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Barolo vs Brunello

L’appuntamento annuale alla disfida dei grandi Vini “B”

Una disfida tutta italiana dal sapore di un “derby”. I Francesi mai avrebbero pensato a “Bourgogne vs Bordeaux, i loro Grandi Vini “B”. Ma il nostro passato è ancora “ancorato” alle epoche medievali radicate nei singoli Comuni e territori dell’intero italico stivale, personalmente le definisco “le epoche degli archi e delle frecce”, e una Manifestazione di questo tipo, se pur annunciata come semplice esposizione di vini, trova nel titolo di presentazione tutta l’essenza di una disfida.

Impari devo dire. Infatti il luogo è Barolo; ovvero per i toscani significa andare ad esporre nella tana del lupo. Se poi aggiungiamo che la partecipazione non è limitata ad una vendemmia specifica (come potrebbe essere viste le produzioni e i disciplinari diversi) il confronto, come tale,  diventa ancor più difficile.

Ma per molti visitatori accorsi da diverse regioni d’Italia rimane comunque la Disfida dei grandi vini “B”.

E allora Corriere del Vino come poteva mancare? Inviati tre assaggiatori, Giuseppe, Cristiano e Corrado a valutare, vagliare, quotare i campioni presenti.

Per loro niente disfide ma analisi sensoriali precise e circostanziate.

Ne è uscito quanto di seguito riportato.

 

ROSSI e BRUNELLI

Azienda BARICCI: la cantina che ha presentato i Brunello migliori. Apparentemente simili per la loro marcata impronta territoriale, il Brunello 2009 e il Brunello 2010 con le loro due anime distinte: più pronto alla beva, succoso e verace il 2009, voto Barolo vs Brunello,  più complesso e dal maggiore potenziale evolutivo il 2010. Il Brunello 2010 vince il confronto voto Barolo vs Brunello denotando un'insospettabile eleganza al naso come in bocca, quasi un vino da meditazione. Gran beva per entrambi, a testimonianza dell'incredibile crescita avuta da Baricci negli ultimi anni.

CANALICCHIO DI SOPRA: un gran bel Brunello  il Riserva 2010: sebbene ancora "in fasce" è un vino che ha raggiunto pareri unanimi: ha denotato una buona complessità sia al naso che in bocca, e abbinato una marcata territorialità ad un notevole potenziale evolutivo. Voto Barolo vs Brunelloma è non è da escludere lo chapeau dopo una evoluzione nell’affinamento. Valido e territoriale, ma senza particolari acuti, il Brunello Riserva 2008, voto Barolo vs Brunello, che ha rispecchiato in pieno i connotati dell'annata, discreta ma nulla più.

Azienda CAPANNA: prestazione sotto tono, non tanto per il Rosso 2014 (che ha risente l'annata un po’ difficile e il recentissimo imbottigliamento (votoBarolo vs Brunello) quanto per i Brunello 2010, che ha presentato un tannino abbastanza scomposto. Vino leggermente astringente; lecito aspettarsi  maggiore complessità. VotoBarolo vs Brunello

Azienda CAPRILI: per fronteggiare i Barolo è stata scelta l'"artiglieria pesante": solo Brunelli Riserva. Anche Caprili offre un Brunello assai tradizionale, non privo di qualche difettuccio (un po' più di complessità al naso non sarebbe guastata) ma senz'altro valido. Più che discreta la Riserva 2008 (voto Barolo vs Brunello), mentre la Riserva 2004 (voto Barolo vs Brunello) mostra già più sostanza e una trama tannica decisamente di spessore. Il Brunello migliore di Caprili? La Riserva 2006 (voto Barolo vs Brunello), meno muscolare ma più elegante, quasi un Brunello "baroleggiante" e specchio fedele dell'annata (a nostro  avviso forse la migliore tra le ultime 10).

LE POTAZZINE: non poteva che essere altrimenti: il Rosso di Montalcino è già un piccolo brunello, fresco, leggermente speziato, elegante, beva straordinaria. Di gran lunga il migliore tra i 4 Rossi di Montalcino da noi assaggiati: voto Barolo vs Brunello. Promette davvero bene il Brunello 2011: voto Barolo vs Brunello. In entrambi i vini degustati si è percepito chiaramente una definizione stilistica, basata sull'eleganza e sulla bella acidità.

COL D'ORCIA, MARRONETO. LISINI, MASTROJANNI, POGGIO DI SOTTO, UCCELLIERA e TALENTI tutti all’altezza della loro fama. Voto Barolo vs Brunello.

 

BAROLI

Azienda CAVALLOTTO: tra i 4 vini presentati dalla cantina di Castiglione Falletto abbiamo assaggiato solo il Barolo San Giuseppe 2008: vino valido ma senza quel "quid in più": voto Barolo vs Brunello.

COMM. G.B. BURLOTTO: assai acerbo e quasi "non giudicabile" (voto Barolo vs Brunello) il Barolo Cannubi 2012, abbastanza deludente il Barolo Acclivi 2006 (voto Barolo vs Brunello). Il riscatto avviene però col Barolo Monvigliero 2009 (voto Barolo vs Brunello), davvero bello.

MASSOLINO: che dire? Giù il Cappello per questi Barolo metodo tradizionale.  Mancava il CULT (il Barolo Parafada) ma abbiamo “goduto” comunque. Il Barolo Parussi 2011, assaggiato tre volte in momenti diversi, è stato come assistere ad un concerto di violino. Fiori, rosa, fragoline di bosco e lamponi...un bouquet straordinario. Finale interminabile e di una sapidità meravigliosa. Voto Barolo vs Brunello e chapeau!

ROBERTO VOERZIO: Voto unanime per il Re del Barolo (Barolo vs Brunelloe chapeau). Eccellente ma da bere fra almeno 5 anni il Barolo Riserva 10 Anni Case Nere 2005. Il Rocche Annunziata 2011 è risultato il migliore del lotto dotato di una tipicità e di una complessità favolosa. Raffinato e dal finale lunghissimo, è un vino che sussurra: monumentale (o quasi).

E a seguire VAJRA, VIETTI tutti eccellenti voto Barolo vs Brunello e il sorprendente SCARZELLO soprattutto per qualità/prezzo che poi, alla fine, non dispiace affatto registrarlo. Voto Barolo vs BrunelloBarolo vs Brunello.

La disfida è terminata. I piemontesi hanno festeggiato la vittoria e i toscani pure. Ma allora chi ha vinto? Dobbiamo aspettare il 2016, nuovi assaggi, nuove bevute e la disfida continua. Vero!

Allora ho capito: ha vinto il VINO!

 

Urano Cupisti

con la collaborazione di Giuseppe Rossini, Cristiano Lombardi e Corrado Broggi


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