La mitica Atlantide in Sardegna

Il “bello” delle Grandi Manifestazioni Nazionali è la ricerca minuziosa, direi maniacale, di aziende poco conosciute che nascondono “scrigni” di eccellenza vitivinicola. Se poi ti “aggiri” tra i banchi di quelle Regioni che, ancora oggi, hanno un estremo bisogno di rappresentatività, risulti catapultato in realtà incredibili, straordinarie.

È quello che mi capita annualmente durante il Merano Wine Festival, la rassegna che presenta l’eccellenza italiana e non solo.

Durante l’edizione 2019, nel vinovagare nelle sale dello splendido Kurhaus, è capitato di trovarmi nella Sissi Saal tra i “banchi sardi” rappresentativi di quella viticoltura che vanta radici antichissime e che cerca affannosamente di proporre vini dalla loro particolare personalità. Personalità che trova le sue ragioni di esistenza in microclimi particolari, terreni con substrati di natura granitica, poveri e magri.

Trovare scritto sulle etichette i nomi di vitigni come Bovale, Carignano, Muristellu, Neddera, Monica accanto ai più conosciuti Vermentino di Gallura e Cannonau, è risultato un invito all’assaggio, a parlare con i viticoltori, enologi presenti dietro ai banchi d’assaggio.

Così è stato per i vini di Atlantis Terre di Sardegna, marchio della Società Agricola Sannitu e la conversazione con Francesco Sannitu, winemaker aziendale, è risultata quanto di più interessante ed esplicativa per la conoscenza del territorio intorno al centro di Berchidda, provincia di Sassari.

“Azienda a conduzione familiare, è costituita da circa 16 ettari di vigneto, in prevalenza Vermentino di Gallura, interamente situato nel territorio di Berchidda, paese dell’entroterra sardo, vicino alla Costa Smeralda, ricompreso nel cosiddetto triangolo del Vermentino di Gallura formato dai paesi intorno al monte Limbara: Berchidda, Monti e Tempio Pausania”.

Localizzata la parte di Sardegna dove si producono i vini Atlantis importante era capire il terroir dove i vigneti sono allevati.

“Si tratta di un territorio particolarmente vocato alla produzione, con terreni sabbiosi dovuti al disfacimento granitico, che insieme ai venti salini che provengono dal mare, creano il microclima perfetto per la produzione delle uve che danno sostanza  ai nostri vini”.

Perché Atlantis? 

Ha a che fare con Atlantide, isola di infinite bellezze sprofondata per opera di Poseidone?

Quando ci si inoltra nella mitologia pre-classica e classica tutto diventa leggenda e a volte la leggenda diviene Storia in cui credere ed affondare le proprie radici di identità. Ed ecco allora il nome dell’Azienda e dei vini prodotti a ricordare un Mito.

Atlantis. Vasche inox

“Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d’Ercole, c’era un’isola e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte”. Vero in parte. La Sardegna è un po’ distante dall’attuale Stretto di Gibilterra. Serve molta fantasia o no?

“Ma se queste colonne fossero più vicine a chi per primo narrò la leggenda dell’isola? Ecco allora che il “non plus ultra” di Ercole diverrebbe terra, vita, isola. Diverrebbe Sardegna”.

Affascinante questa ricostruzione mitologica per arrivare a dire: “Siamo noi i figli di Atlante, discendenti di Poseidone. Ed è nell’abbondanza e la ricchezza delle terre di Atlantide che nascono i nostri vini”.

Gli assaggi

Il fascino del racconto mi ha introdotto all’assaggio di vini tra Mito e Realtà vitivinicola aziendale.

Atlantis. I vini assaggiati

– Demlurgo Cannonau di Sardegna DOC 2015 100% Cannonau. Vinificazione in rosso, utilizzando fermentini in inox e affinamento in bottiglia. Granato profondo naso graffiante e selvaggio. Fruttato con bacche di mirto e aromaticità umida di funghi. Robusto avvolgente nella tradizione di un ottimo cannonau. Voto 88/100

– Maju Colli di Limbara Igt 2017, Merlot 50%, Cabernet Sauvignon 25%, Syrah 25%. Uve vinificate separatamente prima del blend conclusivo. Olfatto che si apre a ventaglio su di una serie di suggestioni. Il sorso è ricco senza strafare con tannini ancora giovani. Ottimo, voto 89/100

– Crizia Vermentino di Gallura Docg 2016 Vermentino 100%. Colpisce per l’effetto cromatico con lucentezza oro verde tipica dei vermentini di Gallura. Variegato nell’offerta aromatica. Rintocchi salini, di mare. Finale con ritorni floreali e fruttati. Ottimo voto 89/100

Atlantis. I vini assaggiati

– Clos Vermentino di Gallura Docg superiore 2018 Vermentino 100%. Un vermentino che mi ha emozionato. Dotato di un bel corredo floreale sfiorato da note agrumate. Sorso fresco e sapido, vermentino di mare e di vento. Eccellente, voto 90/100

“Dalla bellezza del mare e l’impeto del vento nascono le nostre uve, che donano frutti degni dei discendenti del Dio del mare. Atlantis: vini di mare e di vento”. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi  effettuati il 10 novembre 2019 al Merano Wine Festival

Soc. Agr. Sannitu

Via Torino 3

Berchidda (Ss)

Tel:  320 0285 665 (Francesco)

info@atlantiswine.it

www.atlantiswine.it