova nella parte nord, quella più esposta ai venti dell’Est, quella più fredda.

La prima visita prevista dal mio vinovagare nel Massif de Saint-Thierry è presso la piccola Maison Boulard-Bauquaire. Un approccio, il mio, con questa piccola Maison nato in occasione della presentazione dei prodotti a Viareggio al Grand Hotel Principe di Piemonte da parte dell’importatore italiano Relais&Champagne.

Stupito, meravigliato, sorpreso dalla finezza e qualità degli champagne tanto da “invogliarmi” al viaggio, alla conoscenza.

L’accoglienza presso la struttura, l’incontro con Christiane e Christophe Boulard,  con le cose essenziali della filosofia della Maison; insomma la scoperta dell’amore verso la vite il vino.

Madame Christiane mi ricorda che da otto generazioni la Famiglia si dedica alla coltivazione di uva e dal 1960 proprio nel Massif a Cormicy.

Oggi la coltivazione si estende su 8 ettari, non tutti nel Massif, ma anche su vigneti posti a Hermonville (poco distante da Cormicy), nella Vallée de la Marne (La Neuville-aux-Larris), nella Coteax d’Epernay (Monthurel) e nella Montagne de Reims (Trépal). Il tutto in un’ottica espansiva per una produzione di champagne più complessi.

Viticoltura sostenibile, la consapevolezza e necessità di agire preservando al massimo gli ambienti naturali, la biodiversità e le qualità dei suoli ( Cormicy e Hermonville sabbiosi, La Neuville-aux-Larris e Monthurel marnosi, Trépail gessosi),  uno sfruttamento equilibrato “ragionevole”: la filosofia Boulard-Bauquaire.

Non a caso la scelta di appartenere ai Vigneron Indipendent, l’associazione che riunisce i Recoltant che accettano e sottoscrivono la Carta dei Vignaioli. Una sorta di decalogo, dieci comandamenti, dieci linee guida, ferree, rigide da seguire  in totale.

Rispettare il proprio terreno, lavorare proprie vigne, raccogliere proprie uve, fino alla presentazione del peoprio lavoro e cultura.

E tutto questo lo ritrovi negli assaggi degli Champagne Boulard-Bauquaire:

Tradition, 40% chardonnay, 40% pinot noir, 20% pinot meunier. Il classico blend composto dai tre vitigni. Brillante con perlage fine. Naso su note floreali e fruttate (melone, agrumi, ananas. Buona la tonalità della boulangerie. Sorso molto piacevole con freschezza e mineralità evidente. Voto 88/100

Carte Noir, 50% pinot noir e 50% pinot meunier. Un blanc de noirs ben evoluto. Ricca dote aromatica con sottofondo di nocciole tostate. Strutturato al palato, sapido con perlage finissimo. Colpisce la rotondità apportata dal Pinot Meunier. Voto 89/100

Vieilles Vignes, 100% Chardonnay Premier Cru di Trépal. Un Blanc de Blancs proveniente dalla Montagna di Reims. Vecchie Vigne che creano uno Champagne molto fine. Assaggio brioso e allo stesso tempo improntato sulla finezza. Raggiunge l’eccellenza. Voto 90/100
Cuvée Mélanie, 100% chardonnay da Cormicy. Altro Blanc de Blancs proveniente dal territorio sabbioso di Cormicy. Effervescenza sottile che preclude ad aromi fruttati di pesca e tropicali. Al palato ti stupisce per la sua persistenza. Eccellente. Voto 90/100

Ed infine una « chicca »

  • Brut Tradition del 1992. Impressionato da tanta longevità senza alcun cedimento strutturale. Ancora piacevole al sorso. Senza Voto. Da meditazione. Chapeau!!!

Champagne Boulard-Bauquaire, là dove la torcia della qualità è passata dalle mani di otto generazioni per raggiungere l’eccellenza e ricordarci che Massif Saint-Thierry c’è ed è parte integrante, a pieno titolo, della Grande Champagne.

Urano Cupisti


Nelle foto dall’alto:

Terreno sabbioso

Christiane e Christophe