Dove la laguna di Lacona sembra perdersi nell’infinito

“ Oggi più conosciuta per le sue acque cristalline che per i suoi vini, l’Elba vanta una tradizione vitivinicola antichissima”. È iniziata così la mia mini-avventura al banco del Consorzio di Tutela Vini Elba durante le Anteprime dei Consorzi Toscani  nel mese di febbraio a Firenze. Diciotto cantine aderenti che producono e imbottigliano vini della denominazione Elba, sparse su tutto il territorio isolano.

Le immagini dello splendido scenario della laguna di Lacona con il suo lungo arenile conosciuto fin dall’anno dopo la Creazione del Mondo (leggendaria Meloa) e dei suoi vini come ricorda Quinto Ennio (200 a.c.)  nei suoi Edyphagetica, hanno richiamato la mia attenzione.

Azienda Mazzarri, località Lacona nel Comune di Capoliveri.

Ho riscontrato da subito la voglia di farsi conoscere, spontaneità nel dialogo, generosità nell’accoglienza.

“La nostra famiglia è presente su questo territorio fin dai primi dell’800 e da sempre l’agricoltura, in particolare la viticoltura, è stata la principale fonte di reddito”

È iniziato così il racconto e la mia conoscenza dell’Azienda Mazzarri.

“È stato il 1996 l’anno della svolta, del cambiamento, della rinascita. Recuperare le vecchie tradizioni pur utilizzando le nuove tecniche, tecnologie agricole ed enologiche e nel 1999 l’imbottigliamento del nuovo primo vino”. Non hanno nascosto il loro legittimo orgoglio i vignerons Mazzarri rappresentanti di quel particolare territorio che domina la Laguna.

“Con il prodotto della nostra terra e delle nostre mani, coltiviamo il desiderio di trasmettere le emozioni e le sensazioni che derivano dalla storia di una famiglia, dall’impegno dei suoi uomini, dai loro sogni, dalla strada percorsa e dai tanti obbiettivi ancora da realizzare”.

Gli ettari vitati sono circa cinque con sei vitigni allevati : Aleatico, Procanico, Vermentino, Moscato, Sangiovese, Cabernet Franc. I vini prodotti e assaggiati quattro: Elba Rosso Doc, Elba Bianco Doc e due passiti, l’Aleatico Elba Docg e Bianco Passito Elba. Vini animati da un’autentica ricerca di purezza tendente ad esaltarne il carattere.

Allora si capisce il Sangiovese elbano, collinare, rivolto agli sbruffi del mare e quel vitigno tipico dell’Elba, conosciuto fin dall’antichità, di sapore vellutato e dolce: l’Aleatico. Quest’ultimo divenuto il simbolo della viticoltura isolana, vino speciale preparato per le festività, offerto agli ospiti di riguardo e gustato nei più importanti e lieti eventi delle famiglie.

Questi gli assaggi effettuati:

Elba Rosso Vignanuova 2015. Sangiovese 90%, Cabernet Franc 10%. Rubino luminoso ha ruotato nel calice con una buona consistenza. Naso intenso e complesso con toni fruttati e lieve speziatura. Al sorso fresco e sapido con ritorni in linea con l’olfattivo.  Ottimo, voto 88/100.

Vino Bianco Passito dell’Elba. A base di Procanico 70% e Vermentino 30%. Appassimento naturale per 2-3 settimane. Elegante, floreale, morbido e vellutato. Eccellente voto 92/100

Aleatico dell’Elba. Vinificazione tradizionale, con essicamento delle uve sui tralicci per circa 10/20 giorni per poi essere pigio-diraspate e iniziare la fermentazione sulle bucce. Rosso rubino violaceo, naso complesso che si apre su cannella e china caljssaia. Avvolgente al palato con dolcezza bilanciata. Persistente. Eccellente, voto 92/100

La gamma prodotta è una magistrale sintesi tra stile tradizionale e visione moderna. L’Azienda Mazzarri è collocata in un paesaggio dove i vigneti e oliveti sono distribuiti in una versione spettacolare tutta elbana. E la laguna di Lacona perdersi nell’infinito.

Urano Cupisti